Campo di concentramento senza lacrime

Di Sergio L. Duma

Panesi

444 pagine

8/10

Consigliato: Ni

Contemporaneo

Italiano

Horror

Weird

Sociale

Apocalittico

TRAMA IN BREVE

Se l'influenza generata da pubblicità, televisione e radio fosse tutta catalizzata per renderci schiavi delle mode e di dettami prefissati da qualcun altro? Ecco cosa potrebbe succederci se qualcuno dotato di capacità e mezzi, volesse imprigiornarci, inconsapevoli, in un campo di concentramento mentale da cui non vorremo e potremo più uscire.

INCIPIT

-Sta arrivando la fine del mondo e siete tutti condannati.- Pronunciò queste parole debolmente, emergendo dalla nebbia mattutina come uno spettro inquieto. Poi si accasciò sul selciato. Con il senno di poi, posso dire che ciò che aveva detto era vero ma nessuno se ne rese conto.

RECENSIONE

Primo libro che leggo dello scrittore, ma ha lasciato sicuramente il segno. Spesso nelle recensioni mi stupisco dell'originalità delle idee dei libri ma, davvero, questo romanzo è il più particolare che abbia letto in questo ultimo anno. Non sono assolutamente riuscita a decidere di quale genere si tratta, perciò, mi sono limitata a specificare nelle tag le connotazioni che ho ritenuto opportune, secondo il mio personalissimo punto di vista.

Le categorie che ho scelto perciò sono l'horror, perché questo romanzo inquieta come solo un buon libro dell'orrore può fare e il weird, perché penso che questo romanzo sia per stomaci forti, abituati a libri strani e, in questo caso, anche violenti e, soprattutto, espliciti.

L'idea iniziale della trama potrebbe ispirare molti, ma soltanto chi è abituato o gradisce libri particolarmente espliciti potrà gradirne lo sviluppo, non è un libro per tutti, nonostante la trama generale penso possa avere molto appeal su diversissime fasce d'età e generi diversi di lettori. A me sono piaciuto sia la trama che lo svolgimento, per quanto non sia ancora particolarmente avvezza a leggere così tanto riguardo a sesso e violenza. Tutto ciò che di disturbante c'è, non è messo a caso, tutto ha una spiegazione specifica che potrete, però, comprendere solamente leggendolo.

L'elemento forte del libro è il messaggio; noi tutti viviamo in un campo di concentramento senza lacrime, cioè veniamo indotti a compiere determinate azioni, ad acquistare certi prodotti, a pensare determinate cose e, consapevoli o no, non ce ne lamentiamo. Il libro racconta una situazione reale, utilizzando metodi fantastici e irrealistici, mitigando in qualche modo la gravità del concetto. Non importa se poi il lettore condivide o meno la teoria dello scrittore, l'importante è che il libro ti faccia riflettere su questo aspetto e, con me, ci è riuscito.

La struttura del libro, sarebbe un capitolo da trattare a parte date tutte le cose che possono essere dette al riguardo, io cercherò di proporvi le mie impressioni nella sintesi migliore possibile. 

Ci sono punti di vista differenti. Lo ripeto per i miei nuovi lettori; amo questo aspetto in ogni romanzo. Anche in questo caso il libro ne guadagna tantissimo, forse non sarebbe nemmeno stato possibile raccontarlo solo attraverso un unico personaggio e, quindi, questo aspetto è assolutamente positivo.

All'interno del libro c'è anche una spiegazione del narratore che mi è piaciuta tantissimo; prima di tutto perché ha reso il libro più reale e anche perché ha spiegato certi aspetti che, altrimenti, avrei potuto ritenere errori o, comunque, negativi. Ciò che mi piace dei libri degli autori esordienti è la possibilità di poter dialogare con loro dopo la lettura e sbrogliare tutti i dubbi che mi possono nascere e, in questo libro, invece, questo bisogno da lettrice che cerca di comprendere il perché di qualunque scelta, è stato soddisfatto dall'autore stesso che, con questo intermezzo, ha spiegato per bene tutto attraverso la figura del narratore. 

