La Prova di Joelle Charbonneau è il primo volume di una serie distopica Young Adult che ha avuto molto successo negli Stati Uniti e che, da poco, è stato tradotto per il pubblico italiano da Fanucci. Per ora gli altri volumi non sono ancora stati pubblicati qui in Italia.
Questa serie è rivolta ad un pubblico giovanile o a chiunque, sebbene abbia passato l'età dell'adolescenza, riesca ad apprezzare le caratteristiche principali di questo genere: prima su tutte le prime esperienze amorose ed amicali e i conseguenti dubbi e preoccupazioni che, tutti noi, abbiamo dovuto affrontare ai tempi, l'importanza dei colori e dei simboli che rappresentano degli insegnamenti o dei traguardi e il linguaggio adeguato, profondamente diverso da quello che si può ricercare in un altro genere di romanzo. Tutto questo è chiaramente visibile sin dall'incipit, dando al lettore la possibilità di capire chiaramente se la lettura farà o meno per lui.
La Letteratura distopica ultimamente sta spopolando e dopo i lettori di romanzieri classici (Orwell in 1984) e arcifamosi (Stephen King in La Lunga Marcia) è giunto anche per la fascia adolescenziale il momento di scontrarsi con mondi Post Apocalittici che ci mostrano come il nostro futuro potrà essere fortemente condizionato dalle scelte sbagliate. I più celebri Maze Runner, Hunger Games e Divergent, vengono oggi seguiti dalla serie The Testing che, se da una parte ha la strada facilitata perché in questo momento il mercato giovanile richiede proprio questo, dall'altra poteva rischiare di non donare niente in più rispetto alle più celebri rivali. L'autrice, invece, è riuscita con la sua arguzia a creare Test intelligenti ed intriganti che rendono la storia unica nel suo genere.
Parto con il dire ciò che i lettori più assidui di Leggo Quando Voglio già sanno: un libro distopico per me, deve avere un'ottima ambientazione e la storia che ha portato a quel determinato mondo deve essere ben esplicitata, comprensibile e credibile, questo è il motivo per cui le mie recensioni sono andate spesso controcorrente rispetto a libri acclamati dai più, come ad esempio Il racconto dell'ancella.
L'ambientazione di La Prova è ben riuscita: non solo vengono mostrate le enormi differenze tra questo futuro e la nostra realtà, ma vengono accennati in più occasioni gli avvenimenti che hanno trasformato il mondo.
Considerando che si tratta di una serie e che, dunque, non sarebbe stato adeguato per l'autrice esplicitare tutto subito e valutando l'ottimo metodo con cui Joelle Charbonneau è riuscita a inserire ogni spiegazione senza darci l'impressione di svolgere un dovere, ma mimetizzando ottimamente il tutto all'interno della narrazione, considero questo aspetto fondamentale ben riuscito e soddisfacente.
A scuola ci hanno insegnato che novantanove anni fa Tosu City è stato creato come primo segno tangibile che eravamo sopravvissuti come popolo, ai Sette stadi di guerra – i quattro di distruzione perpetrata dagli esseri umani l'uno contro l'altro e i successivi tre durante i quali la terra si è ribellata.
Lo stile dell'autrice è convincente, riesce a raccontare la storia in prima persona senza che questa scelta stoni con quanto raccontato, introduce tutti i nuovi termini del caso con semplicità.
Il punto di vista focalizzato sulla protagonista Malencia, Cia per gli amici, è un punto di forza. In questo modo ci è possibile conoscere solamente la sua verità, senza sapere mai quali degli altri personaggi coinvolti ci nascondano qualcosa.
Proprio grazie alla prima persona, è piuttosto semplice entrare nei panni della protagonista e avvertirne le emozioni, e per questo, l'atmosfera è ben percepibile.
La trama è intrigante: nel mondo qui rappresentato non tutti possono studiare all'Università, solo coloro che vengono ammessi alla Prova e che, successivamente, la superano, potranno accedervi. I ragazzi più svegli ed ambiziosi desiderano continuare gli studi con tutte le loro forze, ma il conseguimento di buoni voti non è sufficiente per essere certi di essere scelti.
Cosa succede durante La Prova, però, non è dato saperlo e, ben presto, comprendiamo che dietro a questo mistero si nascondono ombre pericolose.
«Secondo la legge, non presentarsi alla Prova è considerato tradimento.»
E la pena più comune per il tradimento è la morte.
Lo svolgimento del libro racconta, nei fatti, in cosa consiste La Prova. Per quanto l'andamento della trama generale sia piuttosto semplice da immaginare vi sono continui colpi di scena secondari che rendono più coinvolgente la lettura.
Anche capendo in precedenza quello che avrei letto, non mi è mai mancata la voglia di proseguire. L'autrice è molto brava a strutturare la propria storia con le giuste pause, facendoci girare velocemente le pagine.
Questo è il motivo per cui ritengo il ritmo di lettura piuttosto veloce. Inizialmente la narrazione non è serrata, ma intriga perché descrive la distopia, successivamente cresce, fino ad aggiungere ancora più azione. Per chi, come me, ama l'ambientazione distopica la prima parte potrà essere anche migliore della seconda, chi invece ama più dinamicità potrà avere maggiore difficoltà ad entrare nella storia.
Il finale è la degna conclusione di un libro appartenente ad un serie perché, sebbene abbia una chiusura autonoma, presenta un cliffhanger importante per il volume successivo. Potrebbe anche considerarsi un romanzo autoconclusivo con un finale sufficientemente aperto. Era quello che ci aspettavamo ma, nonostante questo, la voglia di leggere il secondo volume non manca.
In conclusione, La Prova di Joelle Charbonneau è un romanzo dedicato ad un pubblico giovane, più ingenuo e spensierato. Eppure riesce a portare, oltre agli elementi classici dello Young Adult, un buon prodotto per tutti coloro che desiderano fare una lettura intrigante ma leggera.
Per questo motivo ve lo consiglio; io anche giorni dopo averlo terminato mi sono ritrovata a pensarci e questo è sempre segno che la lettura mi ha lasciato qualcosa e che valeva la pena leggerlo. Se Fanucci deciderà di pubblicare anche il secondo volume io lo leggerò con piacere.