Come leoni. Ritorno a Bull Mountain

Di Brian Panowich

NN

267 pagine

8/10

Consigliato: Sì

Contemporaneo

Serie/Saga

Sotto l'ombrellone

Statunitense

TRAMA IN BREVE

Come leoni è il seguito di Bull Mountain. La vita sulla montagna è cambiata radicalmente e tutti gli equilibri sono stati modificati. Riuscirà la pace a vincere il destino, apparentemente segnato, di Bull Mountain? 

DEDICA

A Neicy,
A mamma,
E ai miei cuccioli Talia, Ivy e Olivia.

INCIPIT

Bull Mountain
Georgia 1972

Annette conosceva a memoria ogni asse del pavimento. Ci erano voluti mesi. Ora sapeva esattamente quali listelli cigolavano e gemevano sotto i suoi passi, perciò fece attenzione a posare i piedi nudi solo sui pochi ben inchiodati.

RECENSIONE

Tutta la sua vita era sempre andata in due direzioni: o stare in cima alla montagna o finirci schiacciato sotto.

Come leoni è il seguito di Bull Mountain, scritto da Brian Panowich ed edito da NN.

Questo libro continua la storia del precedente e, perciò, è consigliato leggerlo solamente dopo Bull Mountain anche se, a conti fatti, sarà possibile comprenderlo totalmente anche leggendolo singolarmente.

Come dedurrete dalla recensione, Bull Mountain mi è piaciuto tantissimo e, la lettura di Come leoni non è stata da meno: lo stile di Brian Panowich è molto semplice ma non cade mai nel banale. Il gergo utilizzato è perfetto per l'ambientazione e i concetti espressi sono sempre molto profondi, seppur raccontati con la semplicità tipica delle persone schiette e, come si suol dire, senza peli sulla lingua.

Nessuno crede davvero che nella vita ci siano cose più importanti del denaro o dell'amore, finché arriva il momento di sedere a capotavola: di riconoscere il potere.

Se lo stile è credibile e adatto al timbro del romanzo, i dialoghi lo sono ancora di più. Abbiamo proprio la sensazione di guardare un film: le parole sono poche ma significative.

Come ho anticipato, la trama del libro continua dalla precedente, mi è impossibile perciò menzionarvela senza anticiparvi qualcosa. Sulla fiducia però, sono sicura che chiunque abbia letto Bull Mountain avrà la curiosità di leggere quanto accade dopo.

La struttura di Come leoni non è complessa: il piano narrativo principale è solamente uno, quello del presente. Troviamo anche due flashback, uno situato all'inizio e uno al termine del libro. Questo ha fatto sì che lo svolgimento fosse più lineare e, quindi, più prevedibile. Aspetto che, però, non ha inficiato affatto la piacevolezza della lettura.

Il ritmo narrativo è ottimo: ho divorato il romanzo in due volte e, se ne avessi avuto la possibilità, l'avrei terminato in una serata. Queste pagine sono pieni di avvenimenti, ma Panowich riesce a bilanciare così bene approfondimento psicologico ed avvenimenti, da trascinarci fino alla fine del romanzo, desiderosi di sapere tutto.

L'ambientazione è sempre Bull Mountain ed è, forse, l'unico aspetto che potrà apprezzare maggiormente chi proviene dalla lettura del volume precedente piuttosto che i neofiti. In Come leoni, infatti, molte delle descrizioni sottendono aspetti affascinanti che abbiamo compreso in Bull Mountain e che non potranno colpire altrettanto i nuovi lettori.

In pianura il sole stava per tramontare, ma da lassù il cielo era ancora di un morbido color mandarino, dietro lo scenario infinito delle Blue Ridge Mountains. Il fuoco arancione della sera stava accompagnando quei giganti verso il sonno, rendendone confusi i dettagli. Creste e burroni erano scomparsi, lasciando solo le sagome torreggianti in lontananza. Era bello, e significativo: quel cielo sarebbe durato solo pochi minuti. Era l'esempio perfetto di come lassù potesse manifestarsi una bellezza perfetta, prima che tutto fosse inghiottito dal buio.

L'atmosfera è ben resa ed è ciò che mi induce a descrivere questo romanzo un western contemporaneo. Non ci sono cavalli e cowboy ma la sensazione provata è la stessa che possiamo assaporare in un libro o in un film di questo genere. Come Leoni è un libro che prima di tutto si sente; ti prende e basta, al di là delle tue convinzioni. Io stessa mi accorgo che davanti alle parole di questo autore non sono la stessa; apprezzo cose che, se dette da altri, mi avrebbero fatto storcere il naso. Il motivo per cui succede questo è che quando si legge la serie di Bull Mountain si sente l'odore della terra, ci si immedesima in quella mentalità e in quella vita.

Quando Dio preme il tallone sulla terra, schiaccia ogni cosa, senza risparmiare neppure gli alberi. 

