TRAMA IN BREVE

23 Dicembre. Darby, giovane donna che studia in Colorado, intraprende il suo viaggio attraverso le Montagne Rocciose per giungere nello Utah, al capezzale della madre malata.
Le condizioni atmosferiche, però, la costringono a fermarsi per una notte intera in una stazione di servizio con cinque sconosciuti.
E se uno di loro nascondesse un tremendo segreto?

DEDICA

A Riley

INCIPIT

Lo faremo stanotte. E poi ci servirà un posto dove dormire per qualche settimana. Ho bisogno di sapere – con certezza – che sei in grado di fare quello di cui abbiamo parlato. Mandami i numeri, poi cancella questa email, io farò lo stesso con le tue.
Sono bloccato in un'area di sosta da qualche parte in Colorado, la bufera sta peggiorando e sto per fare qualcosa di irrimediabile.
Ah, e buon Natale.

RECENSIONE

Le bugie più facili da dire sono quelle che bugie non sono.

No Exit è il terzo romanzo di Taylor Adams ed è stato pubblicato in Italia da DeA Planeta, grazie all'enorme successo avuto in America.

Si tratta del primo romanzo che leggo di questo autore e ne ho lette le bozze non corrette, per questo, i miei giudizi sullo stile potrebbero essere differenti da quelli che avrei avuto leggendo il libro "finito" e per lo stesso motivo non ne valuterò la cura.

Ciò che mi ha attirata di questo romanzo è la trama di partenza: un luogo chiuso (una stazione di servizio sulle Montagne Rocciose) in cui cinque sconosciuti sono costretti ad attendere molte ore prima di poter ricominciare il loro viaggio. Fuori, infatti, le strade sono tutte bloccate dalla neve e i loro mezzi risulterebbero presto inservibili, se obbligati a procedere oltre.
L'idea mi ha ricordato immediatamente il concetto di enigma della stanza chiusa, che mi ha affascinata sin dalle mie letture giovanili di Sherlock Holmes e a cui tutt'ora, non riesco a resistere.

Che vi sia qualcosa di losco e che la nottata passata dai personaggi non sarà tranquilla, lo comprendiamo sin dall'incipit, dove una mail annuncia la volontà di qualcuno di non definito a compiere qualcosa di irrimediabile.

Lo svolgimento, sebbene diverso da quello tipico del giallo (il mistero non è il punto focale, ma lo è la suspense) non delude le aspettative. 
Il concetto di luogo chiuso ed isolato continuerà a segnare gli accadimenti, rendendo possibile ciò che, al di fuori di quel contesto, non sarebbe mai potuto accadere.
Sono tantissimi i colpi di scena che movimenteranno la situazione iniziale e che permetteranno al lettore di rivalutare continuamente la situazione.

Anche il finale riserverà un colpo di coda conclusivo, rendendo questa chiusura originale e diversa da quella che ci si potrebbe aspettare all'inizio del volume.

Quanto viene raccontato all'interno del libro, mantiene la sua credibilità. Anche se ciò che accade è decisamente fuori dal comune, Taylor Adams spiega al lettore ogni aspetto misterioso e nascosto della vicenda. 

Era troppo inverosimile per fare parte della sua vita.

Ambientazione geografica principale è il Colorado, in particolare le Montagne Rocciose, come si può dedurre dall'idea di partenza, gran parte della vicenda si svolgerà in una location molto ristretta e particolarmente adatta all'atmosfera. 
Il libro è ambientato temporalmente la sera del 23 Dicembre e presenta al suo interno alcuni riferimenti al Natale, come ad esempio alcune canzoni tipiche, oltre che ad un clima che tendenzialmente si accomuna nelle nostre menti a quello del periodo natalizio.
La storia principale dura un'unica notte ma, alla fine del volume, troverete un avanti veloce di 46 giorni che aiuterà a chiudere ogni domanda ancora non risposta totalmente.
Le descrizioni rendono bene l'immagine del luogo descritto, dando la possibilità al lettore di visionarla vividamente.

Il centro visitatori consisteva in una sola stanza: un lungo rettangolo che seguiva la direzione del colmo del tetto, con le toilette in fondo. Sedie di legno, un tavolo largo, panche lungo la parete. Lì vicino c'erano un distributore di snack e bibite, e un espositore di brochure turistiche. L'ambiente era al tempo stesso ampio e soffocante, permeato da un forte odore di detergente.

Il libro è diviso in base ai momenti della giornata (Crepuscolo, Mezzanotte ecc..) fornendo, dunque, un riferimento temporale dettagliato.
È scritto in terza persona e vede, come punto focale, il punto di vista di Darby, personaggio positivo della vicenda.
Vi saranno, però, anche alcuni accenni a numerosi altri punti di vista che, con la loro presenza, aumenteranno la suspense di quanto raccontato.

Lo stile utilizzato è semplice e diretto; scava nella mente della protagonista (e degli altri personaggi) utilizzando il gergo che lei stessa avrebbe scelto. Ogni tanto alcune frasi ritorneranno, come a dimostrarci che questi modi di dire sono propri del personaggio.
Alcuni termini e analogie utilizzati sono piuttosto rari per la mente di una ragazza tipica e, dunque, sono difficili da immaginare "giusti" per la mentalità di Darby che, viene ribadito più volte, non è un'esperta del settore investigativo/militare, forse questo è l'unico aspetto che fa capire che l'autore "dietro" la vicenda sia, in realtà, un uomo con probabili conoscenze del settore.

