Scrivere su questo blog ha tantissimi lati positivi ma quello di cui sono più orgogliosa è la possibilità che mi sto dando di leggere libri che, probabilmente, non avrei conosciuto se non fosse per lui.
L'autrice non la conoscevo ancora e mi ha talmente colpita la sua presentazione all'interno del sito di Barta che ho deciso di riportarvela:
Yolaine Destremau, dopo un’infanzia nomade tra Africa del Sud e Argentina, vive oggi fra Parigi e Lucca. Per una decina d’anni è stata pittrice, poi si è consacrata interamente alla scrittura. Ha pubblicato sei romanzi, tradotti in svariate lingue. Questa è la sua prima apparizione in lingua italiana.
«Si scrive perché scrivendo sembra di avere potere sul mondo, di trasformarlo, potere sul tempo che passa. L’impressione di allontanare la morte, perché la scrittura, come la creazione, è vicina alla sessualità, al desiderio, al piacere, al godimento.
Si scrive per essere letti, perché si crede che essere letti sia essere amati. Si scrive per essere amati.
Poi in seguito si scrive perché non se ne può più fare a meno, la scrittura diventa una droga, che divora, e si vorrebbe liberarsene, ma allora ci si accorge che c’è qualcosa di ancor più difficile dello scrivere: non scrivere più.
E si inizia a vivere nel terrore non di abbandonare la scrittura, ma di essere da essa abbandonati.
Io scrivo per via di alcune parole, poche, una breve lista, balcone, coleottero, jacaranda, zucchero di canna, mantiglia, lichene, astragalo, ossimoro, e alcune frasi, lette tanto tempo fa, che sono entrate nel mio sangue, nella mia carne, nelle ossa, e scorrono dentro di me.
Scrivo perché non ho più scelta».
Dunque, questo libro è il primo pubblicato in Italia, da un lato sono contenta che la mia ignoranza fosse in parte scusata, dall'altro, sapendo quanto mi è piaciuto questo libro, sono già un po' disperata all'idea di non poter ancora leggere nient'altro della scrittrice.
Inoltre, l'ho inserito tra le mie letture francesi perché l'autrice ha vissuto in molto Paesi e anche il libro presenta ambientazioni molto diverse tra loro, perciò l'ho associata al mondo che le vedevo più vicino dal punto di vista letterario.
Penso che, anche solamente leggendo ciò che ha dichiarato l'autrice sullo scrivere, sia facile per tutti voi capire già che lo stile di questa donna è unico. L'ho amato da subito e ha quel qualcosa in più che ti fa capire immediatamente che chi ha scritto il libro doveva necessariamente fare questo nella vita. In tutto il libro si può apprezzare questo aspetto, ma ci sono veri e propri passaggi che sono, a dir poco, indimenticabili. Mi è successo quello che mi capita raramente ma denota sempre il mio amore per la lettura che sto facendo, ho mandato una citazione a degli amici, perché era troppo bella per non essere condivisa. La soddisfazione è stata anche che una di loro abbia deciso di acquistare il libro; spero tanto che ti piaccia com'è piaciuto a me, Hatter!
Vi riporterò qui sotto, come sempre, alcune citazioni che mi sono segnata, già da quelle sarà possibile per voi capire ciò che a parole è difficile da spiegare. Vi riporto ciò che ho rozzamente appuntato al riguardo:
La sua scrittura è poetica; ogni parola è scelta per inviare un messaggio che arriva forte e chiaro e ti emoziona.
Non vi resta che leggere le citazioni, fatemi sapere se anche voi sarete conquistati allo stesso modo.
Ora vi parlo un po' della struttura del romanzo e della narrazione, in modo tale da potervi poi raccontare meglio il resto.
Il libro non ha una trama univoca; le storie al suo interno sono tre, questo è il motivo per cui ho inserito la Tag racconti, sebbene si tratti di scritti ben più lunghi di un classico racconto. Le tre storie differiscono in alcuni punti necessari, ad esempio la trama, ma contengono in realtà gli stessi pregi e difetti (per quanto, debba dirvi la verità, l'ho trovato quasi perfetto) perciò cercherò di evidenziare anche ciò che ho trovato di diverso tra di loro.
Per quanto riguarda la narrazione; tutti e tre i racconti presentano numerosi flashback. So che tra i lettori del blog non tutti amano questa tecnica; a me piace molto, anche se in questo libro sono talmente abbondanti e sparsi che, qualche volta, ho avuto un po' di difficoltà a capire bene la data di ambientazione. Successivamente, però, mi sono abituata a questa scelta stilistica e l'ho anche apprezzata maggiormente.
