Essendo la trama molto articolata, avendo il libro molteplici personaggi e considerando che è diviso in libri ed ognuno parla di argomenti diversi con protagonisti diversi anche io ve lo racconto tenendo conto delle ripartizioni fatte da Hugo.
LIBRO PRIMO: 6 gennaio 1482, nel Palazzo di Giustizia parigino una grande folla sta aspettando l'inizio di un mistero, una rappresentazione teatrale. L'attesa è lunga e la folla è agitata, il narratore ne approfitta per farci conoscere molti personaggi, tre dei quali verranno citati più volte nel corso del romanzo. Il primo è Jehan Frollo, fratello dell'arcidiacono Claude Frollo, studente sfaccendato che motteggia insieme ai suo compagni durante l'attesa. Un altro personaggio è Pierre Gringoire, l'autore del mistero nonché filosofo, egli non vede l'ora di vederlo rappresentato e non si occupa d'altro se non dalla sua buona riuscita e, infine, il mendicante Clopin Troullefou che viene notato da tutti durante la visione del mistero distraendo così la folla, a discapito di Gringoire e della sua rappresentazione. Ulteriori distrazioni che tolgono le speranze a Gringoire di far vedere il proprio mistero sono due entrate: quella del Cardinale e quella di Mastro Jacques Coppenole, un segretario degli scabini fiero della sua umile origine, nonostante sia parte del seguito del Cardinale. Coppenole, stufo del mistero, lo fa terminare incanalando l'attenzione del popolo su un altro gioco: l'elezione del papa dei folli. Gli abitanti devono mettersi in fila e, una volta giunto il proprio turno, ognuno dovrà mostrare l'espressione più brutta possibile. Questo gioco ci introduce la figura di Quasimodo, gobbo, senza un occhio e molto brutto. Egli vince la "competizione" e la folla decide di festeggiare il vincitore in piazza. Gringoire, così, si ritrova quasi solo nella stanza, spera ancora che i pochi rimasti rimangano a vedere il mistero quando un'ultima distrazione attira anche coloro che erano rimasti nel Palazzo. Da fuori, infatti, si sente dire che c'è "l'Esmeralda" e tutti escono e, sconfitto, decide di uscire anche Gringoire per vedere da cosa siano stati attratti tutti.
LIBRO SECONDO: Gringoire gira per la città e riflette sull'ingiustizia da lui subita che gli impedirà di riscuotere il guadagno per la rappresentazione del suo mistero. Egli arriva alla Place de la Grève e nota una fanciulla zingara che canta, balla e che fa eseguire numeri ad una capra. La ragazza, anche se Gringoire non lo sa, è Esmeralda; una bellissima egiziana che attira lo sguardo di tutti i presenti. Uno spettatore particolarmente colpito, anche se in maniera negativa, è l'arcidiacono Claude Frollo. Nello stesso momento arriva anche la folla che festeggia il "papa dei folli" Quasimodo, Claude Frollo lo vede e, con severità lo induce a seguirlo, la folla protesta ma Quasimodo difende Frollo. Da questa scena si deduce che i due si conoscono e che Quasimodo è totalmente asservito al prete ed è pronto a tutto pur di difenderlo. Esmeralda se ne va a sua volta e Gringoire decide di seguirla nel dedalo di viuzze in cui si è immessa. Gringoire non è l'unico a seguirla, però, presto si accorge che anche Quasimodo e l'arcidiacono la stanno aspettando per catturarla. Grazie all'intervento del capitano Phoebus, personaggio che rivedremo più avanti, Esmeralda viene salvata e Quasimodo viene arrestato. Claude Frollo riesce a scappare e anche Esmeralda si allontana velocemente dalla scena. Gringoire rimane a terra colpito da Quasimodo e, dopo una disavventura con dei bambini, decide di cercare nuovamente Esmeralda percorrendo ancora quelle vie sconosciute dove, però, incontra dei mendicanti che iniziano a seguirlo per farsi dare qualche moneta. Il poeta corre via e si addentra ancora di più nella zona sconosciuta fino ad arrivare alla "Corte dei Miracoli", luogo in cui si stabiliscono tutti i mendicanti, i ladri e i malfattori della città. Essi lo portano dal loro Re, il mendicante che abbiamo già conosciuto nel libro primo, che decide di impiccare Gringoire a meno che egli non si sposi con una donna tra le presenti. Le donne lo controllano e lo giudicano ma nessuna decide di sposarlo. Arriva, però, Esmeralda che, mossa a pietà per la condanna di Gringoire, decide di sposarlo per poterlo salvare. La cerimonia viene celebrata in tutta fretta e il poeta e filosofo diventa immediatamente un membro della comunità della "corte dei miracoli". Il libro si chiude con la prima notte di nozze dei due novelli sposi, Esmeralda si chiude in camera e fa ben capire a Gringoire che il loro rapporto rimarrà per sempre di pura amicizia.
