Non avevo ancora letto, a dire la verità nemmeno conoscevo, Rohinton Mistry, autore arrivato per ben tre volte tra i libri finalisti del Man Booker Prize. Questo autore, originario dell'India ma ora a tutti gli effetti canadese racconta, la vita di una comunità parsi a Bombay.
Informandomi riguardo all'autore, ho subito pensato ad Isabel Allende; autrice di tutt'altra origine che però, come Mistry, emigrata in un nuovo Paese ha imperniato la maggior parte dei suoi libri sulla sua esperienza di vita nel suo Paese d'origine. Leggendo il libro, però, l'ho più associato a Israel Singer; stessa vena ironica e stessa capacità di rendere i personaggi, ovviamente anche in questo caso si tratta di una cultura diversa ma, gli approcci per raccontarla mi sono sembrati molto simili.
Come si può desumere dal paragone con il mio fratello Singer preferito (nonostante il Nobel sia stato dato solamente a Isaac, evento inspiegabile per me), lo stile dell'autore mi ha colpita da subito; frizzante, divertente, scorrevole, pieno di significato e comprensibile anche se ricco di termini sconosciuti (sicuramente anche ottimo lavoro della traduttrice Chiara Vatteroni a cui faccio i miei complimenti). Si entra da subito nel modo di pensare, non solo della comunità parsi, ma anche del protagonista di ogni racconto. Certamente i termini lasciati senza traduzione possono inizialmente essere ostici per il lettore che però, una volta entrato nella mentalità, non avrà problemi a ricordarsi il significato di ognuno di loro e si sentirà anche più acculturato. I racconti stilisticamente non cambiano molto tra loro; ciò che cambia maggiormente è il narratore; a volte il racconto è in terza persona e a volte in prima persona ho apprezzato entrambe le tipologie e penso che in certi fosse addirittura necessario che fosse così; ad esempio l'ultimo racconto, poi leggendo il libro capirete perché. Se dovesi scegliere una tecnica darei una preferenza alla terza persona
Per questo motivo ritengo, perciò, che la lettura di Lezioni di nuoto sia anche molto utile; essendo ignorante riguardo all'argomento ho molto apprezzato la possibilità di conoscere in modo così interessante, divertente e coinvolgente cose che, probabilmente, non avrei mai scoperto in altro modo. Il potere della lettura è anche questo; terminare un libro conoscendo qualcosa di più della vita; che si tratti di passato, presente, futuro, reale o astratto, è sempre una vittoria; qualcosa che il libro ti lascia e che porterai con te per sempre.
La struttura è stata un altro elemento sorprendente; ho amato il fatto che tutti i racconti fossero legati l'uno all'altro; le storie sono scollegate tra loro ma i personaggi che incontriamo in una si ritrovano anche in un'altra come comparse; il fatto che sia tutto ambientato all'interno di tre caseggiati limitrofi è stato molto bello. Ho amato anche il fatto che il racconto che dà il titolo alla raccolta, Lezioni di nuoto, sia l'ultimo e sia anche quello che chiude perfettamente il cerchio collegando per bene ogni racconto. E dato che in questa recensione sono in vena di fare similitudini con altri autori, vi dico anche che se avete amato "I pascoli del cielo" di Steinbeck allora amerete sicuramente anche la struttura di questa raccolta di racconti, anzi qui i collegamenti tra le storie sono anche di più.
I racconti in generale hanno tanti pro rispetto ai romanzi; il contro che, solitamente, mi fa storcere il naso è il fatto che i personaggi, dato il poco spazio di scrittura, spesso non vengono approfonditi a dovere. Grazie all'abilità dell'autore e al fatto che i personaggi compaiono in più racconti venendo così più approfonditi, questo difetto non è presente in questo libro. Anzi; ci sembra di conoscere i personaggi molto bene e ci si affeziona ad ognuno di loro. In più i personaggi sono interessantissimi, tutti diversi e pieni di personalità. Leggendo il primo racconto Un evento propizio ho subito adorato i due protagonisti e, una volta iniziato il racconto successivo e capito che non erano più loro i protagonisti mi sono dispiaciuta; poi però mi sono accorta che anche i personaggi del racconto dopo erano fantastici e così via. Ricorderò per molto tempo moltissimi di loro perché hanno caratteri ben delineati che restano vividi nella memoria.
Trattandosi di racconti molto simili nella maggior parte degli aspetti è inevitabile che siano differenziabili principalmente per la trama. Premettendo che tutte le trame sono particolari e molto interessanti vi faccio una mia piccola classifica, a fianco vi cerco di spiegare anche il perché, cercando di darvi meno anticipazioni possibile.
Visita di condoglianze: Questo è il racconto che mi è piaciuto di più; il tema mi è particolarmente caro e ho trovato che la'utore l'abbia affrontato con una protagonista molto realistica; molto originale!
Un evento propizio: Essendo il primo racconto della raccolta mi è rimasto particolarmente impresso. Sicuramente ciò che ho apprezzato di più sono i personaggi (in particolare Rustomji) e le prime nozioni sui parsi e le loro tradizioni. Si tratta anche di uno dei racconti più divertenti.
