I cinque doni. La chiamata è un libro fantasy per ragazzi davvero meritevole ed interessante che sono contenta di aver letto e che penso possa piacere anche agli adulti che apprezzano il genere.
Partiamo subito da quello che penso sia il punto focale di un fantasy: l'ambientazione. Quando si parla di un mondo diverso dal nostro è necessario far entrare il lettore nella storia, facendogli capire come funzionano le cose nel mondo del romanzo e, anche, come esteticamente diverge dal nostro. Trovo che l'autrice sia riuscita molto bene in questo, dandoci l'impressione di essere noi stessi parte del mondo del libro. Le descrizioni, soprattutto quelle relative ai cambiamenti dovuti ai Cinque Doni, sono davvero ben rese.
Nel libro si può individuare una protagonista, Leda, ma in realtà sono diversi i personaggi che fungono da colonna portante nella storia. Ho apprezzato che ognuno di loro avesse un carattere diverso e ben definito, particolarmente adatto in un libro per ragazzi perché, i giovani lettori hanno spesso bisogno di identificarsi in uno dei personaggi per poter apprezzare al meglio la lettura e, in questo caso, la scelta è ampia e soddisfacente. I Doni di ognuno di loro li descrivono anche per quello che sono, tutto è molto coerente e azzeccato.
Buono anche lo stile, gergo né troppo semplice né troppo complicato, perfetto per il genere. Il modo di parlare di ognuno corrisponde con la sua personalità e il linguaggio rimanda al mondo del libro senza alcuna nota stridente, tutto viene spiegato in maniera chiara ma non semplicistica o superficiale.
La trama del libro intesa come a livello di "serie" è davvero intrigante e talmente ben costruita da far sperare in una continuazione lunga e di diversi volumi. Ad oggi non è reperibile il secondo volume della serie, penso perciò non sia ancora stato pubblicato (anche se da quanto ho letto è stato scritto) e sarebbe davvero un peccato non vi fosse perché penso possa essere una saga con un buon potenziale. Lo svolgimento della trama di questo libro è interessante ma non sufficientemente conclusiva, assolutamente positivo perché fa venire voglia di leggere immediatamente altro ma, allo stesso tempo, lascia un po' l'amaro in bocca.
Il libro è pieno di insegnamenti, momenti in cui dalle riflessioni dei personaggi o anche dalla soluzione di alcune Prove si evincono messaggi belli ed utili da insegnare ai ragazzi, la teoria dell'Unico e dei Cinque si discosta sufficientemente dalla religione per poter apprezzarne la teoria e per mandare un messaggio di unità che vada al di là di professioni religiose.
Trattandosi di un libro orientato verso un pubblico giovane trovo giusto che l'atmosfera non sia mai esageratamente paurosa o angosciante, ciò mi ha però impedito di entrare in empatia con i personaggi. Non lo trovo un difetto, bensì una scelta stilistica che probabilmente non verrebbe vissuta allo stesso modo da un lettore più giovane. Questo non implica, però, che l'atmosfera sia resa male, anzi, gli stati d'animo dei protagonisti sono sempre molto evidenti e ben definiti.
Il libro non è breve e impiega qualche capitolo ad avvolgerti completamente nella trama. Per questo motivo ritengo abbia un ritmo medio, anche se da metà circa in poi si divora alla velocità della luce.
Lo consiglio a tutti; ai ragazzi perché è una storia ben costruita che insegna anche dei valori, facendo volare con l'immaginazione e agli adulti come libro d'intrattenimento perché molto piacevole nella lettura e, soprattutto, piacerà agli amanti del genere fantasy, di tutte le età.