LIBRO TERZO: In questo libro, la trama non prosegue. L'autore lo dedica interamente per spiegare l'importanza della chiesa di Notre-Dame "Ogni lato, ogni pietra del venerabile monumento è una pagina non soltanto della storia di Francia, ma anche quella della scienza e dell'arte" e per raccontare e far conoscere al lettore Parigi vista dall'alto "Questa città che è tutta un'orchestra; di questa sinfonia che tuona come un uragano".
LIBRO QUARTO: Un flashback di 16 anni prima, ci racconta di Quasimodo, lasciato bambino di fronte a Notre-Dame. Nessuno lo voleva accogliere in casa a causa delle sue deformità e, così, l'arcidiacono Claude Frollo decise di prendersene cura. Grazie a questo libro conosciamo meglio il prete. Egli vive interamente per i suoi studi e per il fratello Jehan, di cui si è occupato da solo per quasi l'intera vita. "comprese che l'uomo ha bisogno di affetti, che la vita senza amore e senza tenerezza è come un meccanismo secco, stridente e lacerante; ma poiché era ancora nell'età in cui le illusioni non sono sostituite che da altre illusioni, si figurò che gli affetti del sangue e della famiglia fossero i soli necessari e che un fratellino da amare bastasse a riempire tutta un'esistenza." Nel libro viene spiegata meglio anche la natura del gobbo di Notre-Dame, lui vive in totale simbiosi con la Chiesa e risponde con cattiveria alle sevizie altrui, rispetta e serve solo l'arcidiacono; l'uomo che lo ha salvato e allevato ma non gli ha mai voluto veramente bene. Entrambi, sebbene per motivi diversi (Quasimodo per la bruttezza, Frollo per i suoi esperimenti ritenuti stregoneschi) non sono amati dal popolo e vengono derisi e scherniti.
LIBRO QUINTO: Claude Frollo riceve Jacques Coictier, all'epoca medico del Re, e Tourangeau, abate di Saint-Martin de Tours, ai quai l'arcidiacono espone il proprio scetticismo di fonte alle arti e scienza diverse dall'alchimia. Tourangeau decide, a seguito di questo dialogo, di diventare discepolo di Frollo e di farsi iniziare ai segreti dell'alchimia. Anche questo libro non contiene un importante avanzamento di trama ma, piuttosto, viene dato spazio ad un concetto che Hugo ci tiene a spiegare, esso viene introdotto dalla frase "Questo ucciderà quello. Il libro ucciderà l'edificio". La frase viene spiegata molto dettagliatamente, in sintesi essa significa che, per l'autore, l'architettura, prima dell'avvento della stampa, era una forma d'arte che estrinsecava nella sua costruzione ciò che accadeva nella storia del Paese dove l'edificio era costruito. Questo ruolo, per l'autore, con l'avvento della stampa e la conseguente diffusione della letteratura, verrà ricoperto dai libri e, perciò, l'architettura diventerà sempre meno importante.
LIBRO SESTO: Il libro più ironico e divertente dell'intero romanzo. La storia narra dell'udienza di Quasimodo, svoltasi con mille fraintendimenti da parte di tutti i presenti. Impossibile ricreare la trama del libro sesto senza far perdere l'atmosfera ironica che vi è presente perciò mi limiterò a citarvi alcune frasi che, spero, possano far capire meglio questo libro.
"Ma l'uditore era sordo. Lieve difetto per un uditore: e non impediva al maestro Florian di giudicare in modo assai congruo e inappellabile. È accertato che a un giudice basta far mostra di ascoltare; e il venerando uditore sapeva meglio di ogni altro osservare tale condizione, la sola necessaria per amministrare la giustizia, perché la sua attenzione non poteva venir distratta da alcun rumore."
"Se capitava per caso che la sua infermità si tradisse ogni tanti per qualche apostrofe incoerente o per qualche domanda incomprensibile, ciò era preso da alcuni per profondità, per imbecillità da altri. In tutti e due i casi, l'onore della magistratura era salvo; infatti un giudice può ben permettersi di farsi considerare imbecille o profondo, ma sordo no."
