TRAMA IN BREVE

L'amore grande, agognato ma proibito. In un'America aperta ai pregiudizi e poco incline all'accettazione, due uomini si amano pur sapendo di non poter stare insieme. A meno di non voler rischiare la propria vita.

INCIPIT

Provenivano da due piccole, misere fattorie agli angoli opposti dello Stato: Jack Twist da Lightning Flat, su a nord, a ridosso del Montana; Ennis del Mar dai dintorni di Sage, presso il confine con lo Utah; entrambi ragazzi di campagna che avevano lasciato la scuola alle superiori, senza prospettive, rotti al lavoro duro e alle privazioni, entrambi zotici di modi e di linguaggio, abituati a far vita spartana. Ennis - allevato dal fratello e le sorelle maggiori da quando i genitori erano finiti fuori strada nell'unica curva della Dead Horse Road, lasciando ventiquattro dollari in contanti e un ranch gravato da due ipoteche a quattordici anni aveva ottenuto una patente speciale per poter frequentare le superiori, a un'ora di viaggio dal ranch. Il furgoncino era vecchio, senza riscaldamento, con un solo tergicristallo e pneumatici malridotti; quando il cambio partì, non c'erano quattrini per rimetterlo in sesto.

RECENSIONE

I segreti di Brokeback Mountain è un libro che conosco da tempo, grazie all'esistenza del film. Sono riuscita sempre ad evitare di guardare quest'ultimo, proprio perché volevo leggerne prima il romanzo e, ad oggi, finalmente sono riuscita a farlo, anche se non con grande soddisfazione.

Non amo leggere un libro e, subito dopo, visionarne il film perché non voglio che le impressioni dei due si mescolino nella mia memoria. Perciò, ad oggi, non ho ancora visto la trasposizione cinematografica e tutto ciò che dirò sarà esclusivamente relativo al libro.

Faccio questo distinguo perché, conoscendo la fama del film, mi viene spontaneo pensare di essere davanti a uno di quei rari casi in cui il volume originario non è allo stesso livello dell'opera creata successivamente. Gente del Wyoming, infatti, non mi ha convinta molto per le sue caratteristiche qualitative.

Si tratta del primo romanzo che leggo di E. Annie Proulx e non so se leggerò altro di suo. Il suo stile non mi è piaciuto, intervalla frasi lunghissime ad altre più brevi, senza dare l'impressione di averle strutturate in questo modo per un calcolo estetico o per necessità narrativa. Al loro interno si possono estrapolare significati anche profondi che, però, non vengono mai esplicitati nella sua narrazione. È una scrittura che definirei informativa, mi ha dato l'impressione di visionare la scena e dirci ciò che vedeva, in modo semplice e poco dinamico, anche quando la storia lo avrebbe permesso.

L'incipit del libro permette al lettore di capire immediatamente se questo romanzo possa fare per lui o meno. Io, da subito, non ho apprezzato lo stile dell'autrice che, in questo inizio, introduce i due protagonisti. È probabile che, se amerete queste prime righe, potrete apprezzare tutta l'opera.

La trama è nota a chiunque, persino io che non amo le anticipazioni non ho potuto fare a meno di scoprirla prima della lettura: un amore impossibile, quello tra due uomini che vivono in un luogo e in un tempo in cui l'omosessualità è osteggiata non solo psicologicamente ma anche fisicamente.

Il finale è sicuramente uno dei punti forti della storia. Colpisce.

In questo libro ci sono pochi personaggi e tutti vengono a malapena introdotti. L'epicentro dei sentimenti spetta ai due protagonisti. Anche loro, però, non vengono approfonditi più di tanto. Comprendiamo i loro sentimenti principalmente dalle loro parole e dai loro gesti ma, solo alla fine, troviamo anche dei pensieri importanti.

I dialoghi sono l'elemento che aiuta maggiormente il lettore a capire l'intensità di ciò che viene raccontato. Non sono, però, tutti rilevanti e può perciò capitare di passare da uno scambio di frasi puramente informativo a qualcosa di più coinvolgente. Non convincono del tutto a causa dell'effetto sorpresa.

L'ambientazione è fondamentale per il testo e per i due protagonisti, ma, anche qui, le descrizioni ci sono solo relativamente a certi aspetti. Personalmente non sono riuscita a visionare Brokeback Mountain nella sua interezza, posso solo immaginarmela grazie alla descrizione di alcuni luoghi. In questo caso non vedo l'ora di visionare il film che, certamente, appagherà molto di più sotto questo aspetto.

Il messaggio che viene mandato dal libro è importante e, suppongo, che sia questo il motivo per cui è stato scelto per una trasposizione cinematografica. Il tema dell'amore omosessuale ancora oggi non è accettato da tutti e, perciò, il tema rimane rilevante anche ai giorni nostri. Ciò che si desume da questa vicenda va, comunque, al di là delle etichette; quello che insegna è applicabile a qualunque situazione in cui l'unione di due persona possa essere ritenuta sconveniente dagli altri.

