Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo è un volume che possiedo in versione Super ET ma che ho scelto di ascoltare come audiolibro a causa della sua brevità e, perciò, quello che dirò al riguardo sarà strettamente legato all'ascolto, anziché alla lettura.
Con gli audiolibri il primo aspetto da analizzare, secondo me, è la voce di chi legge. In questo caso è stata fatta una scelta particolare, già ritrovata con molti altri libri pubblicati da Einaudi: è l'autore stesso a leggere il proprio testo. Questo, da un lato, ha l'evidente vantaggio che chi legge sa esattamente cosa sta leggendo e, dunque, si presume che la lettura possa avere l'interpretazione migliore possibile. Dall'altro ritengo necessario specificare che il doppiaggio è un lavoro (anche difficile, immagino) e che scegliere di farlo fare ad una persona che svolge una professione completamente diversa comporta un rischio. Nello specifico; una pronuncia influenzata dal luogo di origine e una voce "qualunque", sicuramente non gradevole come quella impostata e professionale di un doppiatore.
Essendo un libro molto personale ritengo che la scelta di fare leggere il testo a chi l'ha scritto possa essere giusta e coerente, ma il prodotto finale diverge anche, oggettivamente, nella qualità.
Perché lo definisco un testo "personale"? Perché il realtà, in questo volume, lo scrittore ci elenca, talvolta in modo sintetico e, la maggior parte delle volte in modo analitico e più ampio, alcune delle cose che lo rendono felice. Sono, perlopiù, racconti e scene desuete che, difficilmente, verrebbero in mente a chiunque e che possono suscitare sentimenti di qualsivoglia genere al lettore.
Il messaggio che l'opera desidera mandare è evidente solo grazie al titolo e alla sinossi; ci sono momenti che ci rendono felici, in modo talmente semplice, immediato e apparentemente trascurabile da darci la possibilità di scegliere se notarli o meno. Piccolo nel testo non esplicita mai questo, si limita a esporci i propri, raccontandoci aspetti anche molto privati del proprio passato e presente.
Il ritmo di lettura è veloce; spesso gli aneddoti sono brevissimi e, comunque, sono descritti in modo semplice, veloce e colloquiale, non c'è alcuna difficoltà di concentrazione e, per questo, può essere una buona scelta per approcciarsi all'ascolto di un audiolibro.
In conclusione, ritengo che questo libro possa piacere solamente se si riescono ad apprezzare alcuni o gran parte dei momenti di trascurabile felicità dell'autore e se, in questo modo, da un testo completamente personale dello scrittore si potrà trarre qualcosa di proprio. Io non ce l'ho fatta e, anzi, moltissime delle scene di questo volume sono per me associabili a sensazioni negative, che mi hanno reso la lettura poco gradevole.
Non so se consigliarlo o meno, perché non penso che sia un testo da leggere per la sua oggettività, ma per esclusivamente per la sua soggettività, ed è impossibile sapere se si apprezzerà o meno un testo di questo tipo, prima di affrontarlo. Se siete lettori accaniti dell'autore sicuramente può piacervi, così come se avete necessità di qualcuno che vi apra gli occhi sull'importanza delle piccole cose, o anche se sarete in linea con quanto scritto da Piccolo. Se volete un saggio, un approfondimento, qualcosa di oggettivo, non è il testo giusto per voi.
L'audiolibro, se si ha l'abbonamento a Audible, è gratuito. Perciò in caso foste in dubbio vi esorto a provare con quello, magari anche grazie alla prova gratuita di un mese.