Sybilla. L'odissea di una bottiglia di plastica è un libro per bambini di Marco Mastrorilli, edito da Noctua Book e illustrato da Imma Vitello.
Come si può dedurre da titolo e copertina, questo volume ha una forte impronta ambientalista: il suo scopo è quello di inviare un messaggio relativo al riciclo e, dunque, al riutilizzo della plastica.
La storia vede come protagonista indiscussa una bottiglia di plastica appena nata e destinata a contenere del buon succo d'arancia.
Sybilla, così si chiama la piccola bottiglia, conoscerà presto altri amici, plasticosi e non, che l'aiuteranno a comprendere il suo possibile destino e il perché il sogno di ogni essere plasticoso sia quello della rinascita.
Una trama fantasiosa nelle dinamiche relazionali, ma basata sulla realtà di tutti i giorni e creata appositamente per introdurre ai bambini, in modo appassionante, il tema del riciclaggio.
L'odissea di Sybilla, dunque, non serve solo ad intrattenere ma anche ad insegnare ciò che effettivamente succede e può accadere a tantissimi oggetti di plastica.
L'utilità del volume non si esaurisce "solamente" con la trama e il messaggio positivo che se ne deduce, vi sono, infatti, altre due importanti considerazioni da fare al riguardo.
La prima è che, alla fine del volume, potrete trovare delle importantissime statistiche e stime riguardanti il tema e un approfondimento su il Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine di Pescara.
La seconda, ancora più importante, è che parte del ricavato dalla vendita di questo libro verrà devoluta proprio a questo centro.
Se la scelta sembra già, senza saperne nulla, qualcosa di molto significativo, lo sarà ancora di più per voi e i vostri bimbi una volta terminata la lettura.
La struttura del libro riserva, però, anche altre sorprese. All'inizio del volume, infatti, troverete anche una call to action di diverse importanti personalità, tra le quali la cantante Giorgia (ambasciatrice UNICEF), con pensieri scritti appositamente per questa lettura.
Inoltre, il volume è ricco di bellissime illustrazioni colorate.
Lo stile dell'autore riesce a trovare un buon equilibrio tra il pubblico a cui è rivolta l'opera e il linguaggio specifico. All'interno del libro, perciò, troverete sia il termine plasticosi che aiuterà il giovane lettore a comprendere di cosa si parla e a provare simpatia per i protagonisti della vicenda, sia la parola polietilene, che insegnerà loro qualcosa anche dal lato linguistico oltre che da quello morale.
L'incipit del libro inizia con l'immagine dell'ingresso della fabbrica in cui verrà prodotta Sybilla, la descrizione è avvincente e cattura l'attenzione del lettore.
Il finale è positivo, corredato da un messaggio conclusivo propositivo e da un Post Scriptum che anticiperà il soggetto principale del volume successivo della serie.
In conclusione, ho trovato Sybilla, l'odissea di una bottiglia di plastica un libro utile e ben curato, perfetto da regalare ad un bambino per farlo sensibilizzare al tema del riciclaggio senza imporglielo come qualcosa di negativo o meramente obbligatorio. Credo che il volume potrà essere utile anche agli adulti, perché anche in età più mature si rischia di chiudere gli occhi davanti ad argomenti per cui, invece, ognuno di noi potrebbe fare la differenza, anche se in piccola parte.
Lo consiglio e spero che lo prenderete in considerazione come regalo (magari di Natale?) per i vostri bambini o nipotini. Intrattenerli, insegnandogli qualcosa, credo che possa essere considerato solamente come un valore positivo.