Le 10 mappe che spiegano il mondo

Di Tim Marshall

Garzanti

313 pagine

8,5/10

Consigliato: Sì

Contemporaneo

Statunitense

Saggio

TRAMA IN BREVE

Le 10 mappe che spiegano il mondo è un saggio di geopolitica che ci parla della Geografia non come una materia da studiare ma come la spiegazione di ciò che è stato nella nostra Storia e non solo. Attraverso di essa l'autore riesce ad inquadrare i possibili eventi politici futuri, basandosi sui punti strategici forniti dalla natura.

INCIPIT

Vladimir Putin dice di essere un uomo religioso, un grande sostenitore della chiesa ortodossa russa. Se è così, forse ogni sera, quando va a dormire, recita le sue preghiere e chiede a Dio: «Perché non hai messo un po' di montagne in Ucraina?».

RECENSIONE

Le 10 mappe che spiegano il mondo è un saggio di geopolitica davvero interessante. L'autore ci parla di come abbia influito la geografia nella conformazione e nella storia dei Paesi trattati e cerca, sempre sulla base dei loro requisiti geografici, di fare una stima di ciò che potrebbe succedere nell'immediato futuro. Un argomento importante, perciò, che può incuriosire sia gli interessati al passato che a coloro che guardano al presente.

Strutturato in 10 Capitoli, ognuno su una località geografica diversa. È facilmente desumibile a colpo d'occhio di cosa parla ogni singolo capitolo. Gli argomenti non si incrociano e sono del tutto circoscritti in modo da permetterci di catalogare bene le informazioni contenuto all'interno di questo libro.

Eccovi le 10 Mappe:

  1. Russia
  2. Cina
  3. Stati Uniti
  4. Europa occidentale
  5. Africa
  6. Medio Oriente
  7. India e Pakistan
  8. Corea e Giappone
  9. America Latina
  10. Artide

Lo stile di Tim Marshall è fluido e colloquiale; nonostante ci parli di argomenti a volte ostici e debba necessariamente utilizzare parole di cui potremmo non conoscere l'immediato significato, riesce a rendere ogni spiegazione facile da leggere e leggera. Se non fosse per l'argomento potrebbe tranquillamente sembrarci un libro di narrativa per com'è scritto. Ho apprezzato anche il tocco personale apportato dall'autore attraverso aneddoti della sua vita o di quella di esponenti politici quali Putin.

La comprensione del testo dipende in parte dalle nostre nozioni del Paese in oggetto. Mentre non ho faticato affatto per quasi tutti i capitoli in quello del Medio Oriente mi sono persa più volte nei meandri delle varie divisioni e ho faticato ad uscirne. Le spiegazioni di Marshall sono ottime ed esaurienti; impiegandoci il giusto tempo è possibile capire tutto.

Il saggio riporta dati oggettivi ma non contiene, ovviamente, tutto lo scibile umano. Nella scelta tra cosa dire e cosa no ho notato, in alcuni capitoli (specialmente quello relativo all'Europa) delle scelte soggettive che, comunque, dovevano essere fatte. Si capisce quali sono i luoghi che stanno simpatici antipatici all'autore, per quanto pensi che abbia fatto un ottimo lavoro con questo libro ritengo che in alcune decisioni la comprensione finale dell'argomento sia stata influenzata dai soggettivi pensieri di Marshall. Quest'ultimo rimane, comunque, un esperto in materia, perciò, anche se l'oggettività non è totale non si può certo asserire che si basino su presupposti sbagliati. Inoltre, è rilevante dire che ho notato questo aspetto prevalentemente nel capitolo riguardante l'Europa, solamente perché conosco, da Europea, l'argomento. 

L'approfondimento varia a seconda del capitolo. Ci sono argomenti in cui la Storia è particolarmente approfondita, altri in cui è a malapena accennata. In alcuni ci sono spiegazioni su spiegazioni riguardanti la divisione territoriale in altri no. Il motivo di questa diseguaglianza è sicuramente imputabile a ciò che Marshall riteneva importante da specificare, cioè, quando pensa che alla Storia di un Paese come qualcosa di piuttosto noto, glissa su questo aspetto, quando ritiene un argomento particolarmente complicato lo spiega molto più approfonditamente. Va da sé che, a seconda del lettore, può capitare che vi siano spiegazioni troppo prolisse (perché si conosce già perfettamente l'argomento o troppo concise (si capisce poco perché non si hanno le basi). Vi sono anche nozioni che noi tutti dovremmo già conoscere ma che ammetto, con vergogna, di dimenticare alla velocità della luce, quasi le dimensioni dei Paesi, i fiumi più lunghi, le catene montuose.. insomma, con la lettura è incluso anche un bel ripasso di Geografia!

La comprensione del testo dipende in parte dalle nostre nozioni del Paese in oggetto. Mentre non ho faticato affatto per quasi tutti i capitoli in quello dell'Arabia mi sono persa nei meandri delle varie divisioni e ho faticato ad uscirne. Le spiegazioni di Marshall sono ottime ed esaurienti; impiegandoci il giusto tempo è possibile capire tutto.

Infine, l'elemento più importante in un saggio: l'utilità. Le conoscenze dell'autore sono innumerevoli, impossibile per un interessato all'argomento che non ne fa un vero e proprio lavoro poterle conoscere tutte a questo livello. Ritengo che anche i più informati possano trarre nozioni e concetti ancora non letti riguardo a questi argomenti e, invece, coloro che, come me, ignorano gran parte delle informazioni avranno modo di avere un'infarinatura generale (e anche dettagliata se riuscirete a registrare ogni informazione) di questo aspetto, riuscendo così a capirne l'utilità, in caso non fosse già evidente, e riuscire a capire i concetti chiave dell'argomento.

Si tratta di un saggio ben scritto, ben strutturato e molto utile. Io l'ho letto, evidenziato, studiato. Ho preso dei veri e propri appunti di tutto ciò che mi sembrava interessante (quasi tutto, perciò) e ritengo che sia letto in questo modo minuzioso che più leggero, sia una lettura ottima che potrà interessare chiunque voglia imparare qualcosa di nuovo. Lo consiglio a tutti e faccio i complimenti a Garzanti anche per la bellissima copertina e le chiare mappe inserite al suo interno.

QUARTA DI COPERTINA

Per comprendere quel che accade nel mondo abbiamo sempre studiato la politica, l'economia, i trattati internazionali. Ma senza geografia, suggerisce Tim Marshall, non avremo mai il quadro complessivo degli eventi: ogni volta che i leader del mondo prendono decisioni operative, infatti, devono fare i conti con la presenza di mari e fiumi, di catene montuose e deserti. Perché il potere della Cina continua ad aumentare? Perché l'Europa non sarà mai veramente unita? Perché Putin sembra ossessionato dalla Crimea? Perché gli Stati Uniti erano destinati a diventare una superpotenza mondiale? Le risposte a queste domande, e a molte altre, risiedono nelle dieci fondamentali mappe scelte per questo libro, che descrivono il mondo dalla Russia all'America Latina, dal Medio Oriente all'Africa, dall'Europa alla Corea. Con uno stile chiaro e una prosa appassionante, Marshall racconta in che modo le caratteristiche geografiche di un paese hanno condizionato la sua forza e la sua debolezza nel corso della storia e, così facendo, prova a immaginare il futuro delle zone più calde del pianeta.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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