Io ho idealmente considerato il messaggio di Bull Mountain come qualcosa di relativo al retaggio, alla famiglia, al legame di sangue. Un aspetto presente anche in Come leoni ma in misura minore. Qui, infatti, l'epicentro di tutto è la donna, il suo coraggio, la sua forza intrinseca. In un mondo di soli uomini, ci accorgiamo ben presto che le donne sono invece le vere protagoniste della storia. Ho apprezzato questo aspetto perché mi è parso genuino, non frutto di calcolo da captatio benevolentiae.

«Chiunque sia stato su un banco di scuola sa che è la leonessa a uccidere le prede. Ricordatelo, nel posto dove stai andando.»

L'incipit del libro ci mostra, infatti, il punto di vista di una di queste donne, ci affidiamo a lei e al suo destino in maniera immediata: è difficile non entrare in empatia con una creatura così intelligente e pronta, sebbene stia vivendo una situazione disperata.

Brian Panowich, ahimè, tende a cadermi sul finale. Anche questa volta ho, infatti, apprezzato la conclusione solo in parte, perché l'avevo dedotta da lungo tempo. Personalmente non ho gradito meno la storia (anche se l'ho trovata meno intricata di quella precedente) e penso che il motivo per cui si debba leggere Come leoni esuli da questo aspetto, comunque ben strutturato.

I personaggi del romanzo sono stati approfonditi solo in parte. Solo i protagonisti hanno avuto un'introspezione psicologica rilevante. Ci si affeziona, però a tutti, pur sapendo che Panowich non lesina con le uccisioni e, quindi, meglio non sperare troppo! 

Si dice che quello che non ti uccide ti rende più forte, ma l'anno appena trascorso aveva insegnato a Kate che solo perché una cosa non ti ammazza non significa che ti trasformi. A volte il mondo è così crudele da picchiarti quasi a morte. Ma non muori, vai avanti, ti riprendi. Però il recupero non è il risultato di una forza immaginaria, è solo il rifiuto testardo di soffrire ancora. Quello che non ti uccide ti rende insensibile, forse così il detto aveva più senso.

Infine, la cura. NN Editore è una garanzia: chiunque abbia sfogliato un loro libro sa che la qualità è altissima. In questo volume ho trovato un refuso: capita anche ai migliori. Ogni volta che leggo un loro libro mi perdo tra le pagine, se non ne avete mai comprato uno vi esorto a farlo: sono certa che non ve ne pentirete.

In conclusione, Come leoni è un romanzo molto bello. È adatto a tutti perché lo stile di Panowich arriva a chiunque con la sua concretezza che lascia il segno, anche quando è poetico.

Lo consiglio a tutti, ma solo dopo aver letto Bull Mountain!

Ecco il link Amazon per acquistare il primo volume della serie: Bull Mountain.

CITAZIONI

Ogni volta che faceva lo spavaldo, ogni volta che le pillole gli facevano dimenticare la situazione, il dolore lo inchiodava alla realtà. Era sempre lì. Sempre. E non gli permetteva mai di dimenticare.

Era troppo presto. Ma forse era arrivato il momento di fare una visita alla famiglia.

Chissà se qualcuno, su quella montagna, era ancora capace di sorridere di gioia. Non ricordava più l'ultima volta che era capitato a lui.

Era così che succedeva, a volte. Non un forte colpo di mannaia, ma una serie di piccoli tagli che alla fine ti lasciavano sola e in lacrime sotto il sole, dove prima c'era l'ombra.

La dose di risentimento quotidiano era arrivata in anticipo, e per combatterla decide di farsi un caffè. Il caffè combatteva qualsiasi cosa, se ne bevevi abbastanza.

Ma ora sono io il re della giungla, il leone in cima alla montagna. Io, non tu.

Ma gli angeli non salvavano mai nessuno. Venivano solo a prenderti dopo che il danno era fatto.

Era arrivato il momento di essere l'uomo che voleva essere, e non quello che gli altri si aspettavano che fosse.

QUARTA DI COPERTINA

La pace che regna su Bull Mountain, dopo che lo sceriffo Clayton Burroughs ha ucciso suo fratello Halford, è solo apparente: ora che la montagna e i suoi sentieri sono privi di padroni, molti altri fuorilegge attendono il momento giusto per prendere il controllo dei traffici di marijuana, whiskey e anfetamina, da decenni nelle mani dei Burroughs. Clayton, però, non si è ancora ripreso dalle ferite provocate dallo scontro a fuoco con l'agente federale Simon Holly, e non ha la forza di reagire. Nemmeno l'amata moglie Kate o il piccolo Eben riescono a scuoterlo dalla depressione. La lotta per il possesso di Bull Mountain è appena cominciata, e mette in pericolo la famiglia di Clayton. È Kate a rendersene conto, e a dover combattere con tutta se stessa per salvare la sua casa e la sua terra da un nemico spietato e inarrestabile.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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