La ripetitività. Chi ha letto altre mie recensioni, sa che, in genere, io amo molto le ripetizioni. Amo che qualcosa venga ripetuto per renderlo più chiaro, amo che certe scene tornino cambiate anche solo di pochissimo, amo che ci siano frasi che tornano e collegano il tutto e, infine, amo inserire la stessa parola 4 volte in una frase per enfatizzare quello che voglio dire. Qui, però, si esagera. Le ripetizioni sono tutte sensate, tutte spiegate, sono addirittura il  cuore della trama. Per fare capire l'atmosfera da campo di concentramento, per spiegare come tutti siano influenzati, effettivamente non c'era stratagemma migliore ed è il narratore stesso a considerarsi ripetitivo e ridondante. Però, io a tre quarti del libro ho cominciato a dirgli, senza che lui potesse sentirmi "ti prego, basta, il concetto l'ho capito". Considerando il mio amore per il ripetersi di alcuni aspetti, penso che questo possa essere considerato dalle persone che, normalmente non amano questo aspetto, e sono tante, possano non gradire questa peculiarità. Io, comunque, lo considero un aspetto positivo, perché ha dato un aiuto significativo al romanzo, che in questo modo è assolutamente coerente con se stesso e con un libro di questa portata era assolutamente complicato riuscirci.

La credibilità, come sempre, la valuto utilizzando non i parametri del mondo reale, bensì quelli che vengono forniti dall'autore dentro la storia. Tutto è spiegato e rientra in ciò che è stato detto all'interno del romanzo; non ci sono comportamenti che ci sfuggono e alla fine del libro tutte le domande sorte durante la lettura, hanno avuto una risposta soddisfacente. 

Lo stile dell'autore mi piace molto e ho apprezzato anche che, a seconda del capitolo e del punto di vista, si modificasse e si confacesse a ciò che veniva descritto. Molto bravo ed interessante.

Solitamente il ritmo di un libro per me è l'insieme di altri elementi, in questo caso ciò che ha influito su questo aspetto è stato lo stile, che ha influito positivamente, perché piacendomi come l'autore scrive sono andata avanti nella lettura più velocemente e la ripetitività, che ha influito negativamente nonostante l'abbia apprezzata, perché sapendo che la trama sarebbe andata avanti di poco, dando molto spazio ad elementi già scoperti, la voglia di andare avanti da metà libro in poi è un po' scemata.

L'atmosfera, come avrete già desunto da tutto ciò che ho detto nella mia recensione, mi ha colpita particolarmente; la capacità dell'autore di creare angoscia o sentimenti analoghi è assolutamente encomiabile e rende il romanzo talmente particolare da lasciare il segno, indifferentemente dal gradimento della lettura. Se cercate, perciò, qualcosa del genere indipendentemente da altri aspetti, questo romanzo è fatto per voi.

L'ambientazione, invece, non è molto presente. Le basi ci sono ma, a parte il necessario, non viene descritto nulla di più. Nemmeno in scene in cui le descrizioni ambientali avrebbero aiutato grandemente l'atmosfera (nonostante il libro non sia assolutamente carente da questo punto di vista). Il libro è piuttosto completo e capisco che pretendere sempre di più sia esagerato, però, questo aspetto mi è mancato e, nonostante il valore del libro non ne abbia sofferto, ve l'ho voluto dire.

I personaggi sono molti e sono tutti molto diversi tra loro sia nei pensieri che nelle abitudine che nel modo di parlare. Considerando gli elementi che li accomunano e certi aspetti della trama che non vi svelo per non anticiparvi troppo, era difficile riuscire a far risaltare in maniera diversa i caratteri di ognuno di loro, invece l'autore ci è riuscito molto bene.

