La copertina era viola, stampata a lettere d'oro in graziosi caratteri ornati, e le pagine emanavano un profumo tenue.
Il mio romanzo viola profumato è un libro di poche pagine di Ian McEwan che contiene al suo interno il racconto omonimo e un breve saggio dell'autore sull'Io.
Le due parti, come si può dedurre, sono profondamente diverse tra loro e presentano caratteristiche diverse.
Nella prima parte troviamo la storia di uno scrittore famoso raccontata in prima persona come una confessione. Questa scelta stilistica rende ciò che viene raccontato più credibile.
Sin dall'incipit comprendiamo che il coprotagonista e perno della storia è l'amico dell'autore, scrittore a sua volta, ma ormai dimenticato dal suo pubblico.
Trattandosi di un racconto specificare maggiormente di cosa parli la trama implicherebbe necessariamente un'anticipazione, mi limito a dire che grazie a queste poche pagine capiremo molto delle personalità dei due uomini, di cosa significa per loro la loro arte e della loro relazione.
Il ritmo di lettura è molto veloce. Non solo le pagine da leggere sono poche, ma presentano al loro interno una storia interessante ed immediata raccontata bene ma senza fronzoli di sorta. È completa e non dà mai l'impressione di riferire aspetti inutili ai fini della vicenda.
Il finale è coerente con il testo e molto apprezzabile, anche se non aiuta il lettore a comprendere lo scopo per cui il protagonista abbia deciso di scriverlo.
Al termine del romanzo, l'unico personaggio che sentiamo di conoscere veramente bene è il narratore, gli altri vengono descritti dal suo personalissimo punto di vista e, comunque, non è la loro introspezione ad essere importante ai fini della comprensione e dell'apprezzamento della vicenda.
Il saggio sull'Io colpisce perché, anche nella sua brevità, riesce a riportare moltissime riflessioni attente e ben citate. Alla fine del volume troverete anche un'accurata bibliografia al riguardo.
In L'Io McEwan riflette sul concetto della consapevolezza di sé e ci parla della sua trasformazione nel tempo per la psicologia e la filosofia, ma anche per la Letteratura.
La comprensione è garantita anche a chi non conosce bene ciò che viene riportato come esempio e aiuta il lettore ad ampliare, di molto, i riferimenti letterari a cui rivolgersi per avere una visione più approfondita e completa.
In conclusione, Il mio romanzo viola profumato è un libro breve che stupisce in entrambe le sue parti. Nella prima l'autore riesce a costruire e a chiudere una trama credibile e fresca con apparente facilità, nella seconda ci aiuta a conoscere un concetto interessante e a farci interrogare su di esso.
Per questi motivi lo consiglio. È stato il mio primo libro dell'autore e, anche se breve, mi ha aiutata a comprendere le capacità dello scrittore e mi ha convinta a comprare e leggere altre sue opere.