Si sente un tizzone annerito in bocca. E tenebre, poi luce, tenebre e poi luce, il disegno di fiamme sullo sfondo di una collina scura, il disegno di luci che attraversano una pianura scura ai piedi delle colline.
Ricominciare, la giornata, la vita, per cominciare.
Cairo sposta la tendina a rete e si mette a disegnare sulla condensa. Beve lentamente dalla borraccia, avvertendo un vago sapore di vecchie palestre. Sangue nell'acqua. C'è tutta una storia di uomini che si sono fatti picchiare fino a perdere i sensi, solo per pagare l'affitto, per mettere del cibo in tavola, una delle tante storie sepolte sotto la collina.
Dopo stamattina non ci tornerà più. Vuole darci un taglio netto.
È una sensazione che non aveva mai considerato prima: la vergogna. Una cosa che appartiene a un secolo lontano, a una civiltà dimenticata, qualcosa di cui si parla in film di posti esotici e lontani.
Che lui appartenesse a una città, a un intero paese, dal pensiero magico e cangiante, è un'idea che le era venuta in mente molto più tardi.
Quella prima mattina credeva ancora nelle domande e nelle risposte.
Aveva la sensazione ci fosse un velo invisibile che la separava da quella gente. Quella gente. Immaginava fosse cominciato così, il pregiudizio su scala di un intero paese.
Ma questo è successo dopo, quando si lacerava da sola. All'epoca, gli era stata grata e basta.
«Quello che voialtri volete dire è che è tutta colpa dell'immigrazione. Che noi siamo tutti razzisti. Che siamo tutti stupidi. Non volete sentire che le cose magari sono un po' più complicate. Così vi sentite meglio. Non avete mai preso in considerazione l'ipotesi che magari il problema siete voialtri».
... anche se in queste circostanze dipende tutto da come si misurano, le distanze.
Con le parole si può mascherare qualsiasi cosa.
I soldi fanno dimenticare qualsiasi cosa.
«Quale gente?».
«La gente che scrive queste stronzate».
«Ma sono gli stessi che vogliono che le gente voti a favore della Brexit, la maggior parte dei giornali è favorevole».
«Per loro è solo un gioco, una cosa buffa, come se la vita fosse un gioco. Scommetto che la gente che scrive su questi giornali non voterà a favore, scommetto che abitano in case alla moda a Londra e che voteranno contro. À una specie di doppio gioco».
Non è che voglia lanciarsi in un dibattito con lui sull'argomento, hanno cose più importanti cui pensare, ma secondo lei non è mica giusto prendersela sempre con gli stranieri, gente che si sposta per migliorare la propria vita, anche se non è che lei stessa capisca bene questa cosa, non fino in fondo, ma non è che ci si possa fidare tanto dei politici, sono lì solo a fare i propri interessi.
Anche se lo sapeva, si rendeva conto che c'è gente in grado di fare in modo che le cose siano possibili. Ma era altra gente.
Fiera di suo padre come fosse suo figlio, se la cosa fosse impossibile. Tranne per quello che aveva detto sul referendum. Era stato troppo negativo. Certo, era dovuto alle esperienze che aveva avuto, ma non aveva il diritto di usare la propria vita come una regola assoluta.
La pioggia è rallentata, il cielo sopra il castello di Dudley è un po' meno grigio e ci sono perfino degli squarci di azzurro sull'orizzonte da cui di solito viene in maltempo.
Forse era un bene, cambiare un'altra volta dopo anni, sentirsi una persona nuova dopo aver pensato di appassire fino a sparire.
Il lavoro ha sempre consumato la gente, il calore degli altiforni, il fragore del metallo, ma questa stanchezza è diversa: è una stanchezza che il riposo non cura, è come una pestilenza che se li mangia da dentro.
Aveva guardato di nuovo la scheda e tracciato la sua x, l'aveva ripiegata con cura e inserita nell'urna, e poi se n'era andato.
Eppure, all'improvviso sa – sul serio, non come sa cose che la gente le ha detto, un sapere di seconda mano, astratto, il tipo di sapere di cui lui è così sospettoso –, sa che ci sono davvero dei momenti in cui la vita cambia.
Qui non si chiama neanche New Road, anche se lui l'ha sempre chiamata così ed è vissuto qui tutta la vita, e per un attimo si sorprende a riflettere su chi è il padrone dei nomi delle cose. Ci sono i nomi che compaiono sulle carte geografiche e sui segnali, e poi ci sono i nomi che la gente usa e a volta non sono affatto gli stessi.
I tagli non erano mai stati un problema. Avevano votato per riaccendere i fuochi. Lui sarà l'altoforno e le fiamme.