Il film Tre piani di Nanni Moretti uscirà il 23 settembre 2021 e, in vista di questa uscita, l'omonimo libro è stato fatto diventare, qui in Italia, un audiolibro letto da tre degli attori che hanno recitato nella trasposizione cinematografica: Adriano Giannini, Alba Rohrwacher e Marherita Buy.
Le due opere avranno grandi differenze, prima su tutte l'ambientazione che nel libro è Tel Aviv mentre nel film sarà Roma.
Non ho ancora visto il film perciò non posso approfondire troppo questo aspetto ma anche solo dalle anteprime che si conoscono su quanto vedremo al cinema sembra che la storia originale sia stata rivista e riadattata molto.
Parliamo dell'audiolibro e del libro: è diviso in tre parti, tutte e tre composte da simil monologhi.
Nelle prima parte c'è un Adriano Giannini che racconta la sua versione dei fatti ad un amico che non viene mai meglio esplicitato e che non prende parola, nella seconda Alba Rohrwacher scrive in una lettera gli avvenimenti della sua vita ad un'amica d'infanzia e nel terzo Margherita Buy parla alla segreteria telefonica del marito, ormai defunto, le novità avvenute nella sua vita dopo la sua dipartita.
Uno degli aspetti più interessanti del testo, che viene sottolineata anche all'interno dello stesso è la rappresentazione della psicologia Freudiana dell'Es, dell'Io e del Super Io. Salendo di piano si sale, infatti, anche di coscienza e concezione della stessa affrontando caratteri che rispecchiano il più possibile l'istinto, l'equilibro tra le due pulsioni e il controllo.
Si tratta di un'opera semplice e facilmente comprensibile, che riesce al contempo a parlare di situazioni comuni e a fare riflettere.
Su tutte, colpisce come persone del medesimo condominio, pur abitando così vicine e avendo così tante problematiche, riescano comunque a nascondersi agli altri e a non mostrare loro la loro vera natura.
Non so se la morale fosse voluta o sia stata io a volerla percepire, ma dalle conclusioni delle tre differenti trame io ho percepito una netta preferenza verso una di esse. Questo aspetto non mi è piaciuto particolarmente non tanto per il messaggio che se ne potrebbe trarre (che condivido anche) ma più che altro per la poca linearità dei finali: mentre le storie sono stata raccontate in modo parallelo e apparentemente complementare, le conclusioni non sono state, per me, simmetriche.
Sicuramente proverò a leggere altro dell'autore che ho trovato convincente ma che dovrò testare leggendolo nello scritto per potervelo raccontare al meglio.
In conclusione, è un titolo che ho apprezzato e che consiglierei sia in cartaceo sia in audiolibro ma che non ho trovato imperdibile e all'altezza delle opinioni pronunciate dalla maggioranza.
Consigliato, ma senza cercare il capolavoro.