È una cosa per cui al momento tu non sei per niente preparata. Una cosa che temo non sarai abbastanza forte da affrontare fino in fondo.
Non conoscevo il famoso autore e blogger statunitense John Scalzi e Il collasso dell'Impero è il suo primo libro che leggo.
Il collasso dell'impero è il primo volume della The Interdependency series, della quale non è ancora stato pubblicato il secondo volume nemmeno in America. Si tratta, ovviamente, di un romanzo di fantascienza (il genere che si cerca, solitamente in un libro Fanucci) e non è autoconclusivo, sebbene molte vicende si chiudano al suo interno.
Le pagine non sono molte, eppure gli avvenimenti concentrati in questo primo volume sono davvero numerosi. Non solo ci vengono introdotti i personaggi principali e i loro caratteri ma entriamo praticamente subito nel vivo della storia. Solitamente sono abituata a primi volumi di una serie più introduttivi e meno veloci perciò posso dire di averne apprezzato la trama, e di non vede l'ora di leggere i seguiti per scoprire cosa succederà, ma di essere rimasta spiazzata dallo svolgimento, troppo veloce per darmi il tempo di assimilare bene il tutto.
Esso non ha niente a che vedere con un fiume; è una struttura metacosmologica multidimensionale simile a una brava che interessa lo spazio tempo locale in una maniera topograficamente complessa.
Ho impiegato un po' di tempo per terminarlo perché non mi sono appassionata subito alla vicenda, trovo però che il ritmo di lettura sia piuttosto veloce e che il romanzo si possa finire il pochissimo tempo. Come ho già anticipato, si tratta di un romanzo ricco di avvenimenti e, perciò, tutto accade molto velocemente.
Mi trovo di continuo a confronto con la tendenza umana a ignorare o negare i fatti fino all'ultimo possibile istante, e poi ancora per parecchi giorni a venire.
L'ambientazione è ciò che mi affascina di più nei romanzi di fantascienza e, anche in questo caso, è l'aspetto che ricorderò maggiormente. Le descrizioni degli ambienti non sono molte ma sono sufficienti a stimolare la nostra immaginazione. Mi piace molto la differenziazione tra pianeti in cui si vive in superficie o no, non aggiungo altro perché, come sapete, odio anticiparvi qualcosa.
I personaggi sono molto eterogenei; i punti di vista che abbiamo a disposizione non sono moltissimi ma notiamo immediatamente le loro differenze. Il linguaggio da loro utilizzato è estremamente diverso e ci rende molto semplice comprendere chi sia il protagonista del punto di vista. La narrazione, comunque, è in terza persona e i nomi dei personaggi sono spesso ripetuti in modi da non farci confondere.
Il tuo nome è per il tuo mondo privato, per gli amici, lo sposo, i figli e gli amanti. Avrai bisogno di un nome privato. Non lo regalare all'impero.
Lo stile dell'autore è scorrevole ma non sono riuscita ad inquadrarlo bene in queste poche pagine. Decisamente molto descrittivo in alcune scene e fin troppo veloce nei momenti più movimentati. Mi riservo di leggere qualcos'altro di Scalzi per esprimere un'opinione ma, senza dubbio, posso dirvi che questo libro non è assolutamente scritto male.
Era bello quando si poteva guardare un genitore, anche da adulti, e pensare: È così che voglio diventare da grande.
Penso che la percezione dell'atmosfera dipenda molto dal tipo di lettore; io sono solitamente affascinata dalla lentezza e dall'introspezione mentre, in questo romanzo, sebbene ci sia introspezione nelle scene statiche, nelle scene più veloci il ritmo è fin troppo serrato per me. Per lo stesso motivo, ad esempio, io perdo totalmente la concentrazione guardando un inseguimento in un film d'azione, perciò so che chi, invece, apprezza la sintesi, potrà gradire ancora di più questo aspetto.
Perché pare che l'ammutinamento sia nel DNA, come il colore degli occhi o la tendenza a problemi intestinali.
In conclusione, si tratta di un libro che ho letto volentieri e che mi ha lasciato la curiosità di sapere cosa succederà nel suo seguito, perciò, lo consiglio anche a voi!