L'Ombra della Madre di Anna Maria Scampone è un romanzo breve ed avvolgente. Voglio aprire questa mia recensione con un piccolo frammento della presentazione di Angelo De Nardis, posta all'inizio del volume, perché ritengo che essa riesca a descrivere pienamente l'opera di cui vi voglio parlare oggi.
Con assoluta certezza posso definire "L'Ombra della Madre" il romanzo di una donna sulle donne, e quindi sull'amenità, un libro scritto sulla paura che ci fanno le nostre paure. È un romanzo sulle nostre viscere.
Tutti gli elementi del libro, infatti, concorrono a farcelo sentire d'impatto, lasciandoci un segno indelebile. Il ritmo di lettura è velocissimo perché si viene letteralmente trasportati dalle parole dell'autrice sino alla conclusione.
L'atmosfera è perfettamente riuscita. Definire questo romanzo è molto complicato proprio per questo: lo si potrebbe ritenere un thriller, un giallo, un noir, in parte anche un horror.. ma la verità è che la sensazione che ti suscita (viscerale, appunto) è unica nel suo genere. Si percepisce nella narratrice una grande capacità di catturare il lettore (uomo o donna che sia) e fargli dimenticare tutto ciò che gli sta intorno.
L'incipit del libro, come racconta la stessa autrice nella postfazione, è nato quasi per caso e, anche da solo, è fortemente evocativo. Parte come un'idea sé stante, ma introduce egregiamente la narrazione (più lineare e meno figurata) che seguirà nel testo.
La trama tratta di un piccolo paese in cui, apparentemente, non succede mai nulla, ma che nasconde segreti custoditi dalle donne del luogo da generazioni e generazioni.
Il finale, per quanto assolutamente coerente con il resto, è stato per me completamente inaspettato. Mi capita di rado di essere così rapita dal contorno da non provare ad indovinare la conclusione ma, in questo caso, mi è successo.
I personaggi del libro hanno importanza più per il ruolo che ricoprono nel racconto che per la loro vita personale, vengono descritti per le loro peculiarità più importanti ed è semplice riconoscersi in uno o nell'altro carattere.
L'ambientazione non è (volutamente) definita. Anch'essa viene descritta per alcuni dettagli che ci invitano a collocare la scena in luoghi che noi stessi conosciamo e che, per quello che leggiamo, potrebbero fare da sfondo alla vicenda.
Lo stile dell'autrice riesce a trovare il giusto connubio tra la sua connotazione evocativa, presente nell'incipit ma anche lungo tutto il romanzo e accompagnata da testi realmente esistenti che ci permettono di comprendere al meglio il culto narratoci dall'autrice, e un linguaggio più semplice ma mai esageratamente colloquiale, che ci aiuta a rimanere sempre concentrati sulla vicenda e vederla come qualcosa di quotidiano e, quindi, verosimile.
In conclusione, L'Ombra della Madre è un primo romanzo ottimamente riuscito che trascina il lettore dall'inizio alla fine, rapendolo totalmente. Anna Maria Scampone ha dimostrato la sua grande capacità di rendere l'atmosfera egregiamente, aspetto che, come sapete, mi colpisce di rado.
Lo consiglio a tutti perché l'ho trovata una lettura molto piacevole e l'autrice è riuscita già a conquistarmi!
Visto che al momento questo libro non è disponibile su Amazon, vi lascio il link della sua prima opera; una raccolta di racconti, dove le donne continuano ad essere il focus della narrazione.
Di donne e di coltelli, Anna Maria Scampone.