Oggi la mia recensione sarà un po' diversa dal solito perché vi parlerò direttamente dell'audiolibro da me ascoltato e non della sua versione cartacea. Il motivo di questa decisione insolita è che ho trovato che Paola Cortellesi abbia dato una verve particolare al romanzo che non sono sicura avrei trovato leggendo di prima persona e silenziosamente. Questa bravissima e simpaticissima attrice, infatti, ha svolto un lavoro davvero piacevole; ogni personaggio ha una voce diversa e riusciamo a recepire ogni diversa personalità anche solo sentendone il tono ed il modo di parlare. Mi sarà per sempre difficile immaginare i personaggi parlare in maniera differente da quella scelta da lei ed, infatti, quando ne ho visionato il film, la prima cosa che ho notato è stata quanto mi mancassero le voci di Miss Bennet e Mr Collins sentite nell'audiolibro. Se anche voi dopo averlo ascoltato ripeterete Lady Catherine de Bourgh come un mantra, potrete sicuramente capirmi.
Cosa dire di Jane Austen? Si tratta, senza dubbio, dell'autrice classica più letta insieme alle sorelle Bronte ed è quindi molto probabile che voi lettori del blog già la conosciate bene. La sua particolarità è quella di piacere a chiunque: anche chi solitamente non legge ha spesso una simpatia per questa autrice. Ricordo che all'università una mia compagna di corso mi biasimava per le ore perse in letture eppure lei stessa dichiarava fieramente di leggere solamente Jane Austen e che era, indubbiamente, l'autrice migliore di sempre.
I suoi due libri più famosi Ragione e Sentimento e Orgoglio e Pregiudizio sono anche i primi due pubblicati, aspetto un po' particolare, per una scrittrice classica. Prima di oggi, l'unico libro da Jane Austen da me letto era Persuasione, ultimo libro pubblicato di quest'autrice, addirittura uscito postumo. Non vi nascondo che di Orgoglio e di Pregiudizio spesso mi macchio anche io e sono sempre stata restia a leggere Jane Austen perché, in genere, non apprezzo i romanzi ampiamente legati all'amore e, dato che sono nata bastian contraria di natura, tendenzialmente sono diffidente verso ciò che piace a tutti. Quando ho iniziato a leggere Persuasione (per una LDG) ero quasi del tutto convinta che non l'avrei apprezzato. Eppure, sin da subito, mi sono dovuta ricredere perché l'ho trovato molto meglio di quanto mi aspettassi.
Quando ho deciso di ascoltare l'audiolibro di Orgoglio e Pregiudizio le aspettative, per quanto ancora inquinate dal mio essere prevenuta nei confronti dei romanzi romantici, erano più elevate e in buona parte sono state attese.
Per comprendere un po' cosa bisogna aspettarsi da Orgoglio e Pregiudizio bisogna specificare che si tratta di un romanzo pubblicato nei primi anni del 1800 (1813, per l'esattezza) ed è il secondo libro dell'autrice. L'800, come ben sapete è il periodo del romanticismo (anche se ad inizio secolo si può parlare ancora di preromanticismo) ciò implica che moltissimi romanzi siano legati all'amore e ai sentimenti. Inizialmente, in epoca scolare, non ho amato affatto questo periodo perché, in ogni materia, non si faceva altro che esaltare il concetto di romanticismo = mancanza di pensiero, irrazionalità ed i libri che ci venivano fatti leggere obbligatoriamente (anche se sospetto di averlo fatto solamente io nella mia classe delle superiori) erano tutti focalizzati su questo le Madame Bovary e le Anna Karenina si sprecavano, insomma. Per questo motivo io, che vengo definita seria, affidabile e razionale da quando sono in grado di parlare, non riuscivo affatto ad apprezzare questo periodo storico, soprattutto nel suo settore letterario. Fortunatamente, ho sempre letto molto e non mi sono mai fermata davanti ad una data o ad una determinata nazione e, così, ho scoperto autori come Hugo, Dostoevskij e Stevenson e, tutto d'un colpo, l'800 è diventato un grande amore.
Jane Austen secondo il mio personalissimo punto di vista, fa parte di una via di mezzo: non tratta di argomenti che scavano nel profondo come i sopracitati ma riesce a rendere poco superficiale ed interessante una storia d'amore, senza uniformarsi troppo alle altri autrici del tempo. Certamente i suoi romanzi sono imperniati sull'amore, ma non si tratta affatto dell'irrazionale, impetuoso e inarrestabile amore che ti fa fare cose senza senso e ti obbliga all'infedeltà ed alla morte. Probabilmente per molti questo potrebbe essere un lato negativo ma io, forse troppo cinica, non ho mai sopporto le grandissime storie d'amore contrastate.
Se avete letto altri libri dell'autrice o di scrittrici simili o avete visto la serie Downton Abbey, (che consiglio caldamente a chiunque ami il genere) avrete sicuramente dimestichezza con la trama: una famiglia con cinque figlie femmine e nessun erede maschio, sa che alla morte del capofamiglia casa e terreno saranno di proprietà del parente di sesso maschile più prossimo, rendendo fondamentale per le figlie riuscire a fare un buon matrimonio per poter vivere bene anche dopo la dipartita del caro genitore. Lo svolgimento è grandemente collegato a questo, anche se l'intreccio vede il susseguirsi di diversi e ciò che viene raccontato non è esclusivamente legato alla famiglia Bennet. Non l'ho trovato particolarmente originale, ma riconosco che la complessità della storia possa renderlo più gradevole.
