Il triangolo di Rembrandt di Giacinta Caruso è un romanzo storico basato sulla storia vera del famoso pittore.
La trama del libro ripercorre, dunque, la vita di Rembrandt inserendo, però, un elemento i più: Agneta. La storia della donna è totalmente inventata ed è paragonabile a quella di un thriller, anche se non altrettanto dinamica. Si muove interamente e perfettamente all'interno della cornice storica delineata.
La fama di Rembrandt era cresciuta rapidamente e non passava giorno che qualche giovane non bussasse alla sua porta per chiedere di essere assunto come allievo.
Ciò che considero più importante in un romanzo storico è la sua utilità; se alla fine del libro ho imparato qualcosa in più sui personaggi storici realmente esistiti, ritengo di aver fatto una buona lettura. Con Il triangolo di Rembrandt impariamo a conoscere il pittore di cui abbiamo studiato le opere a scuola, attraverso un punto di vista personale che descrive lui e la sua famiglia per quello che erano dal punto di vista personale. Ho trovato molto interessante questo aspetto del romanzo e trovo che, anche solo per questo, il libro valga la pena di essere letto. Ciò che ho ritenuto più interessante, come è ovvio in un romanzo su un pittore, è stata la descrizione dei quadri e del motivo per cui erano stati creati. Certo, alcune motivazioni già si conoscono, ma è stato bello vederle spiegate all'interno di un contesto familiare.
Aveva anche insistito per appendere nella loro camera, in modo che Saskia potesse vederlo quando era a letto, L'allegra coppia, il quadro con il quale aveva voluto immortalare un loro momento di felicità domestica.
L'ambientazione storica è ben presente al lettore; Amsterdam 1639 - 1656, ad ogni inizio capitolo ci viene spiegato in quale anno esso si svolge. La descrizione della vita dei tempi, però, è piuttosto limitata. Scopriamo magari cose che potevamo non conoscere per quanto riguarda il mestiere di pittore, ma la maggior parte degli aspetti non vengono approfonditi da un punto di vista storico. Vi sono, però, alcune descrizioni che mi hanno favorevolmente colpita.
L'aria era tiepida e profumata. Invitava proprio a passeggiare fra i nuovi palazzi in mattoni rossi e decorazioni di arenaria che erano sorti un po' ovunque in città. Era dall'inizio del nuovo secolo che Amsterdam stava subendo radicali trasformazioni.
Ho trovato l'atmosfera da thriller ben resa perché, nonostante il ritmo non sia quello che solitamente si collega al genere, si percepisce sin da subito e cresce piano piano. Inizialmente si comprende che c'è qualcosa che non va, perciò si legge la storia di Rembrandt ma ben tenendo presente quell'alone di mistero che viene tratteggiato dalla scrittrice, poi avanzando nella lettura ci viene svelato qualcosa e ci si comincia ad interessare quasi più alla trama secondaria, fino ad arrivare ad essere totalmente presi da ambedue gli aspetti.
Il tempo della gioia per me è finito per sempre. Posso sperare solo nell'oblio, ma non penso di essere tanto fortunata. Dovreste capirmi perché avete passato il mio stesso inferno.»
I personaggi sono ben descritti anche se non del tutto approfonditi, i tratti fondamentali di ognuno di loro vengono compresi e ricordati dal lettore. Mi è piaciuto imparare qualcosa del carattere di Rembrandt e della sua famiglia.
Vista la sua indole - era scorbutico, poco incline alla pazienza e vendicativo - era assai probabile che mantenesse la promessa.
Il ritmo del romanzo ha un'andatura media; inizialmente è più lento e misurato, nella seconda parte sempre più veloce. Nonostante avessi dei problemi di lettura per il tipo di formato elettronico che stavo leggendo, il romanzo mi ha catturata e si è fatto apprezzare sin dalle prime pagine.
Ormai aveva capito a sue spese che il passato ritorna solo quando è brutto. Quando è bello, mai.
Lo stile dell'autrice è buono e mi è piaciuto, si adatta molto bene a questa tipologia di libri perché la sua semplicità rende tutto meno prolisso e cattedrale.
Vorrei che ti sforzassi di mitigare il tuo brutto carattere. Talvolta la gentilezza può rivelarsi un'arma più potente della spada.
Si tratta di un libro interessante e piacevole da leggere, perciò, lo consiglio anche a voi!