Ogni tanto qualcuno ha cercato la strada migliore per portare chiunque l'avesse seguita ad evolversi e per poter dare l'esempio a tutti gli altri, ma anche riuscendo ad avvicinarsi un pochino al sole, è stato seguito soltanto da pochissimi conoscenti, fallendo così l'obiettivo che speravano di raggiungere.
La strada migliore di Sandro Napolitano è il primo volume de La via per il benessere, una trilogia che si pone l'obiettivo di esprimere in un romanzo i concetti fondamentali che, secondo l'autore e ciò in cui crede, possono permettere alle persone di essere felici.
Non si tratta, perciò, di un romanzo come gli altri, ma piuttosto di un viaggio spirituale effettuato dal protagonista sedicenne, alla ricerca delle risposte che ognuno di noi, prima o poi, ha bisogno di trovare durante il proprio cammino.
La trama, perciò, è allegorica e rappresenta più una parabola che una storia vera e propria.
Lo stile dell'autore rispetta questa idea, facendoci capire sin da subito che il cuore del libro mira maggiormente alla spiritualità che all'intrattenimento del lettore. Sin dall'incipit è facilmente desumibile il carattere favolistico del racconto.
La struttura dell'opera è ben organizzata: vediamo il viaggio di Elian tappa per tappa e le prove che lui deve superare per riuscire a capire totalmente l'insegnamento che stava cercando. Per quanto il volume non sia focalizzato su questo aspetto, mi ha ricordato molto opere fantastiche quali La storia infinita, rendendo così la lettura più godibile anche dal punto di vista del ritmo.
«Bada bene, potrai passare solo se indovinerai la soluzione giusta, ma se sbaglierai le mie lingue di fuoco ti inceneriranno.»
Il messaggio inviato dall'autore può essere condiviso nella sua totalità o solamente in parte, ma è chiaro che in ogni frase l'intento delle sue parole è sempre positivo e rivolto verso il lettore, allo scopo di mostrargli anche il lato positivo di alcuni aspetti che potremmo considerare solamente negativi. L'argomento, perciò, è interessante e può aiutare coloro che non riescono, da soli, a rispondere a degli interrogativi che li rendono confusi ed indecisi sulla direzione da intraprendere nella propria vita. Non è necessario crederci, anche solo leggere un'opinione in più, può alleviare il peso di determinate scelte o di problemi che si credono irrisolvibili.
La comprensione del testo è semplice; i concetti sono spiegati con una terminologia facilmente comprensibile e quasi sempre vengono ripetuti e ribaditi in più occasioni, in modo tale da dare l'opportunità a chi legge di riuscire ad assimilare tutto al meglio.
Sono diverse le idee introdotte in questo testo, ma rimangono più teoriche che pratiche. L'approfondimento perciò non è totale. Probabilmente nei seguenti due volumi sarà più evidente come, secondo l'autore, quanto imparato in questo libro potrebbe essere realizzato.
La cura in generale è buona, ma all'interno del libro sono presenti molte parole intervallate da spazi, probabilmente questo è dovuto all'impaginazione del testo e non a refusi indesiderati, rimane comunque un aspetto importante per chi cerca la perfezione da ogni libro di testo.
In conclusione, La strada Migliore è un libro che mira ad aiutare le persone che sentono il bisogno di intraprendere un cammino diverso, spiazzate dagli eventi della propria vita attuale e consci di aver bisogno di credere in qualcosa di più grande.
Non è un libro per tutti, perché occorre essere aperti al suo contenuto per potersene veramente interessare e poterlo apprezzare, oltre che per poterne trarre un ipotetico beneficio.
Per questo motivo, lo consiglio solo a coloro che sentono il bisogno di libri di questo tipo. Ognuno di noi, prima o poi, affronta un momento in cui ci sarebbe il bisogno di qualcuno che ti aiuti a rispondere a determinate domande (cosa devo fare della mia vita? Qual è il suo vero scopo?) e, anche se alla fine le conclusioni che raggiungerete non saranno necessariamente le stesse, potreste trovare conforto leggendo un'opera che mira al vostro benessere.