Siamo diverse, questa poeta e io. Nell'aspetto, nel corpo,
nella nostra storia. Eppure non mi sento così diversa
quando la ascolto. Mi sento vista.
Poet X di Elizabeth Acevedo edito da Sperling & Kupfer è un romanzo atipico, diverso.
Definibile come romanzo in versi, raccoglie la vita di Xiomara, la giovane protagonista, e la racconta in tante modalità diverse (sms, temi, testi di canzoni ecc), la principale delle quali è la poesia.
Non si tratta però di poesie con struttura fissa, non ci sono rime necessarie o conteggio delle sillabe: si tratta di poesie per la forma ma, il contenuto può essere considerato come quello di un diario.
Si tratta infatti di questo: di un diario in cui Xiomara diventa Poet X, il suo alter ego più coraggioso, che si permette di parlare di tutto, anche di quelle cose che, le hanno insegnato, non si possono nemmeno pensare.
È stata la prima volta che qualcuno mi offriva un posto dove raccogliere i miei pensieri. Era un po' come se mi dicesse che erano importanti. Da quel giorno ho scritto tutti i giorni. A volte mi sembra che scrivere sia l'unico modo per non stare male.
Sul retro di copertina leggiamo che questo testo è "la voce emblema di una generazione", dove si intendono i giovani di oggi, infatti il libro parla di tutti i temi caldi per i giovani del momento: sessismo, omofobia, rapporti padre/figlia e madre/figlia, sesso, religione ecc.. Ma, in realtà, sebbene la protagonista sia giovane, un po' tutti possono sentirsi rappresentati da lei. Ho raccolto un po' delle tematiche maggiori nelle citazioni.
Xiomara rappresenta l'essere umano che, nel mondo, non desidera occupare il posto prestabilito dalla società, ma vuole trovare il proprio, quello che calza a pennello e rende felici.
In un mondo in cui ci sono tante categorie discriminate e in cui persino coloro che non lo sono devono rispondere ad un determinato standard per poterci rimanere, è pressoché impossibile che il sentimento di non appartenenza allo stereotipo non sia percepito dalla sensibilità di ogni lettore, di qualsivoglia età, genere, credo religioso.
E la forza di Poet X, libro su cui non avrei mai puntato tanto proprio perché solitamente i libri rappresentati in questo modo a me non arrivano, è la capacità, come nella citazione messa all'inizio di questa recensione, di farci sentire tutti, prima o dopo, come questa poetessa, di sentirci finalmente visti, capiti.
La scelta delle parole riesce sempre a rendere il tutto facile e comprensibile ma al contempo diretto e forte. C'è sincerità in ogni parola e, alla fine, anche il lettore più cinico entra in empatia con la narratrice, ricordandosi del momento in cui, anche lui, ha provato ciò che viene raccontato.
Aiuta tantissimo la trasmissione dell'atmosfera e dell'emotività anche la grafica (a partire dalla copertina e continuando con l'interno) che rispecchia gli stati d'animo di X in modo alternativo: alcune scritte, ad esempio, non sono lineari ma formano curve o altro, rendendo la lettura ancora più coinvolgente perché il lettore materialmente vede ciò che sta provando la narratrice.
Il ritmo di lettura è velocissimo e per questo motivo ve l'ho segnato come libro "breve": oltre al fatto che il carattere è grande e l'impaginazione larga il fatto che il testo segua un suo ritmo, come una canzone interiore che si estrinseca in ogni lettore in modo diverso, fa sì che possa essere finito anche in una serata.
Io l'ho finito in pochi giorni solo perché mi sono fermata alla fine di ogni parte e mi sono obbligata a non continuare: volevo cercare di assaporarlo perché, da tempo, non provavo una tempesta emotiva di questo tipo, durante la lettura.
A compensare la sua brevità, alla fine sono state inserite altre poesie che sono state tolte dal "romanzo principale" perché non aggiungevano informazioni e dinamica ma che rappresentano molto bene gli stessi stati d'animo fotografati durante il testo che, così, potranno essere approfonditi dai lettori curiosi. Sono scritte in modo diverso, come se fossero fatte a mano e anche qui la scelta grafica dell'editore rende ancora più magica l'esperienza di lettura.
In conclusione, Poet X, è forse l'unico caso editoriale che mi abbia non solo convinta ma anche conquistata. La semplicità di questo testo non è una barriera che permette solo ai giovani di entrare perché è corredata da scelta linguistica e verità. Il primo un aspetto che gli adulti come me amano, il secondo un elemento che gli adulti come me hanno dimenticato di poter esporre in modo così plateale ed onesto.
Io sono una persona piuttosto prevenuta davanti alle parole "caso editoriale" indietreggio e parte con il pregiudizio, quasi sicuramente non acquisto. Eppure, alla fine della lettura, penso davvero che se questo libro in Italia fosse conosciuto di più potrebbe fare davvero tanto bene. Bene ai ragazzi che non leggono perché non si sentono rappresentati dalla letteratura adulta di oggi, bene per gli adulti, specialmente quelli snob, che possono ricordarsi in una volta sola sia cosa significhi cercare il proprio posto nel mondo, sia quanto il ragazzo dentro di noi ci sia ancora e abbia voglia di vivere, urlare e manifestarsi anche adesso che siamo responsabili, seri e, diciamocelo, un po' impostati.
Per me è consigliato, a tutti. Uno dei libri più belli di quest'anno; profondo ma semplice. I libri possono dare tante cose e ciò che cerco normalmente io è lo stimolo intellettuale, ma è bellissimo quando, inaspettatamente, in un testo letto per caso ci si trova tutt'altro e si viene trascinati, volenti o nolenti in una situazione per niente confortevole o conosciuta ma bella, felice.