Weir di Hermiston di Robert Louis Stevenson è un romanzo storico d'amore rimasto incompiuto a causa della morte dell'autore.
Un libro lontano dalle tematiche che solitamente contraddistinguono i testi dell'autore (il doppio, il mare, la navigazione) ma che vedono comunque uno stile riconoscibile, ricco di ironia, che scorre velocemente sia nella prima parte, maggiormente introduttiva, che nella seconda, dove si svolge la trama vera e propria.
Lo scrittore talvolta si rivolge direttamente al lettore, commentando ciò che succede e rettificando alcune sue impressioni con l'evolversi dei protagonisti.
Sia chiaro che io sono venuto dipingendo il caos e descrivendo l'inesprimibile. Ogni tratto del mio quadro è troppo preciso, quasi ciascuna delle parole che ho usato troppo forte. Immaginate un cartello stradale tra i monti in un giorno di nebbia fluttuante; non ho fatto che copiare i nomi che compaiono vagamente sulle frecce, nomi di lontane città ben definite e famose, ora forse adagiate al sole; ma Cristina, si può dire, era rimasta tutto questo tempo ai piedi del cartello, senza muoversi, e avvolta in mutevoli e accecanti volute di bruma.
I personaggi di Stevenson sono ben caratterizzati e peculiari; la personalità del protagonista non viene solamente raccontata ma è anche spiegata dal carattere dei genitori e dell'educazione ricevuta da loro. Il padre, il primo Weir di Hermiston, è un personaggi difficile da dimenticare, ligio al dovere ma totalmente incapace di comprendere le emozioni umane od entrare in empatia con chi gli sta intorno.
Avrebbe potuto trovare un po' più di piacere nei suoi rapporti con Archie: ecco tutto ciò che in certi momenti sarebbe stato disposto a riconoscere; ma il piacere era un prodotto secondario nella singolare alchimia della vita, vagheggiato soltanto dagli sciocchi.
La madre, al contrario, è una fervida religiosa che crede nella pietà e nell'amore fraterno e che, con questa sua visione del mondo, che trasmette al figlio, lo predispone in modo del tutto involontario un acredine impossibile da sanare tra i due uomini della famiglia.
Per Mrs. Weir tutta la filosofia della vita era condensata in una sola parola: tenerezza. Secondo il suo concetto l'universo era tutto illuminato dal bagliore delle porte infernali, e i buoni dovevano attraversarlo come in un'estasi di tenerezza.
L'ambientazione è ricca di descrizioni, mai eccessivamente lunghe, che riescono a far immaginare luoghi ed interni al lettore.
La strada per Hermiston corre per un gran tratto lungo la vallata di un fiumicello prediletto dai pescatori e dalle zanzare, pieno di cascate e di laghetti, e ombreggiato da salici e da boschi naturali di betulle. Qua e là, ma a grandi distanze, si dirama una via traversa, e in alto, in una piega del monte, appare una squallida fattoria; ma per lo più la strada corre senza ramificarsi e i monti sono spogli di ogni traccia di vita umana.
Nella mia edizione Fabbri Editori, regalatami da un'amica di Instagram, oltre al testo del libro vi sono anche una nota alla prima edizione di Sidney Colvin e una testimonianza di Lloyd Osbourne.
Nella nota, Colvin, si sofferma sul valore intrinseco del romanzo, che considera il migliore dell'autore, ci racconta ciò che sarebbe successo dopo e persino il finale del testo (già prestabiliti da Stevenson, anche se non si scopriranno mai i dettagli) e, infine, ne descrive i pensieri e i metodi di scrittura.
Nella testimonianza di Lloyd Osbourne troverete, invece, lo Stevenson uomo. L'autore (che ha scritto anche molti libri insieme allo scrittore scozzese) ci racconta le sue ultime ore di vita e quanto la sua dipartita abbia creato un vuoto non solamente dal punto di vista letterario ma anche umano.
In conclusione, un testo che purtroppo non potremo mai apprezzare nella sua completezza ma che mostra una nuova sfaccettatura della carriera letteraria dell'autore scozzese che, sicuramente, avrebbe portato ad una nuova evoluzione. I testi finali in aggiunta hanno un valore incredibile sia per riuscire a non rimanere delusi per la storia troncata a metà, sia per conoscere al meglio l'autore anche dal lato umano, altrettanto notevole.
Lo consiglio a tutti, se siete amanti di Stevenson dovete assolutamente provare a leggerlo sotto questa nuova veste e se invece non l'avete mai letto, questo riuscirà a darvene un'opinione a 360 gradi.