Il gioco dell'Erborista - Bracciorosso è il primo volume della saga fantasy dell'autore Di Gialleonardo ed anche il primo libro che leggo di questo scrittore ma, ora che lo conosco, posso dire con sicurezza che non sarà l'ultimo.
Parto raccontandovi ciò che mi è piaciuto di più: l'ambientazione. Il paragone con l'Isola del tesoro mi sorge spontaneo; in entrambi i libri l'ambientazione è resa magnificamente, sembra di essere lì e il lettore è trascinato dall'immaginazione in quel mondo, lo vede come se fosse reale. Ho amato tantissimo le descrizioni degli oggetti stravaganti dell'Erborista e anche tutte le altre. In un libro per ragazzi a maggior ragione, la vividezza delle descrizioni è ancora più importante perché lascia sognare ad occhi aperti e, in questo, l'autore è stato davvero bravo.
L'atmosfera mi ha altrettanto stupita, non mi capita spesso di riuscire ad entrare davvero così tanto dentro le emozioni del libro, specie se il protagonista è molto diverso da me (in questo caso essendo un ragazzino non mi ha creato immediatamente quell'empatia che mi potrebbe creare un adulto) e, invece, anche qui l'autore mi ha stupito. Stavo leggendo il libro a luce spenta (in formato digitale, ovviamente) e, una volta giunta ad una scena spaventosa per il protagonista, ho pensato bene di accendere la luce, il solo fatto che io l'abbia pensato significa che l'atmosfera creata dall'autore mi è entrata sufficientemente dentro da indurmi a cercare una situazione meno "paurosa" in casa, elemento non da poco e non da tutti, secondo me.
Sulla struttura del libro ci sono 3 cose da dire:
- L'unica negativa: il libro non finisce. Vanno bene le serie, va bene che una trama principale non finisca; però pensavo che una piccola parte della trama terminasse, invece no. Fortunatamente essendo in ebook il lettore può poi acquistare velocemente anche i seguiti.
- La storia nella storia. Mi è piaciuto il fatto che la storia raccontata non sia altro che una storia narrata all'interno del libro, spero che nei prossimi libri ci siano interazioni maggiori tra mondo in cui raccontato e mondo raccontato.
- I titoli dei capitoli e le descrizioni. Sotto ogni titolo ci sono descrizioni molto brevi e divertenti (Laddove conosciamo la famiglia Franzi e Panfilo si trova a dover fuggire da un cinghiale imbizzarrito: sicuramente la mia preferita) sul contenuto del capitolo, aspetto molto DonChisciottiano che ho molto apprezzato.
In un romanzo fantasy per ragazzi la trama è l'elemento più importante; è lei che trascina nella lettura il giovane lettore e lo convince ad usare il suo tempo in quel modo. In questo libro non c'è eccezione; la trama attira il lettore piano piano fino a catturarlo completamente. Mi è piaciuto anche che per mantenere la credibilità della storia l'autore abbia inserito spiegazioni sufficienti per giustificare le azioni compiute dai personaggi.
Altro elemento fondamentale per questo genere è il messaggio; che in questo libro ancora non troviamo. Il motivo non è la mancanza vera e propria, ad incidere è il fatto che la storia non è terminata e, per questo, non si può intuire ancora la portata del messaggio che verrà poi trasmesso alla fine dell'intera serie.
Lo stile mi è piaciuto e ho trovato il linguaggio utilizzato particolarmente indicato per l'ambientazione della storia e, soprattutto, per non ostacolare la lettura di un pubblico giovane.
L'ho letto in poco tempo e non solo per la brevità: ha un ottimo ritmo che coinvolge il lettore durante tutta la storia.
I personaggi, compreso il protagonista, sono ben caratterizzati considerando la dimensione del libro, attendo però di vedere ulteriori sviluppi nei prossimi libri per capire bene le loro personalità e capire se verranno approfondite ancora di più.
Lo consiglio perché è un libro che intrattiene piacevolmente, può essere letto a tutte le età anche se lo trovo specialmente indicato per bambini e ragazzi giovani che possono più facilmente viaggiare con la fantasia ed immedesimarsi con il protagonista. Sicuramente leggerò anche gli altri due volumi della serie!