Martina
Non so perché sono nata, né come.
Mi ricordo che eravamo in tanti, tutti piccoli piccoli, e che correvano come matti in tutte le direzioni.
Io avvertivo una specie di fremito, una voglia di esistere incredibile: una spinta a fare qualcosa di diverso.
Un pastore coraggioso
C'era a Calvi Risorta, non tanto tempo fa, un'usanza fra i giovani e meno giovani, che doveva servire a stabilire il livello di coraggio di ognuno.
Il dire "non tanto tempo fa" indica che la vita, in questo piccolo paese della provincia di Caserta, non scorre davvero a ritmo travolgente e fa sì che le usanze durino intatta nei tempi e nei tempi riescano a tramandarsi, ma fa anche sì che gli usi e le abitudini restino immutabili, anche di fronte all'avanzare del progresso.
Una sigaretta tira l'altra
Mastro Tommaso era contento del suo lavoro e cercava di svolgerlo sempre al meglio delle proprie capacità.
Nel piccolo paese di Calvi Risorta, l'uomo si occupava di rivestire le tombe con un bel marmo bianco.
Le Janare
Anno 10 a. C. Galilea
Erodiade camminava a testa alta con il suo tipico portamento, fiero e sprezzante, per le strade della Galilea.
Pietro da Petrulo
La storia che narriamo nelle prossime righe è assolutamente autentica.. I fatti sono accaduti nell'ormai lontano 1934, in un piccolo paese dell'entroterra casertano, borgo di tradizioni ed economia agricola.
Uno sguardo al futuro
Quando il geometra Peruzzi uscì dall'ufficio del suo capo, il Direttore delle Vendite di una multinazionale petrolifera, aveva tutte le ragioni per sentirsi soddisfatto.
Un drone di nome Puccio
Tommy, diminutivo di Tommaso, e Nick, quello di Nicola, avevano in comune la grande passione per il volo, per cui, da giovanissimi, avevano cominciato a far volare droni, di quelli più piccoli e meno costosi, non rispondendo di grosse somme da investire.
Sogno d'estate
Mario aveva finito di studiare da appena dieci minuti e già si stava chiedendo come organizzare la serata. Era rimasto tutto il giorno su quel testo di Procedura Civile e non vedeva l'ora di rilassarsi un po'.
Adina
Erano i primi di maggio dell'anno 1656. Adina uscì dalla sua casetta, posta fuori dall'abitato di Vitulaccio, piccolo paese del casertano e, per prima cosa, si recò presso la fonte che le garantiva l'acqua fresca.
Il ratto delle Calene
Suo padre aveva voluto chiamarlo Nicandro, nome derivante dal greco antico con il significato letterale di "uomo vittorioso".
Le ciampate del Diavolo
In un caldo pomeriggio d'estate di parecchie centinaia di migliaia di anni fa, Godenzio e Artemisia uscirono dalle proprie abitazioni, casupole che s'arrampicavano sull'erto crinale, arroccate sul fianco nord del vulcano di Roccamonfina, in una frazione denominata Foresta.
Una vincita al lotto
Zi' Filomena avanzava lungo la strada, arrancando con il suo tipico passo cadenzato e con i suoi quasi settant'anni portati male a causa di un'artrite alle ginocchia che la costringeva a periodici viaggi al Policlinico di Roma, dove tuttavia potevano fare poco o niente per lei.
Quella casa sulla roccia
Si dice che le case posseggano un'anima: un'essenza composta dai ricordi e dalle emozioni dei suoi abitanti. Anima che racchiude ciò che di positivo e di negativo è accaduto alle persone che vi hanno abitato.. Se questo è vero, perché un'anima persa non dovrebbe tornare in un luogo amato e che le ha riservato amore?