Lutto è un libro del 2017 di Eduardo Halfon, edito in Italia nel 2022 da Il Saggiatore e tradotto da Ilide Carmignani.
Eduardo Halfon, autore guatemalteco, inserisce all'interno di questo testo elementi autobiografici che non permettono al lettore di comprendere precisamente in quale genere incasellare il testo che, infatti, viene segnalato sia come memoir, sia come romanzo che come raccolta di racconti in base al sito che si visita.
Non avendo trovato informazioni certe e dirette io l'ho catalogato per voi come memoir: il protagonista del libro è lo stesso Halfon e ciò che viene raccontato corrisponde in gran parte a ciò che si conosce della biografia dell'autore, non è chiaro se e quanto ci sia di romanzato in ciò che leggiamo.
Il testo parte da un mistero, presente sin dall'incipit del libro: la morte per annegamento di un bambino di nome Salomón, appartenente alla famiglia di Halfon. Questa vicenda diventa un mistero a causa della dinamica tipica dell'ambiente familiare in cui alcune tematiche o eventi conosciuti da tutti non vengono mai toccati per evitare spiacevoli litigi o fraintendimenti. In questo modo una frase veloce detta allo scrittore da piccolo diventa per lui l'unico indizio utile per conoscere ciò che assume per lui importanza quasi mitologica della storia della propria famiglia: la figura di questo bambino misterioso che mai e poi mai si deve nominare.
Le informazioni che vengono raccolte sul tema sono frammentarie e non seguono strettamente un ordine cronologico. Ciò che ci viene raccontato non è esclusivamente legato a questo mistero ma, come succede tipicamente nei memoir, si tratta prevalentemente di ricordi legati ai momenti in cui l'autore (o il protagonista, in caso anche questo fosse romanzato) si è attivato maggiormente per scoprire di più della storia della propria famiglia con una ricerca che si estenderà ben oltre all'evento di partenza e si occuperà anche di radici familiari antecedenti e legate alle origini ebree della famiglia. Il mio consiglio è quello di lasciarvi trasportare dai racconti e godervi ogni singolo istante, senza volerlo necessariamente ricollegare a un fine specifico.
Il libro è breve e si legge molto velocemente. Il ritmo di lettura è incalzante e gli unici attimi di attesa e riflessione sono quelli che il lettore si concederà tra un balzo narrativo e l'altro per poter ricostruire ciò che si è scoperto e collegare le diverse immagini descritte dall'autore. La struttura non del tutto lineare dona dinamicità al testo che, grazie ad uno stile curato ma scorrevole, alla mancanza di capitoli e la brevità dei paragrafi porta a non fermarsi nella lettura e a procedere fino alla fine del libro senza accorgersene.
Particolarmente interessanti nel testo sono le tematiche del campo di concentramento e dell'esilio in un'altra terra, oltre a quella principale del retaggio familiare e della volontà di farlo rivivere prima con la ricerca e poi grazie alla propria arte.
In conclusione, Lutto è un testo che sembra nascere dalla necessità dell'autore di ricostruire il proprio passato e di riempire più buchi possibile nella trama familiare. Nonostante l'intento emotivo piuttosto evidente l'autore mantiene uno stile non emozionale e asciutto che riesce a bilanciare obiettività e soggettività inviando al lettore emozioni che lo rendono reale (ad esempio la difficoltà nel parlare con i propri cari di un argomento considerato tabù) senza che il sentimento diventi un aspetto prevalente del testo e dando la possibilità al lettore di leggere anche di eventi negativi senza essere travolto dagli stessi in prima persona.
A me è piaciuto particolarmente per ciò che si prova leggendolo: ci si estrania dalla propria vita e si entra immediatamente dentro la storia con la voglia di conoscere il più possibile della vicenda. Allo stesso tempo, proprio a causa della velocità di lettura a cui induce e alla volontà di non esternare eccessivo sentimento, non è un libro che tende a lasciare immagini nitide e indelebili nel lettore.
Consigliato a chi ama leggere storie semplici e verosimili ma raccontate con una struttura non lineare che le rende più particolari.