Restò immobile, lottando con quella piccola solitudine che le prendeva ogni volta in quei momenti. Vogliono bene anche a te, si ripetè aprendo i palmi sul pavimento. Vogliono bene anche a te.
Ma voler bene a una persona non significa rispettarla.
Esce oggi (04/08/2020) per NN Editore l'ultimo libro di Charlotte Wood: Il weekend.
In questo romanzo tre amiche (Wendy, Jude e Adele) si troveranno pochi giorni prima di Natale a casa della loro amica Sylvie, morta poco meno di un anno prima.
L'ambientazione è fondamentale ai fini della storia in tutte le sue sfaccettature:
Geograficamente, ci troviamo a Bittoes, una cittadina australiana in riva al mare. Un luogo tranquillo, placido e bello, che rappresenta per le tre amiche il loro passato (sia comune che privato), pieno di gioia, semplicità e purezza.
Temporalmente, mancano pochi giorni a Natale, un periodo vissuto dalle donne in maniera completamente differente ma altresì impossibile da ignorare. Dicotomico rispetto ai loro sentimenti: il Natale vuol dire festeggiamenti, felicità e relax mentre vendere casa di Sylvie significa chiudere con il passato e rinunciare alla loro amica.
Per gli italiani potrà essere strano perché, in Australia, durante il periodo di Natale è caldo e, dunque, l'ambientazione è decisamente diversa da quella che noi associamo alla festività.
Lo scenario più nel dettaglio è una casa, la casa di Sylvie. Questa, oltre che a rievocare tantissimi ricordi, è utilizzata anche come analogia della situazione amicale attuale delle tre: un luogo trascurato e lasciato andare, che risente totalmente della mancanza della padrona di casa, colei che si occupava che tutto andasse bene.
Altro aspetto ambientale rilevante sono le descrizioni e il meteo: le situazioni opprimenti e ansiose sono accompagnate dalla canicola e dall'impossibilità di muoversi, la liberazione è associata al bagno in mare, la tensione al temporale.
Restava sempre sorpresa dal piccolo moto di felicità che provava ogni volta che superava la collina e iniziava la discesa verso Bittoes, una manciata di case lungo la sottile striscia di terra tra la baia e il mare. Nonostante frequentasse quel luogo da molti anni e lo conoscesse bene, e malgrado il lavoro e le seccature che le avrebbero riservato i giorni seguenti, al suo arrivo venne comunque travolta da una ventata di spirito vacanziero.
L'autrice ci racconta il punto di vista separato delle tre amiche, cambiandolo talvolta dopo pagine e pagine e talaltra dopo pochissime righe. I tre personaggi descritti sono profondamente differenti tra loro e lo si nota dai loro pensieri che, spesso, vanno diametralmente in antitesi, mostrando al lettore le priorità di ognuna di loro.
Sono, inoltre, tre persone che si conoscono da tantissimo tempo (almeno quarant'anni) e, per questo, hanno idee preformate l'una dell'altra, per alcune considerate ammirevoli, per altre considerate totalmente biasimevoli. Riescono a capirsi al volo e al contempo a non comprendere ciò che viene nascosto, da ognuna di loro, nel profondo.
Wendy è un'autrice ormai nell'arco discendente della propria carriera, è un'intellettuale femminista, che vive per il suo cane, Finn.
Jude è una donna tutta d'un pezzo, rigida e austera, pronta a sgridare e ad ammonire le altre due.
Adele è un'attrice che non è mai riuscita a sfondare e che, ancora, spera che arriverà il suo momento.
Tutte e tre sono amiche, tutte e tre hanno più di settant'anni e tutte e tre sono state sconvolte dalla morte della loro amica, Sylvie. Ognuna di loro sa ed intravede il mondo interiore delle altre due (che va oltre ciò che vi ho raccontato nelle righe precedenti, che può servire ad inquadrare i loro "ruoli" ma non i loro veri pensieri) ma tende a dimenticarlo, incanalandosi nel ruolo che, ormai, ricopre da tempo. Il problema? La mancanza dell'apporto di Sylvie alla dinamica: la pacificatrice che aiutava ognuna di loro a stare bene con sé stessa e anche con le altre.
La tematica dell'amicizia e, dunque, particolarmente importante e trattata sia con dolcezza che con cinismo: non si parla, qui, di un amore perfetto tra persone perfette, bensì di alti e bassi continui che mostrano sia l'affetto che provano l'una per l'altra che le loro grandissime divergenze di opinione.
Altre tematiche che ritroverete nel testo sono:
Animali: ce n'è solamente uno di rilevante, Finn il cane di Wendy, ma capirete ben presto che ricoprirà un ruolo fondamentale per ognuna delle tre donne. Semplicemente esistendo, questo cagnolino, porterà a far vivere loro i momenti più inermi (e quindi veri) del weekend.
Vecchiaia: l'età ormai avanzata e la dipartita dell'amica portano ad un necessario bilanciamento dei conti: la fine sta arrivando e loro non sono più le donne trentenni di quando si sono conosciute e sono diventate amiche ed ognuna di loro cerca di capire ciò che le è successo ma, soprattutto, in che modo le altre si sono evolute.
