George diceva sempre che non c'era da vergognarsi, ma era un fatto e bisognava riconoscerlo. Nessuno avrebbe mai potuto prenderti per sveglio. Ti guardavano e vedevano come stavano le cose: le luci erano accese ma in casa non c'era nessuno. Quando sei uno scemo, fai quello che devi e togli il disturbo. E se ti beccano, confessi senza fare il nome dei tuoi amici, perché tanto alla fine ti tirano fuori tutto comunque.
Non andava bene. Non sarebbe mai andata bene. E tutt'a un tratto ebbe un'idea. Non era un'idea molto buona, ma non gliene venivano molto e quando gliene capitava una doveva starle addosso.
Certo, il piano era suo, quel colpo grosso che è il sogno di tutti i furfanti di bassa lega. «Solo noi potremmo farcela», diceva, ma si solito quando era ubriaco o era fatto e mai come se ci credesse sul serio.
Sosteneva di volere bene a Clay, e forse era vero, almeno un po', ma allora il suo affetto era di quelli che mordono e bruciano.
Certe volte quando faceva l'autostop e si avvicinava novembre il vento gli soffiava intorno e gli sbatacchiava i calzoni e provava nostalgia per qualcosa che era andato perduto, come quella lettera che era arrivata senza indirizzo. Certe volte in primavera guardava il cielo e vedeva un uccello e magari lo rendeva felice, ma altrettanto spesso aveva la sensazione di qualcosa che dentro di lui rimpiccioliva ed era in procinto di spezzarsi.
Era come se avesse liberato un fantasma. Non il fantasma di qualcuno che se n'era andato, qualcuno che era morto, ma il fantasma di qualcuno che doveva ancora arrivare.
Lo fece sentire strano.
Gli si stava inabissando il cuore e sentiva la pressione delle lacrime negli occhi. Era fisicamente grande per la sua età, ma in quel momento si sentiva piccolo. Piccolo e sempre più piccolo.
Blaze acque, non tradì. Lo dicevano tutti i fumetti, i telefilm e i film. Non si tradisce. Specialmente la persona che è il tuo unico amico. E c'era qualcos'altro. Qualcosa che non sapeva bene come formulare.
Blaze ripiegò il suo sorriso, lo mise via e lo conservò per anni.