Il carattere della protagonista è ben reso, senza mai esagerare. Comprendiamo la sua personalità e i pregi ed i difetti che si autoattribuisce. Non cade mai nello stereotipo e riesce a trovare un buon equilibrio tra incertezza e sicurezza.

Altro aspetto che la caratterizza è l'ironia. Comprendiamo molte sue particolarità grazie a ciò che pensa, ironizzando, sulla propria situazione.

Forse avrebbe stretto qualche nuova amicizia su Facebook, e avrebbe imparato a giocare a poker.
Oppure sarebbe andata a sedersi nella sua Honda e sarebbe morta congelata.
Due opzioni ugualmente allettanti.

Seppur non abbia molto spazio, nel romanzo non manca nemmeno il punto di vista del antagonista che riesce a renderlo più comprensibile ed intrigante di quanto si possa immaginare dall'esterno.

L'atmosfera thriller è facilmente rilevabile, grazie alle parole scelte dall'autore per raccontare ciò che succede, anche nei momenti di pausa, in cui non sta succedendo qualcosa di particolarmente intenso, le immagini descritte rendono la suspense.

Un altro silenzio precario, e le luci tremarono ancora, mentre cinque persone si dividevano l'ossigeno in quella piccola stanza, in cui c'erano tre ari nascoste.

Il volume verte quasi totalmente sulla storia principale, ma presenta qualche raro flashback chiarificatore e alcuni riferimenti a film e attori che aiutano a contestualizzarlo nel mondo reale. Adams gioca molto con il ritmo, allentandolo e velocizzandolo ma non rendendo mai lo scorrere degli eventi troppo lento o noioso.

In conclusione, No Exit è un'opera che mantiene ogni sua promessa. Se desiderate leggere un thriller ben costruito, non banale e ambientato nel periodo natalizio, potrà essere la scelta giusta per voi.

Lo consiglio perché penso che sia adatto all'intrattenimento che si può ricercare nei periodi di festa, specialmente in questo periodo pre natalizio.

CITAZIONI

È così che si muore, realizzò Darby con un brivido. Durante una bufera... ti accorgi che il carburante è finito e resti bloccata nel mezzo del niente.
Muori congelata.

Da ragazza aveva subito il fascino della morte. Non aveva perso nessuno dei nonni, perciò la morte era ancora un concetto astratto, da visitare ed esplorare come un turista.

Se non reagisci, il dolore ti seppellisce.

Okay è la parola in assoluto peggiore della lingua inglese. Al di fuori di un contesto, è il nulla assoluto.

Quella creatura invisibile era rimasta appollaiata sulla sua spalla per tutto quel tempo, a origliare, mentre lei moriva lentamente, e nessuna di loro aveva saputo.

Non aveva nessun motivo per farlo, in effetti. Più tardi, quella notte, avrebbe ripensato molte volte a quella decisione sbadata, chiedendosi come avrebbe vissuto quelle ore se si fosse limitata a ripercorrere i passi di Ashley.

L'aveva visto, però. Ormai era fatta.
Indietreggiò di un passo, lasciando l'impronta di una mano sul portellone, mentre sentiva pulsare il collo, a un ritmo sempre più accelerato.
C'è...

Sentì il sapore amaro della paura in fondo alla gola, le gambe le divennero molli. 
È stato uno di loro...

Niente panico, niente reazioni impulsive: solo l'impressione che in un istante breve e spaventoso la vita quotidiana diventi improvvisamente rancida.

Non si può rimettere la spoletta a una granata: avrebbe coinvolto gli altri solo se fosse stato necessario.

In una serata come quella, qualunque decisione avrebbe lasciato delle impronte.

La normalità offre sempre un rifugio... per chi riesce a mantenerla.

Qualcosa di senziente si annidava nell'ombra, aspettando con euforia che scoppiasse la violenza.

La differenza tra un eroe e una vittima?
Il tempismo.

Quello che era successo... le miserabili ventiquattro ore che avevano preceduto tutto questo... sembrava appartenere tutto a un'altra vita. E quando se ne ricordò, fu come beccarsi una raffica di pallettoni nel ventre.

QUARTA DI COPERTINA

Era bloccata a tremila metri d'altitudine, con i tergicristalli rotti, il cellulare morto e le parole dell'ultimo sms che le ronzavano in testa: "La mamma è okay, per il momento". È la sera del 23 dicembre, e sulle alture del Colorado la bufera di neve del secolo infuria da ore quando Darby è costretta a cercare riparo nella stazione di servizio di Wanapa, dove un vecchio cartello promette caffè bollente. Tutto ciò che si augura è di riuscire a raggiungere il capezzale della madre prima che sia troppo tardi. Ma in quel luogo isolato dal mondo, nel retro di un furgone dai vetri semioscurati, Darby vede qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Qualcosa di tanto incongruo da farle pensare a una specie di allucinazione: una paffuta mano infantile affacciata tra le sbarre di una grossa gabbia per cani. Inizia così, con un fotogramma fuori posto in una notte travagliata e bianchissima, l'avventura destinata a trasformare Darby nella più tosta e determinata delle eroine e il suo viaggio in una lotta per la sopravvivenza costellata di vertiginosi rovesciamenti.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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