Il bello ed il brutto di essere un lettore è che, per quanto tu possa leggere, ci saranno sempre tantissimi libri che non riuscirai mai a conoscere. Sono una lettrice piuttosto veloce e leggo tantissimo ma, ormai da tempo, ho notato come immancabilmente mi perda delle perle della letteratura che forse non riuscirò mai a leggere e forse nemmeno a conoscere.
Questo è il motivo per cui mi leggo spesso i vincitori di premi letterari quali il Premio Nobel per la Letteratura e mi elenco mentalmente tutti coloro che mi mancano, non vedendo l'ora di acquistare i loro libri e provare a vedere se faranno parte di coloro che io inserirei in una mia personalissima lista dei libri imprescindibili e che non avrei mai voluto fare a meno di leggere.
È così che, quando ho visto al mercatino dell'usato la serie completa dei Forsyte, mi è subito suonato un campanello d'allarme che mi diceva: "prendili subito o te ne pentirai" e io non me lo sono fatto ripetere due volte.
L'autore John Galsworthy ha vinto il premio Nobel per la Letteratura nel 1932. Eccovi la motivazione: “per la sua originale arte narrativa, che trova la sua forma più alta ne La Saga dei Forsyte”. Io non avevo letto nulla dell'autore e penso di aver iniziato nel migliore dei modi!
I libri della serie originale sono composti da 3 romanzi e 2 interludi. Io li ho acquistati divisi, invece, in 4 libri. Il primo è quello che sto recensendovi al momento ed è composto dal primo romanzo "Il possidente" e dal primo interludio "Estate di San Martino di un Forsyte".
Prima o poi argomenterò le opinioni che ho sul Premio Nobel per la Letteratura, qui mi limiterò a dirvi che, per quanto ho esperito fino ad ora, non sempre concordo con le assegnazioni che sono state fatte. Questo libro, però, ha anche per me tutte le carte in regola per essere inserito nella lista dei libri imprescindibili, quelli che si devono leggere a tutti i costi. Non vedo già l'ora di leggere anche i prossimi volumi, tra l'altro, e sono sicura che anche per voi sarà lo stesso!
Questo libro partiva già con numerose aspettative; prima di tutto si tratta di una Saga Familiare, forse il genere che preferisco maggiormente o, comunque, uno dei miei preferiti in assoluto. Il romanzo è inglese e solitamente con la lettura dell'Inghilterra vado molto d'accordo, infine c'era la trama vera e propria che mi ispirava moltissimo.
La trama, infatti, è quella della vita di una famiglia arricchitasi nella società vittoriana, periodo che amo immensamente e di cui mi cibo sotto qualsiasi forma (ultima tra tutte la serie TV Downton Abbey, che vi consiglio). Le grandi aspettative comportano anche grandi rischi; è infatti semplicissimo rimanere delusi dalla realtà, invece mi sono ritenuta più che soddisfatta.
La trama iniziale, infatti, tratta di ciò che più mi interessava; usi, costumi, modo di pensare e relazionarsi dell'epoca ed, in più, anche un intreccio interessante per quanto riguarda le relazioni interpersonali dei numerosissimi personaggi. Lo svolgimento, poi, per quanto incentrato sui medesimi elementi mi ha trascinata totalmente e non mi è mai parso ridondante, neppure quando veniva ripetuto un concetto.
Come probabilmente saprete, in Inghilterra, alla fine del '800 gli autori che raccontavano dell'alta società in chiave ironica e non votata al semplice intrattenimento erano molti, sicuramente il loro esponente più famoso è stato Oscar Wilde. I libri di questa serie sono stati scritti cronologicamente qualche anno più tardi, però mi hanno immediatamente ricordato quel filone di romanzi. L'autore, dunque, è arrivato forse un po' tardi sull'argomento ma è sicuramente riuscito a sviscerarlo nel migliore dei modi.
Questo libro, perciò, e penso di poter estendere il giudizio a tutta la saga, ha avuto un'utilità sia nel momento della pubblicazione, cioè quello di denuncia della società del periodo ed ha ancora oggi una diversa utilità; quella di farci comprendere come vivevano ma, soprattutto, come pensavano le persone dell'epoca.
Ciò che vi ho raccontato fino adesso per me è già sufficiente per comprendere l'importanza della lettura di questa Saga, ma oltre a ciò che il libro rappresenta c'è anche da considerare ciò che il libro è, la sua qualità. Anche sotto questo aspetto non ho avuto delusioni, anzi, ho gradito davvero tanto la scoperta.
