📖 ‘Ero preoccupato al punto che la mia pipa non mi dava nessun conforto. Ma venne Billy; e fu come un prete cattolico che radichi la pace in una gazzarra irlandese. Non che predicasse loro o dicesse o facesse qualcosa in particolare; ma da lui usciva una virtù che inzuccherava anche i più aspri.’
🖋 Melville ci racconta la storia del giovane marinaio come se fosse un cantastorie al nostro cospetto: la narrazione è un vero e proprio monologo in cui lui inserisce tutta la poeticità possibile. Lo stile non è immediato, perché colmo di termini specifici (marinareschi) ma, soprattutto, perché altisonante e forbito. Il nostro cantore racconta la storia, facendoci capire da subito che vi si nasconde qualcosa di profondo.
✏️ L’autore si rivolge spesso a noi, spiegandoci ogni decisione narrativa. Non mancano i suoi commenti sagaci e talvolta ironici. Non ci fa mai dimenticare la sua presenza, il suo ruolo di narratore.
📚 Il libro è di sole 148 pagine ed è fatto per essere letto in breve tempo, io l’ho ascoltato in audiolibro (su Audible) e fermarsi, ogni volta, mi è risultato strano. Una volta entrati dentro l’atmosfera, bisognerebbe rimanerci fino alla fine.
💖 Per cosa lo ricorderò io? Per il messaggio, che non dico perché sarebbe un’anticipazione troppo grande. Quando lo si finisce o, quando si capisce dove vuole andare a parare, nasce un’immediata voglia di rileggerlo con altri occhi.
💶 Lo consiglio, sia in cartaceo (questa edizione è fenomenale, ma l’introduzione vi consiglio di leggerla solo alla fine) che in audiolibro. L’occasione migliore sarebbe al mare, anche in autunno/inverno, in un giorno in cui avrete tempo e potrete dedicarglielo fino alla fine.
💪🏻 È un libro intelligente e ricercato nello stile, ma semplice e diretto come una parabola. Se cercate qualcosa che vi insegni qualcosa, che sotto sotto già sapete ma che avete bisogno di ricordare, lui è quello giusto.