La protagonista indiscussa è Elizabeth, secondogenita della famiglia che ha ereditato una discreta bellezza ed una discreta intelligenza. O almeno, questo è quello che ci vuole far desumere l'autrice, ma io non ho minimanete ravvisato quest'ultima qualità in Lizzie. Sono rimasta, infatti, meravigliata dalla superficialità dei comportamenti di quella che, teoricamente, dovrebbe essere la più avveduta della famiglia. Non parlo, ovviamente, degli usi e costumi dell'epoca che sono per forza di cosa diversi dai nostri, ma la sua incapacità di vedere oltre a quello che ha davanti non può avere spiegazioni cronologiche. L'ho trovata sopravvalutata da sé stessa, dall'autrice e anche dai lettori che l'hanno tanto amata, ma forse le mie aspettative erano troppo alte.
I personaggi in generale, invece, nella versione audiolibro danno moltissima soddisfazione. Paola Cortellesi riesce a far rivivere ognuno di loro dando vita anche ai dialoghi più piatti. Come già vi ho anticipato sarà per me impossibile dimenticare la parlata di Mr. Collins, tanto che, pur non essendo un personaggio particolarmente simpatico, speravo che si ripresentasse ad ogni capitolo solo per sentirlo nuovamente dire "Lady Catherine de Bourgh".
Lo stile dell'autrice mi è parso scorrevole come in Persuasione e lo ritengo decisamente più fruibile di altri romanzi del periodo. Anche chi non è abituato ad affrontare i classici può leggerlo senza problemi di concentrazione, per questo motivo ritengo che sia una lettura adatta anche ad essere svolta Sotto l'ombrellone. Se poi sceglierete di acquistare l'audiolibro ve lo consiglio ancora di più perché io stessa ne ho ascoltati diversi capitoli al mare e l'ho apprezzato moltissimo, dimenticando tutto il resto.
L'ironia, anche se legata a pochi personaggi, mi è piaciuta perché da un tocco di intelligenza a personaggi che, altrimenti, non ricorderemmo affatto. Inutile dire che, anche in questo caso, le personalità che si possono desumere dall'audiolibro sono molto più ironiche e divertenti di quanto viene descritto nel libro.
Il ritmo del romanzo è piuttosto lento, aspetto del tutto normale considerando il periodo in cui è stato scritto, si legge bene e non è pesante ma di accadimenti veri e proprio non ce ne sono molti. Sono presenti innumerevoli momenti di mera riflessione della protagonista che, spesso, non fanno altro che rendere ridondanti alcune vicende già spiegate sufficientemente in precedenza. Non lo si può considerare un difetto tenendo conto del periodo in cui è stato scritto il libro e, anzi, per l'epoca questo era un romanzo addirittura veloce. Il genere stesso, porta ad una lettura più interiore che ad una avvincente, non è perciò considerabile un difetto, bensì una sua caratteristica.
L'ambientazione storica su di me ha sempre fascino; trattandosi di un libro scritto nel 1800 ovviamente usi, costumi, luoghi ecc sono profondamente diversi da quelli di oggi (sia in Italia che in Inghilterra, Paese dove è ambientato il romanzo) rendendolo interessante anche sotto questo aspetto. Ovviamente l'autrice, vivendo in quei tempi e non avendo idea della vita al giorno d'oggi, dà per scontati atteggiamenti che per noi non sono affatto banali, nonostante ciò possono però essere estrapolati diversi concetti che già si conoscono ma sono comunque affascinanti da leggere. Riguardo alle descrizioni dei luoghi, invece, mi aspettavo qualcosa di più perché viene lasciata all'immaginazione del lettore una grandissima percentuale del lavoro, non abbiamo idea di come sia il mobilio, di come siano disposte le stanze, nemmeno l'organizzazione della casa ci è chiara, insomma, conosciamo solo il minimo indispensabile ed è un vero peccato.
L'atmosfera romantica su di me attecchisce raramente ma in questo caso un po' l'ho rimpianta. Per quanto apprezzi le storie d'amore più ragionate e dove non si scusa tutto con "l'amore è cieco" credo anche che ci debba essere una scintilla tra i due personaggi della storia d'amore per definirla talmente bella da raccontarla in un romanzo mentre qui non sono riuscita a trovarla. Per non anticipare nulla non dico altro, ma nella trama completa ve ne parlerò.
Il film che ne è stato tratto nel 2005 è un ottimo lavoro: molte cose sono state tagliate, alcune riassunte e altre inventate di sana pianta ma l'anima principale della trama è esattamente la stessa. Alcune scene sono state montate in maniera tale da dare un significato maggiore a ciò che viene raccontato. La trasposizione cinematografica è sicuramente più orientata verso il romanticismo rispetto al libro, ha una fotografia stupenda e, per quanto sia molto lento, lo è decisamente meno del romanzo. La scelta degli attori mi ha, invece, lasciata un po' basita ma il tutto si supera appena si viene coinvolti dalla trama.
Il voto che vedete a inizio recensione si riferisce all'audiolibro e non al romanzo, perché penso che il mio gradimento sia enormemente influenzato dalle capacità di Paola Cortellesi, perciò personalmente mi sento di consigliarvi l'audiolibro in questione. Se avete già letto il libro, vi è piaciuto e lo vorreste rileggere potreste provarlo per averne una chiave di lettura nuova, se non vi è piaciuto ma volete dargli un'altra possibilità perché si tratta di un classico quale modo migliore di ascoltarlo e, infine, se siete tra i pochissimi che ancora non l'hanno letto sarete sicuri di apprezzarlo in questa versione.
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