Iniziamo con lo stile; devo dire che rimpiango tantissimo di aver letto questo libri in italiano perché avrei veramente voluto leggere il tutto dall'originale, però anche così ho amato tantissimo la scrittura dell'autore. Il libro è scritto bene, secondo lo stile dell'epoca ma, anche per un lettore contemporaneo, lo stile è godibilissimo e scorrevole. Uno di quei classici che spaventano molte persone ma che, una volta iniziato, ti permette immediatamente di tirare un sospiro di sollievo perché è comprensibile e, soprattutto, si fa leggere con piacere.
Correlata allo stile bisogna necessariamente parlare anche dell'ironia utilizzata. Avendovi parlato di Oscar Wilde avrete capito che, anche qui, l'ironia è molto utilizzata anche se diversamente. Ho apprezzato molto questo aspetto del romanzo che è fondamentale per comprendere il messaggio dell'autore, d'altro canto però l'ho trovata meno marcata rispetto alle opere degli scrittori che lo precedevano. Questo ha fatto in modo di provocare nel lettore sentimenti diversi rispetto a quelli che possono suscitare le opere di Wilde e altri artisti di quel filone.
Dei personaggi cercherò di parlarvi meglio in una scheda a parte, vi anticipo però gli aspetti salienti di ciò che penso di loro in generale. Per quanto sia possibile comprendere chi di loro è il protagonista del libro, cioè Soames "Il Possidente", ognuno di loro ha un ruolo centrale e fondamentale in tutta la storia. Tutti i membri della famiglia vengono descritti in maniera minuziosa in più occasioni, aggiungendo al lettore sempre nuovi particolari che gli permettono di conoscerli sempre di più. So che in molti avete difficoltà nelle letture riguardanti libri che presentano molto personaggi e, conseguentemente diversi punti di vista. In questo caso vi consiglio comunque di non lasciare perdere il libro; sì i personaggi sono tanti e, almeno inizialmente, è inevitabile non ricordarsi tutto di tutti però l'autore è bravo ad introdurre gradualmente nuove informazioni e, albero genealogico alla mano (che nella mia versione non esiste e sono stata io stessa a crearlo man mano che raccoglievo informazioni) è tutto molto più semplice.
Come al solito, io ho apprezzato tantissimo che la storia venisse raccontata da punti di vista differenti e che l'introspezione sia stata approfondita in tutti i personaggi. Si parla di un lavorone che è veramente difficile da fare, specialmente quando le persone di cui si parla sono così numerose; è inevitabile che la fantasia di un autore si esaurisca o che faccia cadere nello stereotipo alcuni dei personaggi meno lavorati e, invece, ognuno di loro ha caratteristiche tali che li distinguono gli uni dagli altri e li rendono credibili e reali. Ognuno di loro è una persona sé stante e questo è anche più difficile considerando che, al contempo, ognuno di loro appartiene a quello che l'autore chiama essere un Forsyte; caratteristica comunque di tutti i membri della famiglia e di coloro che si comportano in determinati modi.
L'autore è dunque riuscito a rendere un concetto comprensibile e verificabile in ognuno di loro ma allo stesso tempo è riuscito a far vedere in che modo ogni personaggio non sia solamente un Forsyte ma anche una persona.
La struttura del libro mi è piaciuta perché ad ogni capitolo si capisce perfettamente di chi è il punto di vista e non si creano dunque problemi di comprensione che, invece, possono verificarsi con i libri che non specificano il cambio dii personaggio. Penso anche che per chi ha difficoltà con i numerosi personaggi questo possa essere comunque un aspetto molto positivo perché rende sicuramente la lettura meno intricata; prestando un po' di attenzione non si perde mai il filo della storia.
L'atmosfera è resa magnificamente. Tutte le scene si sentono come se si fosse presenti; divertimento, preoccupazione, angoscia, tristezza.. tutto! Il libro viene così reso completo; non solo è utile, non solo è ben fatto, ma ti lascia anche qualcosa.
L'autore dà anche una grande importanza all'ambientazione; descrive le case dei personaggi, il parco e tutti gli ambienti, d'altro canto riesce anche a non annoiare e a rendere interessanti le informazioni che dà. Un connubio perfetto, insomma, che si trova davvero di rado.
Il ritmo è l'unico aspetto che non metterò come pro assoluto. Non perché per me la lettura del libro sia andata a rilento, anzi, l'ho finito in poco tempo e non vedo l'ora di andare avanti con i prossimi. Per chi, però, cerca libri davvero veloci questo classico imprescindibile, per forza di cosa, non può essere adatto. Penso comunque che non nascano difficoltà nella lettura e che, se vi piacerà quanto a me, lo finirete in un lampo!
Lo consiglio a tutti, non dovete assolutamente perdervi l'occasione di provare a leggere questa saga, anche solo per vedere se per voi il premio Nobel è stato assegnato all'autore giusto. Leggetelo e fatemi sapere cosa ne pensate, io leggerò presto il seguito e vi farò sapere anche le nuove impressioni!