Il deserto, alla fine, si prende sempre ciò che vuole.
Il diner nel deserto è il romanzo d'esordio di James Anderson, nonché il primo volume della Serie del Deserto.
Quest'ultima uscita di NN, ci permette di leggere questo primo volume dopo tre anni dalla pubblicazione in lingua originale.
Ciò che mi ha attratta maggiormente del libro è stata la sua ambientazione. Il deserto è un luogo che non ho mai avuto modo di vedere dal vivo e che mi affascina molto. James Anderson dimostra in ogni momento di essersi informato al riguardo e di scrivere con cognizione di causa.
L'ambientazione spaziale è fondamentale, più volte leggerete frasi legate esclusivamente ad essa, è suggestivo ed è unico, l'autore ci tiene a farci comprendere che si tratta di un luogo dove le regole sociali implicite sono ben diverse da quelle da noi conosciute
Si capisce l'importanza della descrizione del luogo sin dall'incipit, che vi invito a leggere in maniera ancora più completa nell'estratto Amazon.
La trama vede Ben Jones, unico camionista della statale 117, seguire il solito itinerario di consegna. Si accorge, però, che qualcosa è cambiato, le novità e i misteri sembrano accumularsi uno dopo l'altro. L'uomo sa di non poter semplicemente chiedere il perché delle strane azioni di alcuni abitanti del luogo: nel deserto si parla poco e non si deve chiedere troppo.
Si tratta di un mystery, sebbene bisogni arrivare sino alla fine per comprendere fino a che punto la trama sia intrecciata.
La curiosità non era mai stata un problema per me. La trattavo come un cane che dorme in una discarica. In linea di massima, non scavalcavo la recinzione.
Lo svolgimento, infatti, può apparire scevro di avvenimenti eclatanti. Gli elementi vengono aggiunti poco per volta e, soltanto giunti all'ultimo terzo del volume riusciremo a comprendere la portata di quanto letto antecedentemente.
Il finale, invece, è carico di accadimenti. Tutto succede nello stesso momento ed anche molto velocemente, non dando il tempo a lettore e protagonista di farsi carico di una consapevolezza totale, perché immediatamente chiamato a scoprirne un'altra. Si tratta di una conclusione piena ed efficace che, sebbene si possa definire conclusiva, fa venire immediatamente voglia di leggere il seguito. Il secondo volume della serie verrà pubblicato, sempre da NN, ma al momento non è ancora disponibile.
Il grande fascino della suggestiva ambientazione ricopre gran parte dell'attenzione del lettore, l'atmosfera è grandemente influenzata dall'assoluta particolarità dei luoghi e dei suoi abitanti. Verso la fine, invece, verrà totalmente catturata dall'impeto degli avvenimenti.
Il ritmo di lettura non è quello frenetico di un thriller, la storia procede talvolta anche lentamente, dandoci il tempo di entrare nella storia e immedesimarci in una vita totalmente differente dalla nostra. La prima parte può essere considerata introduttiva e riesce a presentare ambientazione e suoi abitanti con capacità e metodo. Verso la conclusione, invece, sebbene la scrittura rimanga la stessa, gli accadimenti sono talmente tanti da indurre il lettore a girare le pagine con sempre maggiore rapidità.
Lo stile di Anderson è ben curato e la sua cifra stilistica è già ben riconoscibile. Ama ripetere concetti in occasioni diverse, riportando nei dialoghi ciò che il protagonista aveva pensato fra sé e sé, ama le descrizioni suggestive e inserisce la giusta dose d'ironia; non tanta da inficiare l'atmosfera misteriosa, ma abbastanza da renderci simpatico il narratore.
La narrazione è in prima persona, permettendoci di leggere i soli pensieri di Ben, il protagonista. Si tratta di un uomo che riflette molto sugli altri, ma poco su sé stesso. È un uomo del deserto, schivo, apparentemente freddo, ma che sotto alla dura corazza ama le persone che riescono a scalfirla. È anche un uomo di istinto, il lettore si ritroverà spesso spiazzato dai suoi comportamenti, aspettandoseli prima o dopo del momento in cui effettivamente lui deciderà di agire e, di rado, in contemporanea.
Gli altri personaggi sono avvolti, a loro volta, da un alone di mistero: Ben non è tipo da indagare esplicitamente, sa che con il tempo scoprirà tutte le verità che loro gli tengono, volenti o nolenti, nascoste, perciò riusciremo a cogliere solo una parte della loro anima.
In conclusione, Il diner nel deserto è un ottimo romanzo d'esordio, che mostra le grandi qualità dell'autore e che fa innamorare il lettore della sua ambientazione. Io ne sono stata completamente conquistata solamente alla fine, perché ho avuto difficoltà ad entrare in empatia con il protagonista, profondamente diverso da me e da ciò che conosco, ma ora non vedo l'ora di leggere il seguito e di sapere quale direzione avrà scelto per la propria vita.
Lo consiglio a tutti perché, sebbene l'abbia indicato come mystery, la gran parte della narrazione non è associabile ad alcun genere specifico e contiene al suo interno aspetti che possono essere accolti da ogni tipo di lettore.