Il consiglio di amministrazione del mio cervello ha votato all'unanimità che qui stiamo bene.
Bugiarde si diventa è l'ultimo libro di Felicia Kingsley ed edito da Newton Compton Editori.
Io non sono particolarmente esperta dei libri di questo genere – ho scoperto solo ultimamente in modo dettagliato le differenze cruciali tra rom-com e chick-lit (questo è decisamente più un chick-lit) proprio grazie ad un post dell'autrice, ma negli ultimi anni ho avuto la possibilità di leggere le sue nuove uscite per collaborazione e, pian piano, sto riuscendo a conoscerli un po' meglio.
Nonostante non rientrino nella mia comfort zone hanno sempre rappresentato per me una lettura piacevole, veloce e antistress e anche questa volta ho avuto la medesima reazione seppur con una differenza: per la prima volta sono riuscita ad immedesimarmi particolarmente con la protagonista (cosa che non mi capita proprio in generale, e perciò è molto raro).
Charlotte è, infatti, la classica brava ragazza: quella a cui tutti si affidano, la perenne brava bambina, sincera e, diciamocelo, anche un po' noiosa. Lei stessa si sente incastrata nel suo ruolo, assegnatale senza che lei ne fosse veramente conscia e, sotto sotto, sente l'esigenza di uscirne, sebbene l'essere "brava" rappresenti, in fondo, una parte molto importante di lei.
È stato facile per me immedesimarmi in questo perché anche io sono sempre stata l'amica "affidabile e noiosa" e, anche se sono rimasta ferma a questo ruolo (che un po' va stretto ma un po' è anche rassicurante) ho vissuto con ancora più piacere l'evoluzione di questa protagonista che non è "perfetta" e non conosce tutte le sue qualità da subito.
È così che mi sembra la mia vita: una giostra rotta.
Non so se mi piace chi sono, non so se mi piace quello che faccio, e nel mio essere quella brava, quella che soddisfa sempre le aspettative altrui, ho raccolto solo delusioni.
L'ambientazione è ben studiata e raccontata (come sempre succede nei libri della scrittrice): non mancano mai brevi descrizioni che spiegano il luogo dove si trova la protagonista e le sue caratteristiche principali per aiutare il lettore sia ad immaginarlo sia a comprendere la tipologia, quantità e varietà di persone che lo frequenta.
Soho è il quartiere che non dorme mai, il cuore pulsante del West End. A qualunque ora, in qualunque posto, c'è gente interessante che fa cose interessanti.
Un altro aspetto tipico dei libri di Felicia è la presenza di informazioni utili, non rilevanti per il testo, che si scambiano i personaggi principali. In questo modo si impareranno o ricorderanno aneddoti interessanti o divertenti e al contempo constateremo la cultura del personaggio che li racconta.
«Lo sai perché ci si stringe la mano? Era il gesto usato dai romani per dimostrare alla persona che si ha davanti che si è disarmati e non s'intende pugnalare l'altro a tradimento».
L'ironia è sempre presente e colpisce ogni momento, dal più serio al più faceto. Kingsley riesce ad utilizzarla al posto di esplicitare lo stato d'animo della protagonista per l'accadimento riuscendo al contempo a farcelo capire e a farci sorridere.
Sul cellulare ho già dieci chiamate perse dell'augusta genitrice. Sarà meglio che mi muova perché all'undicesima chiamata è già in fascia "ospedali", mentre alla quindicesima passa a quella "obitori".
Sebbene non siano portanti, vengono toccate diverse tematiche calde ed attuali, come l'omofobia e il sessismo, che vengono raccontate in alcune loro conseguenze o esplicitate in battute che vengono subitaneamente evidenziate ed osteggiate dalla protagonista.
«Io trovo che questa sia un'abitudine retrograda e sessista», protesto. «Questa cosa che, compiuti i trent'anni, l'utero di una donna diventi una proprietà pubblica sulla quale tutti possono esprimere il proprio parere è svilente. A parte che "quando li fai, dei figli?" potrebbe essere una domanda piuttosto stupida se rivolta ad una persona che per motivi di salute non può averne, è anche oggettificante. È come se si guardasse una donna e, anziché una persona, si vedesse un'incubatrice. E una che a trent'anni è senza figli è inutile come una forchetta in un mondo di zuppe. Una scatola vuota».
Ovviamente, per quanto la trama sia ampia e non esclusivamente imperniata sull'eventuale storia d'amore, quest'ultima diventa sempre più importante e occupa una parte rilevante della storia. Non mancano sia parti romantiche e dolci sia calde e sensuali, sebbene la penna divertente di Kingsley venga spesso in soccorso per le meno romantiche, come me, strappandoci un sorriso e facendo diventare "la favola" raccontata più realistica anche davanti ad un occhio allenato al cinismo.
Ed eccola lì, la torbida immagine proiettata sul mio schermo mentale di lui che mi prende, mi sbatte sul bancone e mi strappa gli slip. I miei ormoni sono seduti in prima fila a ingozzarsi di pop-corn, mentre io soccombo a una vampata di calore infernale.
La trama è portata avanti in modo lineare e con diversi colpi di scena che si possono indovinare ma che rendono la lettura più piacevole.
A causa del genere è piuttosto semplice immaginarsi lo svolgimento ed il finale, ma sono sempre presenti momenti speciali o diversi che rendono il percorso piacevole ed interessante.
In conclusione, Bugiarde si diventa è, per ora, il mio libro preferito di Felicia Kingsley.
Oltre alla storia d'amore, che sa portare avanti sempre bene e che convince persino me che in questo aspetto sono piuttosto "antipatica" questo libro ha tanto altro. Ho amato particolarmente l'amicizia tra donne tra la protagonista e l'amica Jerry, non così scontata in letteratura, la simpatia di Charlotte e la sua personalità che vanno ben oltre alla "figura maschile" che desidera al suo fianco e anche i tanti riferimenti a film, attori, libri ed autori.
Per tutti questi motivi è consigliato, anche a chi non ama particolarmente il genere romantico ma desidera andare al di là dei pregiudizi di genere.