Come sopravvivere ad un lutto?
Perdere una persona cara è dolore, sofferenza e spesso anche sbilanciamento: la propria vita cambia, talvolta fino a non avere neppure più senso.
Se la morte è quella di un giovane figlio in salute poi, la realizzazione e l’accettazione sono dure da ottenere.
Naja Marie Aidt cerca di farlo nel solo modo che conosce: con la lettura e la scrittura.
Se la morte ti ha tolto qualcosa, tu restituiscilo è un libro che parla di libri, specialmente di libri che come questo parlano della morte di una persona cara, che contiene poesie, che racconta la storia di Carl, il figlio dell’autrice.
È impossibile da etichettare in un unico genere, più che un libro è un’opera d’arte da visionare, sentire, esperire, e solo in parte da leggere.
È la chiara dimostrazione che chi è artista lo è sempre, anche davanti al dolore più grande della propria vita.
Consigliato a chi non ha paura di farsi carico di una piccola parte del dolore della scrittrice e a chi ama i testi che esprimono le emozioni non solo con la scelta attenta delle parole ma anche con la grafica, con gli spazi, con le omissioni.
Io l'ho valutato 7.5 perché l'ho letto nel momento sbagliato: volevo prepararmi per la Box Indipendente di luglio a tema Utopia e perciò l'ho letto nonostante non ami leggere in estate, unica stagione in cui non sono triste e pessimista, libri tristi ed emotivi. Sicuramente vale di più e vorrò rileggerlo in un momento in cui saprò di essere in grado di entrarci al meglio.
Per lo stesso motivo il consiglio è ni: per quanto qualitativamente ottimo non credo che sia adatto a qualunque lettore e in qualsiasi momento.