Si parla di acciacchi, dunque, e di un diverso modo di vivere l'anzianità: da chi cerca in tutti i modi di stare in forma, non volendosi arrendere al tempo che passa, a chi forse si è arresa troppo e pensa che non serva a nulla curarsi.
Come faceva Wendy a non capire che alla loro età non c'era niente di più importante che sembrare come minimo delle persone sane di mente? A volte avrebbe voluto afferrarla per le spalle e urlarle: Sei vecchia, nessuno vuole vedere questa roba!
Lutto: quello di Sylvie è un lutto che le accomuna e le affligge tutte. Per una di loro non è l'unico da affrontare. Anche se in poche righe la sensazione di collera ed esclusività che si prova quando si perde qualcuno di caro è descritta alla perfezione, mostrando un lato molto umano e vero: il lutto può rendere egoisti e non necessariamente migliori.
Di una cosa nessuno parlava mai: di quanto la morte potesse rendere meschine le persone. E del fatto che dopo un lutto bisognasse ricalibrare le amicizie muovendosi intorno al vuoto lasciato da chi non c'era più, e di come tutt'a un tratto non si sapeva più come stare insieme.
Amore: tutte e tre le donne hanno o hanno avuto relazioni importanti per loro che, in un certo qual modo, le definiscono e, in due casi su tre, mostrano una parte che, altrimenti, sarebbe stata completamente nascosta, facendo perdere loro grande profondità. Si parla indistintamente sia di amore eterosessuale che omosessuale, senza che questo faccia alcuna differenza.
Rapporto con il passato: è inevitabile che con tematiche come la vecchiaia e il lutto, entri in gioco anche la nostalgia del passato. Anche in questo le tre donne si differenziano ed è particolare come questo si rifletta anche nel loro modo di prendersi cura della casa: Adele, l'attrice nostalgica che pensa ai vecchi tempi in cui calcava i palcoscenici, non butta via niente, trovando il modo di stipare tutto, Jude la giudiziosa con la memoria selettiva, tiene tutto ciò che può servire, guardando perciò all'utilità e non all'affetto, infine Wendy, colei che dice di voler guardare avanti e che fa di tutto per evitare i ricordi dolorosi, butta via tutto, senza tenere conto di niente.
Gran parte del volume è basato sull'approfondimento dei suddetti temi (e sicuramente manca qualcosa, come ad esempio il rapporto con il lavoro e i soldi) perciò, come capirete, si tratta di un romanzo particolarmente introspettivo e poco dinamico a livello di trama, perciò lo svolgimento non è particolarmente ricco di accadimenti (sebbene non manchi persino un colpo di scena) e anche i dialoghi, seppur presenti, vengono soppiantati dai tanti, tantissimi, pensieri taciuti alle altre.
Nonostante questo, il ritmo di lettura accelera, modificandosi come il meteo e portando al parossismo delle emozioni. Se i primi capitoli vi verrà da leggerli in modo lento e meditativo, quasi come se foste voi stessi intontiti dal lutto e dal caldo, gli ultimi voleranno via, pronti a cambiare tutto in un'unica ondata. Questo è merito dell'autrice e del suo stile di scrittura ma anche della traduttrice Chiara Baffa, che nella nota del traduttore finale racconta la sua esperienza di traduzione e anche il legame particolare creatosi durante il lavoro proprio nel periodo di quarantena.
Sono citati diversi libri, opere teatrali e personaggi letterari. I due autori più citati sono Shakespeare e Voltaire.
In conclusione, Il weekend è un libro che rappresenta la vita e i pensieri di tutti i giorni. Descrive le meschinità e le bugie, ma anche la tenerezza nascosta e l'amore incondizionato. Si tratta sicuramente di un testo che va ascoltato e interiorizzato e che su di me ha avuto un effetto quasi ipnotico, mi ha trasportata come un'onda, a volta calma, a volte rischiando quasi di farmi affogare. Unico aspetto che non ho apprezzato è una scelta finale, che purtroppo non vi posso dire, che mi ha rovinato un po' il legame affettivo che avevo instaurato con tutte loro.
La bellezza è anche stata che, in un libro fatto da tre donne estremamente diverse e a loro modo incredibilmente complesse, io sia riuscita a capire il punto di vista di tutte e tre e, ad ogni pagina, mi sarei voluta catapultare dentro per spiegare loro tutto il non detto e per riavvicinarle nei loro silenzi.
Credo che ci sia un po' di loro in ognuna di noi, io sono nostalgica e sognatrice come Adele, seria e maestrina come Jude e poco attaccata all'apparenza come Wendy e anche voi, seppure del tutto diverse da me, troverete voi stessi (sì anche i lettori uomini) in ognuna di loro.
Consiglio questo libro a tutti, da leggere con tranquillità e in un momento riflessivo della vostra vita. Vi aiuterà a giostrarvi con i punti di vista diversi dai vostri e a farvi riflettere su chi siete, chi eravate, il vostro percorso di vita e, soprattutto, sul vostro futuro.
Vi lascio oggi con un augurio: di arrivare a settant'anni e più circondati da persone che vi capiscono, vi conoscono e, soprattutto, vi amano realmente.