Storie di gufi, edito da Noctua Book, è un libro scritto da Marco Mastrorilli e illustrato da Stefano Torriani, due gufologi esperti che desiderano trasmettere e condividere questa loro passione attraverso questo volume.
I racconti contenuti all'interno del libro sono tutte storie vere accadute in prima persona all'autore, che in questo modo mostra un mondo (quello dei gufi, ma anche della gufologia) che difficilmente si riesce a conoscere altrettanto bene.
Ogni storia è ambientata in un tempo e in un luogo diverso, sempre ben specificato e conosciuto. Mastrorilli infatti ci parla e descrive anche l'ambientazione, dandoci riferimenti geografici e storici, raccontandocene talvolta persino anche il folklore.
Mazarol è un termine bellunese con il quale consuetudine chiamare quel simpatico popolo di folletti che anima le foreste ed ama adornarsi di un mantello rosso per incutere paura e rispetto.
Non mancano le descrizioni che fanno capire come l'attenzione dell'autore non sia esclusivamente rivolta ai gufi ma all'ambiente e alla natura in generale, nonostante i rapaci rimangano i protagonisti indiscussi delle vicende. Infatti non mancheranno all'interno delle storie incontri (o "quasi" incontri) con altri animali, alcuni dei quali anche potenzialmente pericolosi.
È piuttosto semplice ed immediata la comprensione della grande competenza in materia, ma anche dell'immensa passione, condivisa con anche altri personaggi che faranno da compagni di avventura in alcun racconti.
In queste storie, infatti, non manca la componente umana. Vengono descritti i rapporti nati e cresciuti con i coprotagonisti delle vicende e, talvolta, ci vengono descritte anche occhiate complici e battute che rendono il tutto più reale e non ci fanno mai dimenticare che ciò che stiamo leggendo è accaduto veramente e fa parte del bagaglio di esperienza dello scrittore.
Non l'avessi mai detto!
A distanza di otto anni, nonostante una vita piena di traguardi raggiunti assieme a lei, ricorda ancora quella frase infelice e me la "rinfaccia amichevolmente! in svariate occasioni.
La comprensione è totale anche per chi non conosce niente di questo campo: vengono utilizzate parole tecniche, spiegate con semplicità e concisione ma esse non abbandono e non appesantiscono il testo. Non mancano anche riferimenti a serie tv e film (talvolta anche paragoni) che aiutano anche il lettore più restio ad entrare in complicità con quanto scritto.
Del resto, se ci troviamo qui, è proprio per sviluppare una ricerca che impiega il metodo del playback, che stimola le risposte degli animali territoriali, sfruttando il canto di un individuo conspecifico, ovvero della stessa specie.
Altre parole importanti che faranno sorridere durante la lettura, sono quelle a "tema gufo" che vengono coniate dall'autore per descrivere un determinato momento.
In realtà sia io che lei, scambiandoci un'occhiata "gufesca", sappiamo bene che questa frase non ha alcuno sfondo romantico, ma è solo un approccio per capire se nonostante l'ora tarda, la pensiamo allo stesso modo. È questione di gufeeling.
I racconti sono evidentemente selezionati tra i casi più atipici e particolari e si avrà modo di capirne la straordinarietà grazie alle spiegazioni di Mastrorilli che racconta non solo ciò che accade ma anche ciò che solitamente succede, facendoci imparare così la "regola" ma al contempo mostrandoci un evento singolare e inaspettato.
All'interno del testo ci sono bellissime illustrazioni di Stefano Torriani che raffigurano tanti animali diversi (non solamente gufi e uccelli) ma che non sono abbinate al racconto che si legge, perciò non bisogna aspettarsi di vedere raffigurato accanto ad un racconto l'animale di cui si parla al suo interno.
Alla fine del testo ci sono delle schede che riportano le specie di gufi presenti in Italia, dove vengono indicate caratteristiche fisiche ma anche abitudini quali la costruzione del nido e la dieta.
Graficamente il libro è curato e piacevole anche solo da sfogliare, ma il testo contiene diversi refusi.
In conclusione, trovo che Storie di gufi sia un libro scritto ed illustrato da appassionati che punta a far entrare e conoscere questo mondo anche a coloro che non lo conoscono e, magari, nella speranza di riuscire anche a coinvolgere emotivamente il lettore e "insegnargli" a guardarsi attorno, facendo caso ad eventi facili da dare per scontati ma che, in realtà, se bene osservati e notati portano qualcosa di magico con loro. Un messaggio importante e condivisibile che arriva molto bene al lettore.
Il messaggio che vuole lanciare questo libro è di imparare a guardarsi intorno, attraverso i colori e i suoni, per comprendere le esigenze di questi animali; se essi stanno bene, trovandosi all'apice di una catena alimentare, staremo meglio anche noi.
Per questo motivo lo consiglio: se volete avvicinarvi all'argomento e non sapete da dove iniziare, questo libro potrà sia darvi un'idea "pratica" che farvi venire voglia di vedere "dal vivo" quello che qui potete solamente immaginare!