Quasimodo viene condannato alla fustigazione e ad un'ora di berlina. Durante la berlina egli viene maltrattato e deriso da tutto il popolo ed Esmeralda dimostra, ancora una volta, il suo lato generoso essendo l'unica ad aiutare Quasimodo portandogli dell'acqua da bere durante la punizione. Viene introdotto nel libro sesto anche un nuovo personaggio: l'insaccata. Una donna che si è reclusa volontariamente in una cella di pietra per fare penitenza. La sua storia, raccontata da delle donne che le portano da mangiare, è triste e apparentemente senza soluzione. L'insaccata, chiamata così perché si veste solo con sacchi, era una donna che vendeva il proprio corpo, Un giorno, però, le nacque una bimba che diventò la sua ragione di vita. Purtroppo, poco dopo il parto, la bimba le venne rubata e mangiata dagli zingari. L'unico ricordo materiale della figlia è una scarpina, la madre la bacia e la guarda continuamente. La sua storia fa sì che la donna odi profondamente gli zingari, in particolare Esmeralda.
LIBRO SETTIMO: Il capitano Phoebus si trova a casa di sua cugina, sua promessa sposa, quando tutti i presenti si accorgono dell'egiziana Esmeralda che, sotto casa, intrattiene un cospicuo gruppo. Decidono di invitarla in casa e, dopo aver subito diversi maltrattamenti verbali da parte delle donne presenti in casa, Esmeralda vive il momento più imbarazzante della storia: il suo amore per Phoebus viene svelato. La sua capra Djali, infatti, conosce il nome del capitano e lo scrive con delle tessere cadute sul pavimento. In questo modo il capitano scopre l'interessa della zingara per lui. Anche Claude Frollo si era accorto della presenza di Esmeralda in piazza e, cercando di scoprire dove ella fosse andata, incontra Gringoire. Il filosofo, ormai diventato anche egli un artista di strada, gli racconta di essere sposato con Esmeralda. Dal comportamento dell'arcidiacono si comprende che anche lui è interessato all'egiziana. Gringoire gli assicura che Esmeralda è vergine; ha fatto un voto per ritrovare la propria madre, dalla quale è stata separata alla nascita. Gli innamorati di Esmeralda annoverano anche un altro componente: Quasimodo. Egli la ama dal momento in cui lei l'ha aiutato davanti a tutti.
Nel libro c'è anche la prima interazione tra i due fratelli Frollo, l'arcidiacono ligio al dovere e il fratellino più piccolo, scolaro scapestrato e spendaccione. QUest'ultimo va a trovare il fratello per chiedergli del denaro in prestito e Claude, grazie ad una conversazione tra il fratello e Phoebus, scopre che il capitano incontrerà Esmeralda quella notte. L'arcidiacono decide di seguire i due intenti a far bagordi per poter capire se veramente Esmeralda vedrà Phoebus. Alla fine l'incontro tra la zingara e il capitano è addirittura agevolata da Frollo poiché lui si incarica di pagare la stanza in cui i due si incontreranno ma, in cambio, vuole avere modo di osservare la scena. Phoebus desidera solo avere il corpo di Esmeralda ma le mente e le fa credere di essere innamorato di lei, d'altra parte la ragazza è molto ingenua e per il suo amore decide di venire meno al voto fatto per trovare la madre. L'arcidiacono, però, non può sopportare la visione di quello che sta per succedere e, uscendo dal suo nascondiglio, pugnala il capitano Phoebus e scappa. La zingara, colpita dalla scena, sviene e si risveglia circondata dalle guardie.
LIBRO OTTAVO: Esmeralda, insieme alla sua capretta Djali, viene accusata di stregoneria e di aver ucciso il capitano Phoebus. Mentre aspetta di essere giustiziata il prete la va a trovare e le dichiara, finalmente, il suo amore. La donna, nonostante il prete le prometta di liberarla, lo ingiuria per quello che l'arcidiacono ha fatto al capitano e gli fa capire chiaramente di amare solo Phoebus e di essere disposta a morire per onorare il suo amore. I protagonisti credono tutti che il capitano Phoebus sia morto, in realtà egli è sopravvissuto alla pugnalata e ha ripreso la sua normale vita. Non vuole saperne più niente della giovane Esmeralda, non gli importa che sia giustiziata e cerca di ricucire il rapporto con la sua promessa sposa. Insieme, dalla finestra di casa, vedono il momento in cui Esmeralda sta per essere giustiziata e anche l'egiziana vede loro che la guardano e chiudono la finestra. Poco prima dell'evento fatale Quasimodo riesce a rapire la zingare e a farla entrare, dandole così un luogo d'asilo, a Notre-Dame.
