Ho la mania di buttar su carta i miei appunti. Se posso, preferisco scrivere su carta piuttosto che prendere appunti sul cellulare o sul portatile.
Aporia è l'ultimo libro pubblicato dell'autore Renato Mite nonché il primo libro dello scrittore che leggo.
La trama è un mix tra giallo, perché c'è un caso da risolvere e, inizialmente, sembra possibile che la soluzione possa essere trovata mediante l'intuito, e un thriller, perché da un certo punto in poi le indagini prendono una piega piuttosto dinamica. A questi elementi viene aggiunto anche un pizzico di soprannaturale poiché le capacità di alcuni personaggi sono, decisamente, fuori dal comune. La storia mi è piaciuta, l'ho trovata interessante da subito e ha una buona credibilità perché tutto ciò che viene raccontato è coerente con se stesso. Ho trovato un buono spunto di riflessione anche il concetto di aporia che, non a caso, dà il nome all'opera.
Ho imparato da Kwame che un'aporia è una difficoltà insolubile di un ragionamento. «Posso sapere quando le persone mentono, ma non posso sapere se ciò che ritengono vero è vero.»
Il ritmo del romanzo cambia; inizialmente è più lento e descrittivo, successivamente cresce sempre di più fino ad arrivare a vere e proprie scene d'azione, in entrambi i momenti la lettura è godibile, nella prima parte perché ci facciamo intrigare dalla trama e, nel secondo, perché avvertiamo maggiormente lo scorrere veloce del tempo.
Io, però, ero dell'idea che le false speranze possono creare più dolore di quanto lo crei sapere che la persona scomparsa potrebbe non tornare.
All'interno del romanzo possiamo trovare molti personaggi; sono chiaramente divisibili tra positivi buoni e negativi cattivi. Ci viene spontaneo parteggiare per i primi, anche perché l'antagonista non viene interiorizzato. Nonostante le personalità dei diversi personaggi siano desumibili dai loro comportamenti, non li conosciamo in profondità.
«Edoardo, ascolta il consiglio di una donna: non negare mai la compagnia di una donna.»
Possiamo considerare come protagonisti i due detective, uno dei quali è, anche, il punto di vista della narrazione. Di loro veniamo a scoprire, certamente, di più, ma anche in questo caso non ho avuto l'impressione di conoscerli nel profondo.
La donna si immobilizzò e lo guardò stupita. Con Kwane c'era da aspettarselo, l'aveva calmata con qualcosa che avrebbe potuto farla agitare di più. Mi sembrava il fuoco controllato che i pompieri usano per fermare altro fuoco. Non solo la scelta delle parole, ma il suo modo di cadenzarle e accentuarle.
L'ambientazione è Milano durante la settimana della moda. La città viene più che altro descritta tramite delle peculiarità; i vestiti indossati dalle persone, l'atteggiamento di stilisti e modelle, i locali. Viene usata più da contorno che come aspetto principale, sono comunque presenti alcune descrizioni del luogo.
Arrivammo all'incrocio di via Caldera con via Tofano. Lasciata alle spalle la città con la sua congestione di palazzi, andavamo incontro alla periferia dove gli appezzamenti verdi di terreno prendevano il sopravvento con i loro casali. Era inevitabile guardare il cielo con la sua patina grigia, eppure intorno c'era luce a giorno e ti chiedevi dove fosse il sole che non si vedeva da nessuna parte.
La suspense è graduale e viene avvertita nella seconda parte che, come vi ho già detto, è più orientata verso il thriller. Si tratta dell'elemento che si avverte di più dell'atmosfera; inizialmente non siamo ancora entrati nella vicenda e, successivamente, la velocità degli avvenimenti ci porta più ad avvertirne il ritmo che a farci preoccupare per i personaggi, perciò non avvertiamo la loro agitazione o la loro felicità.
Preferisco quando il cuore martella nelle tempie per averlo spinto al massimo e non quando martella nel petto per poco sforzo e molta ansia.
Il libro mi è piaciuto, ma mi ha dato l'impressione di essere di passaggio. Questo succede perché, nonostante la trama specifica del romanzo inizi e si concluda all'interno di questo libro, molti aspetti vengono conosciuti in medias res. Scopriamo sin da subito che di accadimenti passati, nella vita dei due investigatori, ce ne sono stati tantissimi che influiscono sulla loro indagine presente. Viene, perciò, spontaneo chiedersi dell'esistenza di un eventuale libro precedente che ci possa fare entrare dentro le vicende in maniera più graduale, facendoci capire di più le personalità dei protagonisti e la loro relazione.
Nell'edizione che ho ricevuto, vi sono diversi refusi, niente che rovini la lettura ma, per i più pignoli, è importante che lo riferisca.
Trovo che gli spunti inseriti dall'autore nel romanzo siano interessanti e che la lettura sia godibile, perciò vi consiglio questo libro!