A volte non scegli il lavoro, il lavoro sceglie te.
A volte non scegli nemmeno la vita, la vita sceglie te.
Novilunium è il secondo volume della serie del commissario De Rolandis, scritta da Alessandro Furlano ed edita da Genesis Publishing.
Le vicende di questo libro non sono molto distanti nel tempo da quelle del primo, per questo non solo ci sono tanti riferimenti espliciti alla storia passata, ma le conseguenze, specialmente quelle psicologiche, di ciò che è successo in Il giorno prima di morire hanno grande rilevanza sui personaggi di Novilunium e sui loro comportamenti. Per questi motivi, e anche perché leggendo questo testo avreste l'anticipazione quasi totale del primo, per quanto siano entrambi autoconclusivi, vi consiglio di leggerli in ordine cronologico.
Erano passati pochi mesi dalla tremenda esperienza che per poco non era costata la vita a tutti: Alessio, i suoi amici Mario e il commissario De Rolandis ce l'avevano fatta per un pelo.
I protagonisti della vicenda sono gli stessi del primo volume: il commissario Ivo De Rolandis e il giornalista Alessio Dova. Mentre ne Il giorno prima di morire ho percepito un maggiore focus sul giornalista, che era personalmente coinvolto nella vicenda, in questo secondo libro viene solamente ribadito ciò che già conosciamo di lui ed è, invece, approfondito il Commissario, che comincia a mostrarci tratti caratteristici della sua vita quotidiana (odia il caldo, beve Pepsi) e anche le sue principali fragilità.
Per la prima volta dopo molti anni voleva sbronzarsi. Per la prima volta dopo essere uscito dal pantano pensava di rituffarcisi dentro, per non pensare.
Lo stile è semplice e ha al suo interno sia qualche termine tecnico, che un linguaggio tipico del parlato (anche extra dialogo) ricco di modi di dire (esempio: chiudendosi sempre di più a riccio) e talvolta anche più generico ("un qualche impedimento", "grosso modo"). Non mancano termini regionali (bricco), ma sono pochi e sempre credibili perché inseriti nei dialoghi, sono anche ben segnalati con il corsivo nel testo.
L'ambientazione torinese è ben approfondita non solo a livello estetico-geografico (a fine volume l'autore spiega di essersi preso alcune libertà) ma anche a livello storico-culturale, rappresentando la città di Torino anche in base alle superstizioni ad essa legate. Le descrizioni all'esterno/del meteo sono credibili e aiutano a visualizzare l'inizio di ogni scena all'aperto.
I primi leggerissimi fiocchi di neve cominciavano a vorticare nel cielo di Torino. Sospinti da un vento che proveniva dalle vicine montagne, parevano essere destinati a non toccare mai terra. Da un paio di giorni, con l'approssimarsi della metà di novembre, il clima invernale aveva preso il posto di una coda di estate anomala per il periodo, ma non così infrequente.
La parte della "superstizione" è particolarmente rilevante perché si collega alla tematica principale del testo: la Magia, sia nera che bianca. L'omicidio che fa partire l'indagine (e che viene mostrato sin dalla prima pagina) è legato, infatti, alle Messe Nere. Sul tema è citato anche il celebre occultista Aleister Crowley.
La struttura è prevalentemente lineare ma, dividendosi quasi sempre tra i due punti di vista dei protagonisti (il cambio all'interno del medesimo capitolo è chiaramente segnalato da un simbolo ad hoc), presenta almeno in un'occasione un piccolo flashback al momento del cambio di personaggio che aiuta a comprendere meglio ciò che è successo nel testo appena letto. Il piano narrativo, però, rimane sempre lo stesso e non crea alcun tipo di confusione. All'interno del libro vi sarà anche un momentaneo terzo punto di vista. Ci sono poi racconti di vita scritti in corsivo all'interno del volume, che approfondiscono dapprima la storia del commissario De Rolandis e poi di uno dei personaggi principali di questa storia.
A livello di cura e di grafica la mia edizione (la prima, in cartaceo) non è perfetta e presenta qualche refuso: niente di troppo grave, il testo si riesce a godere comunque pienamente.
Alcune scene raccontate sono molto cinematografiche e rimandano ai grandi classici del genere: è automatico visualizzarle nella propria mente in modo preciso e vivido, come se ne stessimo guardando il film.
Lo guardò negli occhi.
«Promettici che tornerai.»
Lui si sentì pizzicare gli occhi, strinse le palpebre e le riaprì. Si chinò a baciare la pancia della moglie, si alzò e la sfiorò con un bacio.
«Ve lo prometto.»
In conclusione, Novilunium è un romanzo breve che, anche grazie alla scorrevolezza e snellezza dello stile, si può finire, come è successo a me, in un pomeriggio.
Io ho apprezzato sia questo che il precedente volume ma la mia preferenza, per ora, è su questa nuova storia: ho apprezzato in particolare l'ambientazione (Torino è la mia città italiana del cuore) e la trama maggiormente esoterica, per quanto non presenti alcun elemento soprannaturale.
Lo consiglio come testo di intrattenimento e di relax: scorrevole e veloce vi farà passare il tempo nella Torino magica facendovi dimenticare ciò che vi sta intorno per qualche ora.
Gli argomenti, potenzialmente delicati, vengono rappresentati in modo realistico ma non macabro, perciò non dovrebbe creare problemi nemmeno alla persone più sensibili alla tematica.