Libro letto a cavallo tra il 2016 ed il 2017, quindi durante il periodo dell'anno più caotico che ci sia; le vacanze di Natale. Tra la data di inizio e la data di fine lettura è successo di tutto eppure la voglia di continuare il romanzo e terminarlo non se ne è mai andata; questo è già un ottimo segno che vi farà capire che Il labirinto infernale mi è piaciuto eccome.
I pregi del romanzo sono molti, come sempre comincerò da ciò che mi ha colpito di più in assoluto, cioè la trama.
La trama del libro, infatti, intriga da subito. Sin dalle prime pagine si scopre dell'esistenza di due mondi concomitanti ma divisi, uno abitato da noi comuni esseri umani e un altro abitato dai Lari. Il secondo aspetto che noterà ben presto anche il più inesperto al riguardo della mitologia romana è la correlazione di quest'ultima con la storia narrata. L'autrice non ci parla di quello che già conosciamo ma del DOPO, uno spunto davvero colto ed interessante che ho grandemente apprezzato. Anche lo svolgimento della trama non mi ha delusa; non solo vengono spiegati elementi in più riguardanti il collegamento con la mitologia, ma anche la trama in sé, intesa come semplice narrazione dei fatti, continua lineare ma sempre interessante, trascinandoti nella lettura con piacere.
Come vedete, le etichette che ho inserito per descrivervi il romanzo sono parecchie e anche così temo di non essere riuscita totalmente ad inquadrare la molteplicità di spunti che dona questo libro. Una di queste è Ragazzi; Il labirinto infernale, infatti, è assolutamente indicato per essere letto dai più giovani, non presenta scene non indicate per un pubblico più giovane, ha come protagonisti dei ragazzi e insegna anche qualcosa, aspetto che non fa mai male. Questo non significa, però, che il romanzo sia indicato SOLAMENTE per giovani, anche adulti di ogni età possono apprezzarlo pienamente, quindi è adatto a tutti.
Altro aspetto che ho apprezzato moltissimo è l'ambientazione; sia quella riguardante elementi realmente esistenti che quella relativa a luoghi immaginari è accurata ma non prolissa; rende le immagini concrete e ben visibili senza distogliere il lettore dal punto focale di ogni romanzo: gli avvenimenti. Ho trovato particolarmente interessante tutto ciò che viene descritto di Roma, ci dà proprio l'impressione di essere lì e di conoscerla anche noi.
I personaggi sono ben descritti e differenti l'uno dall'altro. L'approfondimento del carattere di ognuno di loro c'è ma non è totale; li conosciamo bene, ci fanno simpatia, ma non entriamo in totale empatia con loro, per questo, però, c'è tempo, dato che il romanzo avrà un seguito che approfondirà senza dubbio determinati aspetti. Il lavoro svolto finora al riguardo però è ottimo! La simpatia verso di loro è comunque inevitabile, specialmente per la giovane protagonista che, come molte ragazze, sminuisce le proprie qualità, senza comprenderle pienamente.
La struttura mi è piaciuta molto; il punto di vista raccontato è molteplice e ci fa conoscere i pensieri di più di un personaggio. Come sapete è un aspetto che apprezzo moltissimo e chi mi spinge sempre, quando il libro mi piace molto, a richiedere sempre di più. L'autrice è stata davvero brava a bilanciare la narrazione; in questo modo leggendo una parte pur essendone interessati ci si chiedeva nel contempo anche "ma di là cosa starà succedendo?" provocando un effetto di suspense che, altrimenti, non ci sarebbe stato, trattandosi di un genere che non ne richiede necessità.
Conseguentemente a quanto appena detto, anche il ritmo della lettura è veloce. Il lettore vuole sempre andare avanti per sapere cosa succede dopo. Elemento importante per ogni libro avventuroso, specie se letto da un ragazzo giovane, in genere più allettato dalla trama che da altri elementi.
L'atmosfera di ogni scena si comprende chiaramente e si percepisce. Probabilmente nel prossimo romanzo si sentirà ancora di più perché l'empatia con i personaggi creerà quell'effetto maggiore che ancora non è del tutto provato dal lettore in questo libro, che però riesce a comprendere ogni azione e pensiero narrato.
Lo stile dell'autrice è ottimo; colto ma non difficile permette la godibilità della lettura sia ai ragazzi che agli adulti. I primi impareranno termini nuovi o, se già forti lettori, li riscopriranno e inseriranno maggiormente nel proprio lessico, i secondi si troveranno a loro agio come davanti ad un valido classico per ragazzi e non. Quest'ultimo aspetto è quello che penso possa far maggiormente comprendere la validità del libro e la sua chiave di lettura.
La credibilità del romanzo è un elemento fortemente positivo, se fosse stato un libro sé stante ci sarebbero state alcune domande intrinseche senza risposta che mi avrebbero fatto arricciare il naso, ma trattandosi di un romanzo con un seguito, non si poteva necessariamente svelare tutto sin da subito. Penso che Stefania Giammetti abbia spiegato tutto il necessario e che, senza dubbio, ciò che ancora non si sa, si scoprirà nel prossimo libro.
Detto ciò, è evidente che consiglio il libro a tutti voi. Si tratta di un romanzo ben scritto, con una trama davvero interessante per grandi e ragazzi di una scrittrice, ancora emergente, che però vale la pena di essere scoperta e conosciuta! Date una possibilità al romanzo e non ve ne pentirete!
Sono molto curiosa di leggere anche il seguito, sperando che venga presto pubblicato per tutti noi!