LIBRO NONO: In questo libro conosciamo meglio le personalità dei personaggi. Claude Frollo sta impazzendo, la lussuria provata nei confronti di Esmeralda l'ha totalmente destabilizzato. Quasimodo accudisce la zingara gentilmente, vergognandosi della sua bruttezza e della sua sordità, comprendendo quindi gli sguardi disgustati della ragazza e senza biasimarli. Esmeralda capisce che il gobbo è buono e non ha cattive intenzioni nei suoi confronti ma non riesce ad andare oltre la brutta impressione che Quasimodo dà esteticamente. Invano lui cerca di farle capire che ciò che è brutto fuori può invece essere bello dentro; ad esempio le porta dei fori bellissimi dentro un vaso rotto e brutto e dei fiori appassiti dentro un bellissimo vaso, Esmeralda in tutta risposta prende i fiori appassiti e li tratta come se fossero i più belli al mondo.
Il prete scopre solo dopo qualche tempo che la giovane donna è in vita e viene tenuta da Quasimodo dentro Notre-Dame e, appena lo scopre, si reca dove viene rinchiusa Esmeralda e cerca di approfittare di lei. Quasimodo la salva e non uccide l'aggressore della ragazza solo perchè riconosce Claude, unico uomo a cui i gobbo è asogettato e a cui ritiene di dovere molto.
LIBRO DECIMO: L'arcidiacono e Gringoire si incontrano. Il prete racconta al poeta che Esmeralda sta per essere catturata e giustiziata e convince il marito della giovane ad inventare un piano per poterla fare uscire da Notre-Dame e salvarla. Tutti i paltonieri, amici di Gringoire ed Esmeralda, partono alla carica del monumento per poter salvare la fanciulla e razziare la chiesa. Il filosofo, che sin da subito aveva dichiarato di non voler rischiare la morte, si allontana subito dalla massa e cerca di fuggire. La folla cerca in tutti i modi di raggiungere la giovane ma Quasimodo, pensando che le vogliano fare del male, fa di tutto per difenderla uccidendo molte persone tirando pietre, travi e infuocando il passaggio dei paltonieri.
Nello stesso momento Gringoire rischia comunque la morte perché é stato preso dalle guardie del Re che lo ritengono in combutta con gli altri agitatori, egli riesce a salvarsi dall'impiccagione grazie alla sua eloquenza. Il Re scopre quello che sta accadendo a Notre-Dame e manda i suoi uomini a fermare l'assalto. Venuto a sapere dell'esistenza di Esmeralda decide a sua volta di farla uscire dalla cattedrale per poterla impiccare.
LIBRO UNDICESIMO: Il marito dell'egiziana e l'arcidiacono travestito vanno a salvare la giovane che li segue su una barca predisposta da loro in precedenza. Gringoire si prende carico della salvezza della capretta Djali e lascia Esmeralda solo con il prete, credendola al sicuro. La ragazza capisce chi si nasconde sotto il travestimento e, ancora una volta, rifiuta le proposte di Claude Frollo. Egli decide, allora, di farla impiccare e, lasciandola da sola con l'insaccata, corre a chiamare le guardie. Come già detto in precedenza, la prigioniera odia Esmeralda e vuole che ella sia impiccata. Durante l'attesa delle guardie, però, le due scoprono di essere madre e figlia e la donna cerca quindi di nascondere la ragazza dentro la sua cella. Inizialmente la messinscena dell'insaccata, anche se faticosamente, riesce a convincere il capo delle guardie ma, sentita la voce del capitano Phoebus Esmeralda lo chiama e si fa scoprire. Le guardie reali prendono la giovane e, anche se la madre fa di tutto per non farsela portare via, niente riesce a convincerle. La donna muore nel tentativo di salvare la figlia ed Esmeralda viene preparata per l'impiccagione. Claude Frollo guarda la scena dall'alto della cattedrale e anche Quasimodo, attirato dallo sguardo dell'arcidiacono, la vede. Mentre la ragazza amata da entrambi viene impiccata c'è uno scontro tra i due e il prete, spinto dal gobbo, cade e muore. Quasimodo fugge con il corpo di Esmeralda e, due anni dopo, nel sotterraneo di Montfaucon furono trovati due cadaveri: quello di una donna morta impiccata e quella di un uomo deforme che l'abbraccia e che sembra morto per cause naturali.