L'atmosfera è percepibile più che altro verso il finale. L'autrice non indugia molto sui sentimenti dei due personaggi e se non fosse per la trama, molto toccante, e il capitolo finale, la forza di questo libro non sarebbe stata altrettanta. Alla fine, però, si percepisce tutto e, volente o nolente, il lettore si trova emotivamente coinvolto.

Il ritmo di lettura cresce con l'avanzare delle pagine. Pur trattandosi di un libro brevissimo, impiega del tempo ad ingranare. Inizialmente, infatti, sembra puramente informativo, tutto accade all'ultimo. 

In conclusione, non ho trovato Gente del Wyoming un libro qualitativamente buono. Penso che la sua forza sia nel messaggio che trasmette e nella semplicità in cui lo fa. Può arrivare a tutti l'anima di questa opera (a meno che non si abbiano pregiudizi che tanto porteranno a non acquistare questo romanzo) ma lo stesso identico concetto avrebbe potuto essere reso accompagnandolo ad un testo più curato.

Lo consiglio solo a chi ha visionato il film, se ne è innamorato e vuole scoprire l'opera originaria e a chi ama i romanzi d'amore e quello che trasmettono e guarda meno ad altri aspetti. Presto vedrò il film e, sono sicura, tornerò a parlare di questa storia, ben più felicemente.

CITAZIONI

Ennis, mentre tornava dalle pecore cavalcando controvento nella luce insidiosa e ubriaca, pensò che mai si era trovato tanto bene, gli pareva quasi di poter cancellare il bianco della luna.

In agosto Ennis passò tutta una notte con Jack al campo base e, sotto una tempesta di grandine e vento, le pecore presero verso ovest e finirono nel gregge di un altro appezzamento. Passarono cinque giornate d'inferno, Ennis e un pecoraio cileno che non sapeva una parola d'inglese, a cercare di districarle, impresa quasi impossibile perché a stagione così inoltrata i marchi di vernice si erano sbiaditi, cancellati. Anche quando la conta fu giusta, Ennis sapeva che le pecore erano mischiate. Inquietante come tutto pareva mischiato.

Mentre discendevano il pendio Ennis ebbe la sensazione di trovarsi in una lunga caduta a capofitto, rallentata ma irreversibile.

Una cosa non cambiava mai: la vivida carica delle loro rare unioni era oscurata dal senso del tempo che volava via, mai abbastanza tempo, mai abbastanza.

«Senti un po' me», ribattè Jack, «e anch'io lo dico una sola volta. Ascolta bene, avremmo potuto farci una bella vita insieme, una vita bella sul serio, cazzo. Tu non hai voluto saperne, Ennis, e adesso quel che abbiamo è Brokeback Mountain. Tutto costruito su quello. È tutto quel che abbiamo, cazzo, e spero che almeno tu questo lo sappia anche se non saprai mai il resto. Fai il conto di quanti pochi minuti siamo stati insieme, in vent'anni. Calcola quanto poco spazio di manovra mi lasci, poi prova ancora a venirmi a chiedere del Messico e a dirmi che mi fai la pelle perché ne ho bisogno e praticamente non ce l'ho mai. Io non sono te. A me non bastano un paio di scopate ad alta quota un paio di volte l'anno. Tu sei troppo importante per me, Ennis, figlio di una puttana troia. Vorrei riuscire a mollarti.»

...così come un appendiabiti di filo metallico viene raddrizzato per aprire un'auto chiusa a chiave e poi ripiegato nella sua forma originale raccolsero le cose rimettendole più o meno com'erano prima, perché in quel che si erano detti non c'era niente di nuovo. Niente di finito, niente di iniziato, niente di risolto.

Quel che Jack ricordava e rimpiangeva con un'intensità che non poteva soffocare né capire era la volta che, in quella lontana estate sulla Brokeback, Ennis gli era andato alle spalle attirandolo a sé, il silenzioso abbraccio che placava una sete condivisa e asessuata.

Restava uno spazio vuoto tra ciò che sapeva e ciò che voleva credere, ma non ci poteva far niente, e se non la puoi risolvere devi prenderla com'è.

QUARTA DI COPERTINA

Questo libro è composto da meno di cento pagine in tutto. Eppure, si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un romanzo ad altissima concentrazione. L'intreccio è una specie di ingranaggio esplosivo. I due personaggi centrali sono uomini semplici, rudi cowboy abituati alle lunghe solitudini delle transumanze e dei pascoli estivi. Nel desolato paesaggio, tra i due gradualmente si accende una passione erotica, una vera pulsione amorosa. Siamo però nel cuore dell'America tradizionale, dove i ruoli sessuali sono rigidi e le identità tagliate a colpi di accetta e di auto-censure. Questo sentimento "proibito" è quindi destinato a scatenare conflitti, che sconvolgeranno tutto il loro mondo.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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