Dei capelli bianchi e del cricket: ho apprezzato moltissimo questo racconto; l'ho trovato molto introspettivo, dà da pensare e anche da sperare che anche i ragazzini contemporanei riescano a sviluppare una sensibilità di questo tipo. Racconto dolceamaro che ti fa emozionare ed entrare in empatia con il protagonista.
Gli ospiti paganti: la trama del racconto è sicuramente particolare; il finale poi è il migliore di tutta la raccolta. Ho apprezzato molto anche il modo in cui i vicini interagiscono tra di loro (perché molto realistico) e lo scetticismo delle figure più in vista del caseggiato.
L'uomo accucciato: Ho fatto fatica all'inizio della lettura di questo racconto perché inizialmente parla di cricket, lo sport raccontato nei libri mi annoia e quindi l'attenzione rischiava di scemare, mi sono accorta quasi subito però che in questo racconto c'è molto di più. Come mi sarebbe piaciuto avere uno "zio Nariman" a cui chiedere cosa succedeva poi, ho trovato il suo ruolo molto bello e importante per i bambini dei caseggiati. In più è un racconto divertente con una trama originale che ti fa pensare "e questa da dove gli è venuta?".
Prestami la tua luce: uno dei racconti più seri e che fanno riflettere di più. La condizione dell'emigrato che si ritrova in un limbo; il sentimento provato per il suo Paese d'origine e il cambio di mentalità inevitabile che si ha cominciando a sentirsi appartenente anche ad un altro luogo. Pieno di significati e interessante.
Lezioni di nuoto: ultimo racconto della raccolta, è quello che dà un senso unificatore a tutto. Mi è piaciuto molto e l'ho trovato indispensabile e ben collocato ma meno originale della media degli altri racconti. La verosimiglianza però è sorprendente anche qui.
Uomini che si allenano: bell'esempio della mentalità dell'adolescente, anche se magari al giorno d'oggi si tratterebbe di un'età inferiore rispetto a quella del protagonista, combattuto tra le sue passioni adolescenziali e ciò che la famiglia sia più giusto per lui, davvero un'ottima idea e molto bello anche lo svolgimento.
Il fantasma del Firozsha Baag: Questo racconto vede il punto di vista fuori dal coro di una non parsi e quindi è interessante per questo motivo. La trama poi è molto particolare, come si potrà evincere dal titolo.
Una certa domenica: Di questo racconto ho apprezzato le introduzioni dei nuovi numerosi personaggi e i rapporti che si sviluppano tra loro; li ho considerati molto realistici e quindi ben fatti.
I collezionisti: Questo racconto contiene al suo interno molti spunti interessanti, questo è il suo pro ma anche il suo contro. Infatti essendoci troppa carne al fuoco mi ha dato l'impressione di essere troppo poco approfondito.
Come si evince da quasi ogni commento la parola d'ordine per le trame di questi racconti è originalità i temi trattati sono molti e anche di grande importanza ma sono sviluppati in maniera originale e anche molto verosimile; mi sono immedesimata in moltissimi personaggi (nonostante, come ho già detto, siano molto diversi tra di loro).
Alcuni di essi hanno anche un messaggio intrinseco al loro interno, in tutti casi ho apprezzato questa componente e penso anche che sia un elemento validissimo del libro; c'è molto da imparare anche per i più giovani che, magari, grazie a questa lettura possono essere spinti a riflettere di più sulle cose importanti. (E un buon libro ai giovanissimi d'oggi male comunque non fa, diciamoci la verità.)
Altra caratteristica che si può evincere da ciò che ho scritto di fianco ai racconti è l'utilizzo di ironia e scene divertenti, raccontate con efficacia e senza una volgarità forzata (cosa che spesso accade quando si trattano determinati argomenti).
Io ho letto la raccolta in tre giorni scarsi, da ciò si può evincere che non ho avuti particolari problemi di ritmo di lettura, anzi. Oggettivamente ci sono racconti che procedono più lentamente mentre altri ti coinvolgono fino alla fine. Consiglio in ogni caso di leggerli tutti e anche in ordine; letti separatamente e in ordine sparso sono comunque comprensibile ma penso che perdendo i riferimenti ai racconti precedenti possano perdere un po' di magia. Penso anche che la raccolta sia perfetta per essere acquistata e letta piano piano, un racconto ogni tanto quando si ha voglia di entrare nel mondo di questi tre caseggiati pieni di persone originali.
L'atmosfera e ambientazione sono ben descritte e tangibile, però, c'è il solito problema con i bei libri: quando leggo qualcosa che è perfetto in tutto pretendo di più, sempre di più. Perciò, anche se sembra di vedere le stanze di ognuno di loro, anche se ridiamo insieme ai bambini che ascoltano le storie di zio Nariman, anche se ci sembra di essere lì.. avrei voluto ancora di più. Anche questi aspetti però nei racconti ci sono e, forse, se si fosse trattato di una cultura più conosciuta (da me) mi sarebbe stato più facile immaginare bene tutto e non avrei nemmeno potuto fare questo piccolo appunto.
Questa raccolta è la prima opera di Mistry ed è già così bella che, ora che ho scoperto questo fantastico autore, mi sarà inevitabile leggere tutto ciò che a scritto.
Consiglio a chi di voi non lo conosce di iniziare come me da questi racconti; vedrete che non ve ne pentirete!