Le trame affrontate sono similari sotto alcuni punti di vista e terribilmente diverse sotto alcuni altri. L'impressione che ne ho ricavato è stata quella di maturità crescente; il primo racconto parla di un amore di gioventù, perciò più acerbo, più immaturo, il secondo racconto riguarda un personaggio che, per quanto sia ormai cresciuto, non è riuscito del tutto ad andare avanti con la propria vita a causa di una questione irrisolta pendente che l'ha segnato profondamente; ciò comporta che il soggetto in questione fosse, in parte, ancora immaturo. L'ultimo racconto, invece, tratta di un'età più giovane che rispecchia, però, quanto la data anagrafica conti poco davanti a ciò che la vita ti presenta.
Tutte e tre le trame sono belle, tutti e tre gli svolgimenti mi hanno colpita. Il libro intero fa pensare e posso dire con certezza di aver amato tutte e tre le storie, le considero uniche e molto reali, vive.
Non vi anticipo nulla riguardo ai finali, ovviamente, ma mi ha colpita particolarmente il fatto che ognuno di loro riesca ad avere un significato così profondo; ogni loro messaggio è arrivato e, senza retorica, mi è rimasto dentro. Sono già sicura che, quando sarà passato del tempo da questa lettura, ci saranno cose che ricorderò come le ricordo ora, a causa di quanto mi hanno colpita.
Mi è difficile dirvi qual è il vero punto di forza del libro; mi sono piaciute veramente troppe cose. Le protagoniste, però, sono sicuramente in lizza per il primo posto. L'autrice è una donna, leggendo la sua breve biografia ho anche riconosciuto alcune cose che la accomunano ai suoi personaggi, ma non è solo questo che si sente leggendo il libro. Ognuna di loro è profondamente diversa, ciò che le distingue non è tanto l'anima ma in che modo sono state plasmate dalla vita che hanno vissuto. Per quanto non fosse scritto sotto la forma di diario, la mia impressione era come quella di sbirciare all'interno di un diario segreto in cui raccontavano ciò che davvero faceva capire chi erano e perché. Si tratta di donne forti e deboli allo stesso tempo, donne reali che sembrano vivere tra le pagine e con cui è impossibile non immedesimarsi, non importa di chi si tratti, non importano le differenze che incorrono tra noi e loro.
Gli altri personaggi non sono importanti e, per questo non vengono analizzati minimamente. Non lo ritengo affatto un contro perché lo scopo del libro non è certamente quello di parlare di più personaggi possibile raccontandoli uno per uno. Per chi, però, cerca qualcosa di diverso devo necessariamente annotare questo aspetto. Penso, però, che leggendo il libro nemmeno a voi dispiacerà il centrismo sulle protagoniste che impedisce, per forza di cosa, di vedere tutti gli altri personaggi. Nell'ultimo racconto anche il punto di vista di un uomo è introdotto, ma non allo stesso modo.
L'ambientazione e l'atmosfera sono tutt'uno con il resto. Cercando di ripetermi il meno possibile; leggendo il libro sei con loro, provi gli stessi sentimenti, vedi le stesse cose, capisci tutto quello che c'è scritto, le parole usate ti sembrano le uniche giuste per esprimere quel determinato concetto, per raccontare quella determinata situazione. Sicuramente in ogni libro si possono sempre aggiungere scene di ogni tipo, descrizioni ambientali maggiori, ma la sensazione che mi ha dato questo libro è di non volere nient'altro che quello che c'era già scritto e voi sapete che, normalmente, la penso sempre in maniera differente. La mia tipica frase "ma io preferisco sempre che ci sia troppo, rispetto a troppo poco" in questo caso non la posso dire. Qui non c'è troppo poco, almeno non per me.
Il ritmo della narrazione è lento dal punto di vista del racconto ma molto veloce dal punto di vista della lettura. Non si ha l'impressione che l'autrice dica troppo o troppo poco, le cose accadono e vengono raccontate sia nel loro aspetto pratico che, soprattutto, nella loro conseguenza psicologica. Io l'avrei finito tutto d'un fiato, non fosse che mi piaceva talmente tanto che ho cercato di leggere solamente una storia al giorno, per poterle interiorizzare meglio.
Questo libro parla di donne, è di una scrittrice donna e vede come protagoniste delle donne, ma penso che possa essere apprezzato anche dai lettori di sesso maschile, anche se può essere considerata una lettura più indirizzata al mondo femminile. Io lo consiglio a tutti perché è un libro che dà tanto e penso possa piacere a chiunque dotato della giusta capacità di ricezione e sensibilità, elementi che ritengo fondamentali per amare la lettura.
Sono davvero felice di aver letto questo libro e non posso fare altro che ringraziare la casa editrice che ha portato questa scrittrice in Italia e me l'ha fatta conoscere.