Nonostante questo, però, i dialoghi non mi sono piaciuti particolarmente. Sono ben costruiti ma penso che diano molto meno rispetto alle riflessioni personali dei personaggi, il motivo c'è anche in questo caso (ma non ve lo dico per non anticipare), però avrei preferito qualcosa di più incisivo che desse magari la stessa sensazione di estraniamento.

Il libro non lo consiglio a tutti semplicemente perché penso che sia uno di quei romanzi che va letto in un momento adatto e senza limiti derivati dal fatto che, effettivamente, ci sono scene non per tutti i gusti. Lo consiglio, perciò, solo a chi vuole leggere un libro che trasmetta tanto, che incentra tutto su una sensazione di angoscia e di sopraffazione totale. È un libro per scritto e con un'idea interessante, merita di essere letto! 

CITAZIONI

Era la dimostrazione che le persone meschine ottengono il consenso delle masse. Perlomeno era così che la pensavo.

Ma sei sicura che non ti riguardino? In fondo, da qualche giorno provi quella sensazione. Quella di essere spiata in continuazione. Ti sembra tutto irreale. Tutto artificiale. A volte hai l'impressione che gesti e parole non ti appartengano davvero.

Ecco cosa succede quando fai figli. I pazzi arrivano e li catturano. E poi li schiacciano come se fossero farfalle.

L'esistenza è marcia. C'è qualcosa di sbagliato. Forse sta davvero arrivando la fine del mondo e sei condannata come tutti gli altri. Ti senti in trappola. Come una farfalla catturata da un pazzo. Ma una parte di te, stranamente, non intende scappare perché la prigionia è in fondo rassicurante.

Quella che lavora, sgobba tutto il santo giorno e non ha il tempo di pensare, di riflettere, di sviluppare una natura spirituale. Quelli che non lavorano, sono in preda all'ansia e all'agitazione. E intanto ti fanno credere che qualcosa se hai una bella casa, una macchina enorme, un cellulare nuovo, vestiti firmati e così via. E se queste cose non te le puoi permettere vali meno di zero. È un condizionamento, te lo ripeto. Ma lo accettiamo passivamente. E molti, se se ne accorgono, lo apprezzano addirittura. È come vivere in una specie di lager. In un campo di concentramento psicologico. Ma questo campo di concentramento è di nostro gradimento. Non ci fa piangere, mi capisci?

Le persone non vogliono la libertà. Vogliono essere dominate, sebbene non se ne rendano conto. Amano anche essere spaventate. È la stessa funzione di un film horror, in fondo. Date loro un atto criminoso. O un bell'attentato terroristico. E si sentono a posto. Seguiranno i notiziari e i reality e tutta la merda mediatica disponibile e saliranno spontaneamente in un metaforico carro bestiamo che li condurrà al campo di concentramento.

QUARTA DI COPERTINA

Monteneve è un posto tranquillo come tanti altri. Tutto cambia quando viene trovata una ragazza in stato confusionale, orribilmente torturata: si tratta di Debora, già nota in paese per la partecipazione a un reality show. In un attimo la voce si sparge: in paese è arrivato il male. La memoria di tutti torna così ad anni addietro, quando una bambina era stata trovata morta in un bosco e l’assassino non era mai stato scoperto. C’è quindi un maniaco a Monteneve? Oppure qualcosa di ancora peggiore? Se lo domandano in molti: Silvio, aspirante sceneggiatore che sta passando un periodo di depressione; la moglie, un’insegnante attratta da un alunno, Vittorio, adolescente indisciplinato a sua volta attratto da lei; la sorella di Vittorio, Gloria, e il fratello maggiore Saverio, nonché Laura, una ragazza che frequenta quest’ultimo. A complicare la situazione c’è la Psychic Inc., una strana società americana che ha deciso di aprire una filiale a Monteneve per motivi misteriosi. Perché i protagonisti si sentono continuamente osservati? Che cosa sta succedendo? La soluzione si trova in un’espressione coniata da Aldous Huxley: “Campo di Concentramento Senza Lacrime”. Quando le vittime ne comprenderanno il senso, nulla sarà più come prima.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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